Il Presidente Trump ha firmato un Memorandum che illustra i piani dell'Amministrazione per rispondere all'introduzione da parte di governi stranieri di tasse sui servizi digitali (Digital service tax), rivolte alle aziende statunitensi, e all'adozione di regolamenti e norme punitive riguardanti i servizi digitali in generale.
Le contromisure Usa
Come descritto nel memorandum, l’Amministrazione statunitense prenderà in considerazione specifiche contromisure come, ad esempio, l'applicazione di tariffe ad hoc in risposta non soltanto alle Digital service tax, ma anche ad eventuali multe, alle pratiche e alle politiche che i Governi impongono alle aziende statunitensi che operano in settori digitali.
I Paesi da subito sotto osservazione
Il Memorandum di fatto ordina fin da subito al Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (Ustr) di rinnovare le indagini sulle Digital service tax di Francia, Austria, Italia, Spagna, Turchia e Regno Unito, già avviate il 16 luglio 2019 e il 5 giugno 2020, e di indagare su qualsiasi altro Paese che adotti imposte discriminatorie nei confronti delle aziende statunitensi. Il memorandum dà, inoltre, indicazioni esplicite all'Ustr di indagare anche sulla Digital service tax adottata dal Canada.
Su che basi si decidono le contromisure?
In pratica, l'Amministrazione verificherà se atti, politiche o pratiche nell'Ue o nel Regno Unito incentivino le aziende a sviluppare o utilizzare la tecnologia in modi che ledono la libertà di parola o favoriscono la censura. Inoltre, saranno esaminati i regolamenti dell'Ue, come il Digital markets act e il Digital services act.
Le parti in gioco
La governance d’una tale complessa investigazione spetterà al Segretario al Tesoro che, in consultazione con il Segretario al Commercio e l'Ustr, determinerà se un Paese straniero sottoponga cittadini o società statunitensi a imposte discriminatorie o extraterritoriali, incompatibili con qualsiasi trattato fiscale statunitense e quindi perseguibili. Il Segretario al Tesoro riferirà periodicamente i risultati di tali accertamenti nell'ambito della relazione richiesta dalla Casa Bianca che quindi monitorerà l’andamento delle attività. Al termine delle indagini, spetterà al Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti (Ustr) individuare gli strumenti che gli Stati Uniti utilizzeranno per ottenere dai partner commerciali una moratoria permanente sui dazi doganali da applicare al trasferimento di dati o informazioni attraverso un sistema di interscambio elettronico autorizzato comprensivo, ad esempio, di modem e reti informatiche.