Entrate tributarie erariali
oltre i 258 miliardi di euro
Da gennaio ad agosto 2011 sono cresciute di oltre 4 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo rende noto il Bollettino del Ministero dell’Economia
Entrate su per oltre 4 miliardi
Da gennaio ad agosto 2011 prosegue la crescita delle entrate tributarie erariali, che si sono attestate a 258.241 milioni di euro con un balzo di 4.199 milioni rispetto allo stesso periodo del 2010. I risultati del gettito dei primi otto mesi dell’anno, con un +1,7%, confermano quindi la buona tenuta delle entrate tributarie.
Dirette in ascesa superano quota 138 miliardi
Spacchettando il dato, le imposte dirette fanno registrare un + 0,2% grazie a 257 milioni di euro in più. Accelera del 2,3% il gettito Ire (+ 2.478 milioni di euro), anche grazie al buon andamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente pubblico e privato (+2,9%) e di quelle sui redditi di lavoro autonomo, che crescono di un punto percentuale. In calo, invece, il gettito Ires, che perde il 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una flessione che è imputabile essenzialmente al venir meno delle imposte sostitutive introdotte con la Finanziaria del 2008. Alla dinamica delle entrate ha contribuito anche la cosiddetta “cedolare secca”: l’imposta sostitutiva dell’Irpef ha, infatti, generato entrate per 138 milioni di euro.
Le indirette sfiorano i 120 miliardi
Col segno più anche le imposte indirette, che fanno registrare un balzo del 3,4%. Nel dettaglio le entrate Iva salgono di quasi due punti percentuali (+1.357 milioni), sfiorando l’asticella dei 73 miliardi. Di questi, oltre 61 miliardi derivano dagli scambi interni e più di 11 miliardi dal prelievo sulle importazioni, che vola con un più 22,9%. Restando in casa “indirette”, i canoni di abbonamento radio e Tv “guadagnano” 31 milioni di euro in più rispetto al periodo gennaio-agosto 2010 (+1,9%), le concessioni governative 23 milioni (+2%) e le tasse auto 18 milioni (+4,3%).
In generale, balza a +10%, il gettito delle imposte che non risentono della congiuntura economica, in particolare giochi (+16,9%, considerando sia le imposte classificate come dirette, sia le indirette), e tabacchi (+3%). Lieve calo, invece, per l’imposta sulle successioni e donazioni (-1,3%).
Segno più, infine, per gli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo, che hanno fatto registrare un incremento tendenziale del 36,8%.