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Schede Paese

Svezia

Le persone fisiche residenti sono soggette a una tassazione statale e municipale sul proprio reddito

bandiera della svezia

La Svezia, uno dei regni più antichi d'Europa, è una monarchia costituzionale e fa parte dell'Unione europea dal 1995. Tuttavia, nel settembre 2003, gli elettori svedesi hanno rifiutato, in seguito a un referendum, l'ingresso nel sistema dell'euro a causa delle preoccupazioni sull'impatto sull'economia e sulla sovranità.

La struttura amministrativa e le ultime novità fiscali
La materia che attiene alle imposte, alle tasse e alle aliquote fiscali è di spettanza del Riksdag (il Parlamento svedese), dei Comuni e delle contee in cui è suddiviso il Paese. La riscossione delle imposte è affidata all’Agenzia delle entrate svedese che ha uffici dislocati su tutto il territorio nazionale. Le imposte riscosse sono divise tra lo Stato, i Consigli di contea e i Comuni e vengono impiegate per far fronte a tutte le spese pubbliche come istruzione, assistenza, difesa e Pubblica Amministrazione. 
A partire dal 1° gennaio 2021 sono entrate in vigore nuove regole sulla ritenuta alla fonte per l’attività lavorativa prestata in Svezia; in particolare è previsto un obbligo di ritenuta alla fonte a carico dei contribuenti svedesi che effettuino pagamenti a una società straniera, o a una persona non residente, per prestazioni lavorative effettuate sul territorio nazionale.
All’inizio del 2021 sono entrate in vigore, inoltre, le nuove regole in materia di "sgravi fiscali per esperti", una forma di agevolazione che si applica a esperti e ricercatori che lavorano su base temporanea all’interno del Paese. Il periodo per il quale può essere concesso il beneficio è stato esteso da tre a cinque anni.

L’imposta sul reddito delle persone fisiche
Le persone fisiche residenti (o con un soggiorno permanente in Svezia o un collegamento significativo con la Svezia secondo la specifica normativa svedese) sono tassate secondo il principio del worldwide income mentre le persone non residenti sono tassate esclusivamente sul reddito di fonte svedese, comprese le pensioni e alcune plusvalenze. 

Le persone fisiche residenti sono soggette a una tassazione statale e municipale sul proprio reddito. L’imposta statale sul reddito è pari al 20% oltre una soglia che viene calcolata annualmente (nel 2021 è di 523.200 corone svedesi). L’imposta municipale varia da comune a comune, ma mediamente si attesta sul 32,27%.

I non residenti che lavorano in Svezia per un datore di lavoro svedese o un datore di lavoro straniero con una stabile organizzazione (permanent establishment, PE) in Svezia sono tassati alla fonte con un'aliquota fissa del 25%. La stessa aliquota si applica quando una pensione è pagata da una fonte svedese a una persona non residente in Svezia.
I soggetti non residenti che lavorano in Svezia per un datore di lavoro non svedese senza una stabile organizzazione sono soggetti a imposta in Svezia se il beneficiario del lavoro del dipendente è una società svedese sotto la cui gestione viene svolta l’attività. L'aliquota fiscale è anche in questo caso del 25%. Si applica un'eccezione se i dipendenti lavorano in Svezia per meno di 15 giorni consecutivi e meno di 45 giorni in totale durante un anno solare.
I residenti svedesi che sono stati assegnati a lavorare all'estero o che hanno iniziato un'attività lavorativa all'estero con una durata prevista di almeno sei mesi non sono soggetti in Svezia alle imposte sul reddito derivante da tale impiego, a condizione che il reddito sia tassato nel Paese di occupazione e l'individuo non trascorra più di sei giorni al mese o un massimo di 72 giorni per un periodo di 12 mesi in Svezia. Qualsiasi reddito non tassato nel Paese in cui viene esercitata l’attività lavorativa è normalmente tassato in Svezia. Se il reddito è esente da tassazione nel Paese in cui si svolge l’attività lavorativa ai sensi della legislazione nazionale, il reddito può essere esente da tassazione in Svezia se il soggiorno all'estero dura almeno un anno.

Redditi da capitale
In generale, i redditi da capitale e le plusvalenze sono tassati a un'aliquota del 30%. In particolare, tutti i redditi correnti derivanti da risparmi bancari, strumenti finanziari, crediti di varia natura, plusvalenze, dividendi e utili ricevuti da soggetti residenti sono tassabili come redditi da capitale in capo ai soggetti residenti. Sono inoltre imponibili gli interessi attivi, gli utili sulla vendita di azioni e proprietà private e gli affitti derivanti dalla locazione di immobili o appartamenti.
Le persone non residenti sono tassate sulle plusvalenze svedesi.

Deduzioni e detrazioni
In linea di principio, tutte le spese sostenute durante l'adempimento del contratto di lavoro sono deducibili (ad es. spese di viaggio, spese automobilistiche, indennità di soggiorno). È deducibile solo la parte del costo superiore a 11.000 corone svedesi ed è necessario che siano soddisfatti alcuni specifici requisiti. Gli oneri previdenziali obbligatori per i dipendenti del Paese di origine sono deducibili.
I premi dell'assicurazione pensionistica personale e i contributi ai conti di risparmio pensionistico vincolati sono deducibili entro certi limiti, ma solo se il dipendente non è incluso in un piano pensionistico aziendale finanziato dal datore di lavoro.

Per le persone fisiche la data di presentazione della dichiarazione fiscale è normalmente il 2 maggio dell'anno successivo all'anno solare, o il lunedì successivo se il 2 maggio cade di sabato o di domenica. Possono essere concesse delle deroghe in casi specifici e motivati.

La tassazione delle persone giuridiche
Le persone giuridiche residenti sono soggette all'imposta sui redditi ovunque generati, a meno che non si applichino trattati fiscali o esenzioni speciali.
I soggetti non residenti sono tassati sul reddito che si ritiene abbia la sua fonte in Svezia.
Il reddito imponibile è soggetto all'imposta sulle società con un'aliquota fissa del 20,6% . L’aliquota si è ridotta gradualmente negli ultimi anni: dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2020 l’aliquota era infatti pari al 21,4%, mentre per gli anni precedenti (dal 2013) pari al 22%. Non sono previste imposte municipali o locali sul reddito.

I dividendi e le plusvalenze su azioni detenute per scopi commerciali sono esenti da imposta. Un'azione è ammessa all'esenzione se non è negoziata su un mercato o se il proprietario detiene più del 10 % dei diritti di voto o se per altri motivi è considerata detenuta per scopi commerciali.
Non è prevista una disciplina della Thin capitalization ai fini fiscali.
Per quanto riguarda la disciplina della Direttiva Anti-elusione (ATAD) dell'Unione Europea e del progetto Base Erosion and Profit Shifting (BEPS), dal 1° gennaio 2020 sono entrate in vigore le nuove regole di disallineamento da ibridi che si applicano a partire dagli esercizi che iniziano dopo il 31 dicembre 2019.
Un gruppo multinazionale con una società madre svedese, con un fatturato annuo di consolidamento del gruppo superiore a 7 miliardi di corone svedesi, deve, entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio finanziario, presentare all’Amministrazione fiscale un rapporto (Country-by-Country reporting) contenente tutta una serie di dati sulla propria attività per ciascuna giurisdizione fiscale in cui opera il gruppo.
Le disposizioni interne in tema di Controlled foreign companies (CFC) mirano a tassare azionisti residenti in Svezia per partecipazioni in soggetti esteri a bassa tassazione, sulla base della quota di proprietà del reddito della CFC.

Per le società registrate la data di scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi annuale dipende dal mese in cui si chiude l'esercizio finanziario, secondo il seguente schema e con la regola per cui se la dichiarazione viene presentata in formato digitale, il termine per la presentazione viene traslato in avanti di un mese:
 

Chiusura bilancio d’esercizio Presentazione cartacea (digitale un mese dopo)
gennaio-aprile 1° novembre
maggio-giugno 15 dicembre
luglio-agosto 1° marzo
settembre-dicembre 1° luglio



L'anno finanziario della maggior parte delle società svedesi segue l'anno solare; di conseguenza, la maggior parte delle dichiarazioni dei redditi è soggetta alla scadenza del 1° luglio.


L’imposta sul valore aggiunto
Il sistema Iva svedese è armonizzato con le norme dell'Unione europea (Ue). L'aliquota generale del 25% è applicabile alla maggior parte delle operazioni soggette all’imposta, ma sussistono anche aliquote ridotte del 12% e del 6% per la vendita di alcuni beni e per alcune tipologie di servizi. Vi sono inoltre operazioni esenti, come alcuni servizi finanziari e assicurativi.

Le dichiarazioni Iva devono essere presentate:
- mensilmente se il fatturato imponibile stimato supera i 40 milioni di corone svedesi (SEK)
- trimestralmente se il fatturato imponibile è inferiore a 40 milioni di corone svedesi, ma con la facoltà di scegliere la presentazione su base mensile
- annualmente se il fatturato imponibile è inferiore a 1 milione di corone svedesi, ma con la facoltà di scegliere la presentazione su base trimestrale o mensile.


Altre tasse e imposte

Gli immobili sono soggetti al pagamento di un’imposta locale che si applica sulle case di proprietà, gli appartamenti, le ville. L’ammontare massimo dell’imposta è di 8.437 corone svedesi o pari allo 0,75% del valore imponibile degli immobili per case e per condomini. Il gettito che deriva da questa imposta confluisce dal 2008, anno della riforma voluta dal governo, direttamente nelle casse dei Comuni mentre le entrate che derivano dai pagamenti effettuati dai proprietari di edifici commerciali, fabbricati e capannoni, confluiscono in quelle del governo centrale.

Le principali accise svedesi sono armonizzate con le norme dell'Ue.

Le imposte doganali sono dovute in caso di importazioni, ovvero di acquisti di beni effettuati da operatori ubicati in Paesi non appartenenti all’Unione europea.
Come membro dell'Unione Europea, la Svezia fa anche parte dell'unione doganale disciplinata dal codice doganale comunitario.
L'imposta di bollo, al 4,25%, viene riscossa sui trasferimenti diretti di beni immobili. La base imponibile è costituita dall'importo più elevato tra il corrispettivo di acquisto o il valore fiscale accertato dell'immobile l'anno precedente il trasferimento.

L'imposta sul patrimonio svedese è stata abolita a partire dal 1 gennaio 2007.

Non ci sono tasse di successione o donazione.

Dichiarazioni fiscali e controlli
Le valutazioni annuali vengono effettuate dall'Agenzia delle Entrate svedese durante l'anno solare successivo all'anno di reddito e dovrebbero essere completate circa un anno dopo la scadenza dell'anno finanziario.

Relazioni internazionali
La Svezia ha stipulato accordi contro la doppia imposizione con diversi Paesi.

La Convenzione tra la Repubblica Italiana e il Regno di Svezia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, firmata a Roma il 6 marzo 1980, è stata ratificata con la legge n. 439 del 1982 ed è entrata in vigore il 5 luglio 1983. 

Capitale: Stoccolma
Moneta: corona svedese (SEK)
Lingua ufficiale: svedese
Forma di governo: monarchia costituzionale

Fonti informative


aggiornamento: ottobre 2021


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