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Schede Paese

Repubblica ceca

Sono esenti da tassazione i redditi provenienti dalla cessione di immobili posseduti da almeno 5 anni (o in cui si è risieduto per almeno due anni)

bandiera repubblica ceca

La Repubblica Ceca nata dalla scissione della Cecoslovacchia è uno Stato membro dell’Ocse e dell’Unione Europea anche se non ha adottato l’euro mantenendo la sua moneta (la corona ceca). Il Paese ha sperimentato in questi anni un buon tasso di crescita dell’economia determinato da molti fattori. Tra questi rientrano la posizione geografica al centro dell’Europa, i costi relativamente bassi e il buon livello di istruzione della sua manodopera che ne hanno fatto una delle economie più sviluppate e dinamiche dell’Europa orientale. Con lo scoppio dell’epidemia da Covid-19 nei primi mesi del 2020 anche la Repubblica Ceca ha adottato alcune misure di sostegno all’economia in modo da ridurre le conseguenze economiche e sociali della crisi. In particolare sono state posticipati molti pagamenti o obblighi fiscali ed estese le detrazioni per i figli a carico.

La tassazione delle persone fisiche
La tassazione delle persone fisiche colpisce i residenti per i redditi ovunque prodotti, mentre per i non residenti la tassazione è limitata ai redditi di fonte ceca e la regola si applica sia ai cittadini che agli stranieri. Per essere considerati residenti occorre avere residenza permanente nella Repubblica Ceca (ad es. per possesso di un’abitazione) oppure essere presenti nel Paese per almeno 183 giorni, compreso il giorno di arrivo e di partenza.
Per i lavoratori dipendenti il reddito imponibile comprende anche i contributi previdenziali ed assistenziali a carico del datore di lavoro pari al 34% del reddito lordo. Tale maggiorazione viene sempre applicata anche se il datore di lavoro non aderisce a schemi pensionistici nazionali.   
Sono esenti da tassazione i redditi provenienti dalla cessione di immobili posseduti da almeno 5 anni (o in cui si è risieduto per almeno due anni), i trasferimenti sociali e le pensioni fino a 331.200 czk.
Plusvalenze, interessi e dividendi sono inseriti nel reddito complessivo e trattati con le aliquote ordinarie. I redditi da locazione immobiliari sono considerati al netto delle relative spese effettivamente effettuate o di un valore pari al 30% di tale reddito e comunque non superiore alle 600 mila corone.
Le seguenti deduzioni e detrazioni di imposta sono disponibili per i residenti mentre per i no residenti solo se hanno almeno il 90% del proprio reddito mondiale di fonte ceca.
Sono previste le seguenti deduzioni: 24.840 corone ceche (czk) annue per contribuente; czk 24.840 annue per il coniuge a carico o a basso reddito; czk 15.204 per il primo figlio a carico, 19.404 per il secondo e 24.204 per ciascun figlio successivo, fino a czk 16.140 per le persone disabili a seconda del livello di disabilità; czk 4.020 per l’istruzione dei figli iscritte a scuole o università; fino a 13.350 czk per le spese per le attività prescolari (asili, eccetera); per pensioni integrative e assicurazioni; per interessi su mutui per l’immobile di residenza fino a 300 mila corone, contributi previdenziali ed assistenziali e donazioni a organizzazioni di beneficenza  (per importi tra il 2% ed il 15% del reddito).
L’aliquota fissa è del 15% mentre è previsto un contributo di solidarietà del 7% per la parte di reddito da lavoro dipendente ed autonomo che supera czk 1.569.552.
Il datore di lavoro è obbligato a effettuare la ritenuta d’acconto sulle retribuzioni corrisposte e le eventuali eccedenze sono computate nell’anno di imposta successivo.

La tassazione delle persone giuridiche
L’imposta colpisce i redditi ovunque prodotti per le società residenti e solo quelli di fonte ceca per quelle non residenti. Si è considerati residenti se la società è istituita secondo le leggi della repubblica Ceca oppure se ivi è effettivamente gestita e controllata.
 L'aliquota in vigore è del 19% mentre è applicata un’aliquota del 5% per i redditi provenienti da fondi di investimento e sono esenti i fondi pensione. L’imposta colpisce i redditi determinati secondo le regole fiscali, ossia tenendo conto dei costi non deducibili e dei redditi non tassabili. Le spese sono considerate deducibili quando inerenti alla produzione dei redditi: ad esempio, svalutazioni, canoni di locazione (esclusi quelli di leasing), spese per viaggi di affari. Le spese inerenti progetti di ricerca e sviluppo possono essere dedotte dal reddito fino al doppio del loro valore qualora debitamente indicate in bilancio. Un’ulteriore 10% di deduzione è prevista per l’eccedenza di tali costi rispetto a quelli dell’anno precedente.  Sono previste agevolazioni in caso di spese per la formazione dei dipendenti. In particolare le immobilizzazioni in beni utilizzati per la formazione possono essere dedotte due volte nello stesso anno di acquisizione ed attraverso l’ammortamento annuale. Le società possono inoltre dedurre una cifra fissa per ogni ora di attività formativa effettuata. Le immobilizzazioni vengono classificate dalla legge in sei categorie a ciascuna delle quali corrisponde un periodo di vita utile del bene e quindi l’aliquota di ammortamento. Il soggetto passivo può scegliere il metodo ordinario o quello accelerato ma non può cambiarlo nell’arco della vita utile del bene. Qualora l’immobilizzazione venga ceduta a terzi il compratore deve rispettare il metodo di ammortamento del detentore originario.
Determinati tipi di spesa sono invece indeducibili, ad esempio gli interessi sui finanziamenti tra parti correlate se eccedono i limiti previsti dalla regole sulla thin capitalization, ossia sei volte il capitale sociale se il prestatore è una banca (o assicurazione) e quattro volte il capitale sociale negli altri casi.
Le perdite di esercizio possono essere portate a nuovo entro il quinto anno successivo. Particolari restrizioni sono adottate per l’uso delle perdite nel caso di cambiamento significativo della compagine sociale o di fusione.
I dividendi e le plusvalenze sulle partecipazioni sono tassati al 15% a meno che non rispettino i requisiti per la partecipation exemption.
In genere le ritenute per il pagamento di dividendi, interessi e royalties è del 15%. Sono esenti i pagamenti a contribuenti residenti nell’Unione Europea (o nello Spazio economico europeo). Per i dividendi l’esenzione vale, secondo la Direttiva Madre – figlia, qualora una società residente possegga per almeno 12 mesi almeno il 10% di un’altra società residente. Sono inoltre esentati i dividendi pagati a imprese residenti in paesi con cui la Repubblica Ceca abbia accordi contro le doppie imposizioni , che rispettino le condizioni per l’esenzione della direttiva madre-figlia e sia soggetta a tassazione sui redditi con aliquota almeno pari al 12%. L’aliquota è invece aumentata al 35% qualora i dividendi siano pagati a residenti in paesi a fiscalità privilegiata.
I capital gain sono considerati redditi ordinari e quindi soggetti all’aliquota del 19%. 
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro tre mesi dalla fine del periodo di imposta, , se il contribuente si avvale di un consulente fiscale autorizzato, il termine è posticipato  di ulteriori tre mesi. 

L’imposta sul valore aggiunto
L’Iva è stata introdotta da una legge del 1992 per adeguarsi alla normativa europea e ha sostituito le imposte sul volume d’affari e sulle importazioni. Sono considerati soggetti passivi d’imposta coloro il cui volume d’affari supera 1 milione czk in un anno o che abbiamo effettuato acquisti intracomunitari superiori a 326 mila czk. Le stabili organizzazioni di soggetti esteri devono invece registrarsi alla prima fornitura nel Paese indipendentemente dall’importo. L’aliquota ordinaria è del 21% mentre quella ridotta del 15% per cibo e trattamenti medici. Esiste inoltre un’ulteriore aliquota ridotta al 10% per libri, alimenti per bambini, eccetera. Per le esportazioni è prevista un’aliquota pari a zero mentre sono esenti i servizi postali, le trasmissioni radiotelevisive, i servizi finanziari, educativi, sanitari, assistenziali e giochi e lotterie. Ai fini Iva, la dichiarazione deve essere presentata normalmente ogni quattro mesi, a meno che il volume d’affari dell’anno precedente non superi 10 milioni czk ed entro il 25° giorno del mese successivo al quadrimestre trascorso. 

L’imposta sulle proprietà
L’imposta sulle proprietà varia notevolmente a seconda che si tratti di immobili o terreni e delle loro caratteristiche. Per quanto riguarda i terreni arabili e gli altri terreni non edificabili l’imposta si calcola in percentuale del valore stimato secondo parametri indicati dall’Amministrazione. Per i terreni edificati ma non ancora costruiti l’imposta è pari ad un valore fisso per metro quadro. Più complessa l’imposizione degli immobili in quanto il valore dell’imposta per metro quadro varia a seconda della tipologia di immobile, del numero di piani e della localizzazione.
Per quanto riguarda le cessioni di proprietà è dovuta un’imposta nella misura del  4% del prezzo pattuito o del valore venale se superiore.

L'imposta su eredità e donazioni
A partire dal 2015 l’imposta è stata incorporata nell’imposta sui redditi e ne segue le relative regole ed aliquote. Sono però previste alcune esenzioni come quelle relative a parenti, persone coabitanti e le donazioni complessive annue inferiori a 15 mila corone.

L’imposta sugli autoveicoli
Si applica sui veicoli a motore da strada immatricolati nella Repubblica ceca se utilizzati o destinati ad attività economiche, in base alla loro tipologia, potenza e dimensioni. Il gettito dell’imposta è destinato a un Fondo statale destinato al mantenimento e allo sviluppo delle vie terrestri.

Aspetti internazionali e rapporti con l'Italia
In quanto Stato aderente all’Unione europea, la Repubblica Ceca ha recepito nel proprio ordinamento tutte le normative e gli accordi comuni. Ha stipulato un gran numero di accordi contro le doppie imposizioni sia con paesi europei che extraeuropei. Tra tali accordi vi è anche quello con l’Italia per il quale, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Accertamento con circolare n. 33/E del 18 aprile 2002, continua ad applicarsi l’accordo a suo tempo stipulato con la Repubblica socialista cecoslovacca, ossia la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica cecoslovacca per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e a prevenire le evasioni fiscali, con protocollo, fatta a Praga il 5 maggio 1981.
La Repubblica Ceca è parte della Convenzione Ocse sulla mutua assistenza amministrativa in materia fiscale e del Forum globale sulla trasparenza e lo scambio di informazioni a scopo fiscale dell’Ocse secondo il quale risulta tra i paesi fondamentalmente rispettosi degli standard internazionali in materia di trasparenza fiscale.

Capitale: Praga
Lingua ufficiale: ceco
Moneta: corona ceca (CZK)
Forma istituzionale: repubblica parlamentare

Fonti
KPMG:              “Czech Republic - Income Tax
KPMG :            “Czech Republic – COVID-19: Tax and Social Security Measures Introduced”
PWC:                 “Czech Republic
LeitnerLeitner:  “Czech Republic taxes 2020
www.oecd.org/   Sito ufficiale dell’Ocse

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