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Puglia

"Studi di settore e Accertamento" a Bari

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Si è parlato di "Studi di settore e accertamento" al convegno organizzato, ieri a Bari, dalla direzione regionale Entrate della Puglia presso la Fiera del Levante. Per discutere su uno dei temi più dibattuti dell'attualità fiscale, sono intervenuti esponenti dell'Amministrazione finanziaria e degli ordini professionali. L'agenzia delle Entrate era rappresentata da Villiam Rossi, direttore centrale Accertamento, e da Stefano Pisani, responsabile delle Analisi economiche dell'ufficio Studi. Antonio Ventrella e Marco Preverin hanno portato relazioni in rappresentanza rispettivamente dell'Unione interregionale dei Collegi dei ragionieri di Puglia e Basilicata e dell'Ordine dei dottori commercialisti di Bari. Tra i relatori, coordinati dal direttore regionale Entrate della Puglia, Massimo Orsi, anche Ernesto Longobardi, preside della Facoltà di Economia dell'Università di Bari.
L'incontro si è aperto con i saluti delle organizzazione professionali, partner dell'evento. Quindi, sono intervenuti il presidente della Provincia, Vincenzo Divella, e il governatore della Puglia, Nichi Vendola. Quest'ultimo, in particolare, ha stigmatizzato "la genericità di rivolte fiscali che assomigliano a una fuga dai doveri di solidarietà". Sulla stessa linea il contributo di Divella, che ha posto l'accento sulle opportunità di sviluppo collegate a una fiscalità giusta, orientata ai bisogni e alle potenzialità del contesto locale. Il presidente della Fiera del Levante, Cosimo Lacirignola, ha ringraziato l'agenzia delle Entrate per aver dimostrato sensibilità all'ascolto del mondo economico e professionale.
Conclusa la fase introduttiva, il convegno è entrato nel vivo dei lavori con la relazione di Pisani. Il dirigente ha svolto una documentata presentazione del quadro macroeconomico pugliese riferito agli studi di settore. Il professore Longobardi ha allargato l'orizzonte della riflessione dalla Puglia agli altri Paesi dell'Unione europea, osservando che gli studi sono uno strumento moderno e rappresentano un progresso nel campo dell'accertamento. L'intervento di Ventrella ha delineato la ricetta per un rapporto disteso tra fisco e cittadini, attraverso tre ingredienti: rispetto dello Statuto del contribuente, semplificazione e delegificazione, collaborazione ai tavoli negoziali tra Amministrazione finanziaria e categorie. L'argomento del dialogo è tornato, come filo rosso del convegno, anche nel contributo di Marco Preverin. Il commercialista, infatti, ha invocato maggiore concertazione a livello regionale.
Il direttore Rossi ha risposto agli interrogativi emersi durante la giornata. "Gli studi sono un punto di riferimento per i contribuenti. Essi, inoltre, non sono né l'unico né il principale strumento di accertamento". Gli aspetti contenziosi della materia non presentano i profili problematici sollevati dai professionisti - ha continuato Villiam Rossi - e si tratta di vedere come viene gestito ogni singolo accertamento. Il buon senso e la professionalità sono certamente due requisiti essenziali per usare gli studi, ma devono potersi ritrovare sia nell'Amministrazione finanziaria sia negli intermediari professionali. A proposito della formulazione degli studi, infine, Rossi ha ricordato che nel protocollo d'intesa del settembre 2006 si conviene sull'esigenza di inserire i nuovi indicatori, ma il problema resta l'attendibilità dei dati. "Abbiamo un mondo di micro-imprese e dobbiamo cominciare a ragionare in modo da fissare l'attenzione su un campione omogeneo e significativo". Del resto, l'evasione c'è in ogni categoria, ma l'agenzia delle Entrate non chiede al legislatore di qualificare gli studi di settore come presunzione assoluta.
In chiusura dell'incontro, il sottosegretario all'Economia e alle Finanze, Mario Lettieri, ha richiamato l'impegno del Governo di ridurre il debito e di liberare risorse per lo sviluppo. "Con queste premesse" - ha continuato - "non si può tralasciare di rivolgere lo sguardo al dato scandaloso dell'evasione fiscale, perché un sistema democratico non può esistere senza legalità. Il lavoro delle agenzie fiscali è un prezioso contributo a questa missione".
 

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