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Campania

A Caserta l’Agenzia diventa una best practice

Il progetto della Direzione provinciale sul contrasto all’evasione fiscale selezionato tra i migliori dal Ministero dell’Interno

immagine generica illustrativa

Un progetto della Direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate di Caserta è stato prescelto dall'Ispettorato generale di amministrazione (Iga) del Ministero dell'Interno per valorizzare l'azione amministrativa sul territorio di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
  
Le buone pratiche
Sono "buone pratiche" dalle varie prefetture italiane che, per modalità di attuazione, esempio di organizzazione e soluzioni proposte, possono essere replicate in altri contesti o costituire suggerimenti per elaborare nuove iniziative e migliorare i servizi al cittadino.
Per il 2020 ne sono state selezionate 11: 9 in Puglia e 2 in Campania.
I due progetti in Campania si sono distinti per: capacità di impulso nel potenziare il turismo della terza età nella provincia di Caserta; potenziamento delle attività investigative nell'azione di contrasto all’evasione fiscale e ai reati tributari.
Diversi gli attori in campo a cui è stata riconosciuta la particolare valenza dei progetti. Tra questi: le prefetture di Bari, Lecce e Barletta-Andria-Trani, il Compartimento polizia ferroviaria per la regione Puglia, la Basilicata e il Molise, il Comando scuole Aeronautica militare di Bari, la Camera di commercio della provincia di Caserta e la Direzione provinciale Agenzia delle Entrate di Caserta.
 
A Caserta una task force tra Entrate, Guardia di finanza e Procura della repubblica
Il progetto della Direzione provinciale delle Entrate di Caserta intende migliorare la tempestività dell’azione di contrasto all’evasione fiscale e rendere più efficace ed efficiente la risposta dello Stato per quanto concerne i reati tributari in materia di imposte sui redditi e di Iva.
A tal fine è stato realizzato un coordinamento tecnico operativo tra Agenzia Entrate-Direzione provinciale di Caserta, Guardia di finanza di Caserta e Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che, attraverso un protocollo d’intesa, hanno definito attività volte:
- a ridurre i tempi delle fasi di commissione e di accertamento del reato da parte dell’Agenzia delle Entrate,
- a migliorare il coordinamento dell’attività accertativa amministrativa con l’azione penale;
- ad assicurare una tempestiva disponibilità delle fonti di prova.
Il protocollo ha consentito un significativo miglioramento dell’efficacia complessiva e della tempestività dell’azione di contrasto all’evasione fiscale e ai reati tributari; un’efficace coordinamento dell’attività accertativa amministrativa con l’azione penale, per potenziare l’utilizzo della prova documentale e rendere sussidiario il ricorso alla prova dichiarativa e un’efficace risposta dello Stato rendendo possibile il recupero di ingenti capitali.
La Direzione provinciale di Caserta ha descritto una fattispecie, tra le molteplici risolte attraverso l’applicazione del protocollo investigativo, che, in particolare, ha comportato l’applicazione di misure cautelari, personali e reali, con contestuale decreto di sequestro preventivo di beni immobili e mobili, rapporti finanziari e partecipazioni societarie per circa 28 milioni di euro. Contestualmente, la Direzione provinciale di Caserta, in sinergia, ha eseguito verifiche fiscali su società collegate, anche in attività di riciclaggio, che hanno fatto emergere flussi distrattivi quantificati, per difetto, dalla Procura della Repubblica in oltre 36 milioni di euro.

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