Le entrate tributarie erariali – registrate nel periodo gennaio-settembre 2013 – ammontano a 291.504 milioni di euro, calcolate secondo il criterio della competenza giuridica.
Rispetto allo stesso lasso di tempo dell’anno precedente, il gettito è sostanzialmente stabile, con un leggero decremento dello 0,3%, pari a -895 milioni di euro.
Da gennaio a settembre, quest’anno – leggendo il confronto con il 2012 – c’è stato un incremento delle imposte dirette del 2,1%, pari a +3.192 milioni di euro.
Ciò nonostante, le entrate da Irpef diminuiscono dello 0,7% (-827 milioni di euro), molto probabilmente in seguito all’andamento negativo dei versamenti in autoliquidazione (-8,5%), delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore privato (-0,7%) e della ritenute sui redditi di lavoro autonomo (-5,7%). Decrementi questi compensati in parte dall’aumento, invece, delle le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+1,8%).
In crescita pure l’Ires che, con +952 milioni di euro, sale del 5% rispetto all’anno precedente.
Tra le altre imposte dirette, si registra un incremento dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale pari a +17,8% (1.160 milioni di euro), dell’imposta sostitutiva sui redditi di capitale e sulle plusvalenze (+890 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva sulle riserve matematiche dei rami vita (+843 milioni di euro).
Il gettito dell’imposta sostitutiva sul riallineamento dei valori di bilancio relativi ad attività immateriali è inoltre aumentato di 1.915 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2012.
Positiva anche la variazione del gettito della cedolare secca sugli affitti (+277 milioni di euro).
Imposte indirette
In controtendenza, invece, le imposte indirette, che fanno registrare una diminuzione del 3%, -4 milioni di euro circa.
In particolare, nei primi nove mesi del 2013 il gettito Iva risulta in flessione del 4,7% (-3.697 milioni di euro), andamento che riflette la riduzione degli scambi interni (-1,6%) e del prelievo sulle importazioni (-21,0%), che risentono fortemente dell’andamento del ciclo economico sfavorevole.
Da segnalare però che, nonostante la flessione dell’1,6% nei primi nove dell’anno, l’imposta sul valore aggiunto derivante dagli scambi interni registra un recupero di 0,4 punti percentuali rispetto al mese di agosto.
A settembre, infatti, sono stati registrati segnali di miglioramento (+3%), che sembrano confermare i dati estivi di giugno (+4,5%) e luglio (+1, 2%).
Tra le altre imposte indirette, per effetto del calo dei consumi, si abbassa il gettito dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (-2,9% pari a -508 milioni di euro) e quello dell’imposta di consumo sul gas metano (-1,8%, pari a -50 milioni di euro).
Stesso risultato – in flessione – per le entrate dell’imposta sul consumo dei tabacchi (-5,4%, cioè 450 milioni di euro), che ha risentito – e non poco – della diffusione delle sigarette elettroniche.
L’imposta di bollo, invece, aumenta significativamente, del +25,4% (+1.356 milioni di euro), per effetto delle modifiche normative introdotte dall’articolo 19, commi 1-5, del Dl 201/2011.
Giochi a parte
Il settore dei giochi presenta nel complesso un incremento dello 0,7% (+71 milioni di euro).
Entrate da accertamento e controllo
Infine, il bollettino segnala che le entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria, nel periodo gennaio-settembre 2013, ammontano a 5.252 milioni di euro (+50 milioni, pari a +1%).
