Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Normativa e prassi

Spese sanitarie nella precompilata:
nove giorni in più per inviare i dati

Per facilitare l’adempimento ai nuovi obbligati e garantire informazioni il più possibile corrette e complete, il termine di trasmissione è differito per tutti gli operatori coinvolti

Rimandata anche quest’anno, dal 31 gennaio al 9 febbraio, la scadenza per l’invio al Sistema tessera sanitaria dei dati riguardanti le spese sanitarie e veterinarie e i rimborsi effettuati per prestazioni non erogate, nell’anno precedente, da parte dei soggetti tenuti all’adempimento.
Un proroga tira l’altra ed è così che arriva al 9 marzo 2017 il termine entro il quale i contribuenti potranno comunicare la propria opposizione all’utilizzo delle spese sanitarie sostenute nel 2016 per l’elaborazione della dichiarazione precompilata (a meno che non l’abbiano già manifestata a medici, farmacisti, cliniche, al momento dell’erogazione della prestazione). In particolare, coloro che scelgono di “fare da soli” e di inserire autonomamente le spese sanitarie nei modelli, potranno esprimere il loro rifiuto, per ogni singola voce, dal 10 febbraio al 9 marzo (in alternativa, fino al 31 gennaio, è possibile trasmettere l’apposito modello direttamente all’Agenzia).
Di conseguenza, sempre per quest’anno, l’Sts metterà a disposizione del Fisco il relativo flusso informativo, dal giorno successivo e, quindi, a partire dal prossimo 10 marzo (e non dal 1° marzo come previsto ordinariamente).
 
Il contribuente potrà dire il suo “no” alla procedura dall’area autenticata del sito web dedicato dell’Sts, tramite tessera sanitaria Ts-Cns oppure utilizzando le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate; potrà così visualizzare l’elenco delle proprie spese sanitarie (e degli eventuali rimborsi) e cancellare le prestazioni che non vuole vengano comunicate all’amministrazione finanziaria.
 
Dal 2018 l’opposizione sarà consentita, per ogni singola voce, dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento.
 
Gli slittamenti, d’intesa con il Mef, sono previsti da un provvedimento 25 gennaio 2017 dell’Agenzia delle Entrate, che va a modificare i precedenti del 29 luglio (vedi “Spese sanitarie nella precompilata: stesse regole, platea più ampia”) e del 15 settembre 2016 (vedi “Più dati sanitari in precompilata Stesse regole di “rifornimento”), entrambi relativi alle modalità tecniche di utilizzo, da parte delle Entrate, dei dati messi a disposizione dall’Sts.
 
La proroga, che riguarda la trasmissione di tutte le spese sanitarie del 2016 da parte di tutti i soggetti tenuti a questo obbligo, è stata decisa per facilitare le nuove categorie chiamate per il primo anno - dalla legge di stabilità 2016 - a collaborare per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. I nuovi arrivati sono: psicologi, ostetrici, tecnici di radiologia, infermieri, ottici, veterinari, esercizi commerciali autorizzati a vendere farmaci da banco (come le parafarmacie) e le strutture autorizzate e non accreditate.
Inoltre, il maggior tempo a disposizione assicurerà l’invio di informazioni il più possibile corrette e complete e consentirà di fornire ai contribuenti un modello precompilato con un maggior numero di spese mediche.
 
I ritocchi alle scadenze non influiranno sui tempi stabiliti per la presentazione del 730.
URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/normativa-e-prassi/articolo/spese-sanitarie-nella-precompilata-nove-giorni-piu-inviare-dati