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Polonia

Tra le novità del 2019, un regime di patent box al 5% per i redditi prodotti da attività immateriali quali marchi, brevetti

bandiera Polonia

Il sistema fiscale polacco, a partire dagli anni ’90, è stato gradualmente ristrutturato con lo scopo di adeguarlo alla politica fiscale dell’Unione europea (a cui ha aderito nel 2004) e attirare investimenti dall’estero.
 Nel 2017 è stata istituita l’Amministrazione Nazionale delle Entrate con la fusione degli enti che precedentemente si occupavano di amministrazione delle imposte, controlli fiscali e dogane.

Persone fisiche: imposte sul reddito
La base imponibile dell’imposta sul reddito delle persone fisiche è costituita dai redditi di qualsiasi provenienza percepiti da persone fisiche residenti in Polonia e soltanto i redditi prodotti nel territorio dello Stato per i non residenti. Sono considerati residenti coloro che hanno il centro dei loro interessi personali o economici nel Paese o vi risiedono per più di 183 giorni in un anno.
I redditi soggetti a tassazione sono: redditi da lavoro dipendente e autonomo, redditi di impresa, redditi da locazione, plusvalenze, redditi da capitale e altri redditi. Coloro che svolgono un’attività economica devono calcolare il reddito imponibile secondo le regole previste dall’imposta sulle persone giuridiche. I capital gains sono considerati alla stregua di redditi ordinari e tassati insieme agli altri.
Sono esclusi dalla tassazione determinate tipologie reddituali, tra cui alcune indennità assicurative, alcuni benefici in natura dal datore di lavoro (come i pasti o i corrispondenti buoni pasto), le donazioni ricevute da enti statali o internazionali, i premi delle lotterie e simili.
Ogni contribuente può beneficiare di una deduzione personale il cui importo diminuisce al crescere del reddito da un massimo di 1.440 zloty per i redditi fino a 8.000 zloty fino ad annullarsi per quelli superiori ai 127.000 zloty.

Sono ammessi in deduzione:

  • i contributi sociali;
  • le donazioni (fino a certi limiti);
  • le spese mediche;
  • i corsi di formazione professionali;
  • le spese per la riabilitazione di persone disabili;
  • i costi per l’acceso a internet;
  • gli alimenti per i figli (fino a 700 zloty al mese).

Per le famiglie con figli, con un reddito inferiore a 56 mila zloty, è prevista la possibilità di portare in detrazione un importo variabile che, in caso di un unico figlio è pari a 1.112 zlotiy. Per le famiglie con due figli, la detrazione spetta per ciascun figlio e indipendentemente dal reddito. Per le famiglie con un numero di figli superiore a due, infine, la detrazione sale a 2.000 zloty per il terzo figlio e a 2.700 zloty dal quarto figlio in poi. 

La tassazione viene applicata attraverso le seguenti due aliquote: 18% fino a 85,528 zloty e 32% per gli importi eccedenti. I primi 8.000 zloty sono esenti da tassazione. Per quanti superano un milione di zloty è prevista un’imposta di solidarietà del 4% sugli importi eccedenti tale soglia.
 
I soggetti che svolgono attività economica possono adottare un’aliquota unica del 19% senza però poter usufruire di alcuna deduzione o detrazione con l’eccezione di quelle relative ai costi per la produzione del reddito e ai contributi assicurativi obbligatori ai fini pensionistici, sanitari ecc. Sono tassati con aliquota al 19% anche i capital gains, i dividendi e gli interessi. I redditi provenienti dalla vendita di immobili sono esenti nel caso in cui vengano rivenduti dopo cinque anni dall’acquisto, altrimenti sono tassati al 19%.
Lo Stato impone ai datori di lavoro di fungere da sostituti di imposta per i loro dipendenti provvedendo ad effettuare e pagare le imposte sui pagamenti effettuati. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.  

Società: imposte sul reddito e altre imposte dirette

L’imposta sul reddito delle società colpisce tutti i redditi delle imprese residenti e solo quelli di fonte polacca per le imprese non residenti.  Una società è residente se è costituita in Polonia o è ivi amministrata. L’utile soggetto a tassazione è dato dai ricavi dell’attività economica compresi passive income e le plusvalenze cui vanno detratte le spese inerenti alla realizzazione e conservazione di tali redditi. I dividendi ricevuti da società residenti o provenienti da paesi dell’Unione europea o dallo spazio economico europeo sono esenti se sono rispettate alcune regole riguardanti la quota di partecipazione e il periodo di possesso.  In caso contrario sono sottoposti a imposizione ordinaria. I dividendi pagati dal società residenti a non residenti sono sottoposti a ritenuta alla fonte con aliquota del 19% a meno che non diversamente specificato dai trattati contro le doppie imposizioni o siano esenti ai sensi della Direttiva “madre-figlia” dell’Ue.
I capital gain in generale (ma con alcune eccezioni) sono tassati in maniera ordinaria. Sugli interessi e royalties pagati a non residenti è prevista un’aliquota del 20% a meno che non sia previsto diversamente nei trattati o  dalla Direttiva “interessi e royalties” dell’UE. A partire dal 2019, pur in presenza di una accordo internazionale o di una esenzione per le somme annuali superiori a 2 milioni di zloty, dovrà essere effettuata la ritenuta secondo le relative aliquote. Successivamente il contribuente potrà richiedere il rimborso.

Sono esenti da tassazione i redditi provenienti da alcune specifiche attività indicate dalla legge, come l’attività agricola (eccetto alcuni rami specifici della stessa) e la silvicoltura.

A partire dal 2018 è stata modificata la regola sulla deducibilità degli interessi passivi e altri costi finanziari consentendola in maniera integrale per le spese nette fino a 3 milioni di zloty e limitandola al 30% del margine lordo “EBITDA” (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) per gli importi eccedenti.
Le donazioni sono deducibili fino ad un limite del 6% del reddito imponibile.
Le perdite possono essere riportate in avanti per cinque anni con la condizione però di non potere utilizzare, per ciascun anno più del 50% della perdita iniziale.

L’aliquota ordinaria è del 19% mentre per i piccoli contribuenti e per le imprese nel primo anno di attività è prevista un’aliquota ridotta al 9% con l’eccezione dei redditi da capitale.

Per i soggetti che posseggono immobili di alto valore ad uso commerciale o per uffici è prevista un’imposta minima pari allo 0,42% del valore fiscale iniziale dell’immobilizzazione per l’importo che ecceda i 10 milioni di zloty. L’imposta è detraibile da quella sui redditi.
A partire dal 2019 è stato introdotto un regime di patent box con aliquota al 5% per i redditi provenienti dalle attività immateriali quali marchi, brevetti ecc. creato internamente o acquistato.

Infine è possibile accedere al regime di tassazione di gruppo solo se vengono soddisfatte le seguenti condizioni:

  • la capogruppo deve possedere almeno il 95% delle consolidate;
  • il capitale medio delle società appartenenti al gruppo deve essere non inferiori ad un milione di zloti;
  • l’accordo di consolidamento deve avere durata minima di tre anni e deve essere registrato presso l’autorità finanziaria;
  • il tasso di profitto del gruppo deve essere non inferiore al 3%;
  • tutte le società devono essere residenti nel Paese.

 
La dichiarazione annuale dei redditi deve essere consegnata entro tre mesi dalla chiusura dell’anno fiscale. Il pagamento delle imposte avviene, invece, mediante versamenti mensili in acconto e un versamento a saldo al termine dell’esercizio fiscale. Pagamenti quadrimestrali sono invece previsti per le imprese nel primo anno di attività e per quelle con ricavi inferiori a 1,2 milioni di euro.

Le Zone Economiche Speciali
Al fine di attrarre gli investimenti e favorire la crescita, fin dalla metà degli anni ’90 sono state istituite alcune Zone Economiche Speciali. Si tratta di aree attrezzate con infrastrutture e spazi per le attività in cui le aziende ivi ubicate godono di alcuni incentivi di carattere fiscale. In particolare la legge prevede un’esenzione fiscale dall’imposta sui redditi fino a una percentuale dell’investimento effettuato o del costo del lavoro per due anni della nuova occupazione creata. Tale percentuale dipende dalle dimensioni dell’impresa e dalla Zona considerata. Inoltre sono esenti dalle imposte sulle proprietà immobiliari qualora dichiarino alle autorità locali competenti di volerne mantenerne il possesso per almeno cinque anni.

Altre tasse e imposte indirette

Imposta sulle successioni e donazioni
Le donazioni e successioni di proprietà sono soggette a tassazione sulla base del loro valore al netto di debiti e spese relative.
I beneficiari sono differenziati in tre categorie a seconda della loro relazione con il de cuius o donatore. Ad ognuna di tale categoria è collegato un sistema crescente di scaglioni di aliquote crescenti con il valore dell’eredità.

  • la categoria 1 contiene discendenti e ascendenti in linea diretta, il coniuge e fratelli e sorelle. Per essi sono previsti scaglioni fino al 7% ed un’area di esenzione di 9,637 zloty
  • la categoria 2 include nipoti e cognati. L’aliquota arriva fino al 12%  e l’esenzione è di 7.276 zloty
  • la categoria 3 include tutti gli altri beneficiari ed è quella per i quali sono previste aliquote fino al 20% ed un’area di esenzione più limitata (4.902 zloty).


Imposta sulla proprietà immobiliare
L’imposta sulla proprietà immobiliari è di competenza degli enti locali e viene pagata sulla base della loro estensione secondo specifiche tabelle per localizzazione e utilizzazione della proprietà. Sono esenti i fabbricati a scopo agricolo. In alcuni casi sono previste riduzioni dell’imponibile. La cessione di immobili nuovi da parte di soggetti imprenditoriali è soggetta a Iva mentre per quanto riguarda gli altri soggetti e gli  edifici non nuovi viene applica un’imposta del 2% del valore.  

Imposta sulle attività agricole e forestali
Le attività agricole e forestali non pagano l’imposta sulle persone giuridiche ma sono soggetti a tassazione sulla base dei seguenti parametri ampiezza della terra; tipologia di coltivazione (per l’imposta forestale viene considerato il tipo di alberi presenti); localizzazione.

Imposta sulle attività minerarie
L’imposta sulle estrazioni minerarie istituita nel 2012 interessava inizialmente unicamente l’estrazione di rame e argento mentre dal 2016 sono stati aggiunti gas naturale e petrolio. La modalità di calcolo risulta differente a seconda della categoria considerata. Per i metalli si calcola la quantità di metallo estratto e su questa si applica un’imposta fissa per unità di prodotto calcolata mensilmente sulla base del prezzo medio mensile sui mercati internazionali. Per gli idrocarburi si parte invece dal valore dei beni calcolato sulla base dei prezzi medi mensili di mercato. A questo si applica poi un’aliquota differenziata a seconda delle condizioni di estrazione.
 
L’imposta sul valore aggiunto
La legge che regola l’imposta sul valore aggiunto è stata modificata, dopo l’ingresso della Polonia nell’Unione europea nel 2004, in modo da renderla compatibile con le normative comunitarie. L’imposta si applica sulle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate in territorio polacco nell’esercizio di attività d’impresa o professionale o sul loro ingresso nel territorio nazionale. Il meccanismo di funzionamento dell’imposta è del tutto simile a quello vigente negli altri paesi europei ed è basato meccanismo di detrazione dell'Iva sugli acquisti dall'Iva sulle vendite.
Le principali aliquote sono le seguenti:

  • aliquota ordinaria del 23% ;
  • aliquota ridotta dell'8% su beni connessi alla cura della salute, prodotti gastronomici, materiali da costruzione, servizi alberghieri, trasporti;
  • aliquota ridotta del 5% sulla vendita di alcuni prodotti agricoli lavorati o semilavorati, prodotti provenienti dalla silvicoltura, dalla caccia, dalla pesca e servizi correlati a tali prodotti.

Sono esenti da Iva i servizi forniti dalle poste statali, quelli di natura finanziaria, i servizi di assistenza sanitaria, servizi educativi e quelli forniti dall’ amministrazione pubblica.
Sono obbligati a registrarsi e ad applicare l’Iva i contribuenti con volume d’affari superiore a 200 mila zloty mentre devono generalmente registrarsi i contribuenti non residenti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi nel paese.
Nel 2018 è stato introdotto un regime di split payment in cui l’acquirente può pagare l’imposta in un conto del venditore dedicato, utilizzato solo ai fini della gestione dell’Iva. Tale sistema attualmente è facoltativo anche se è in progetto l’attuazione in via obbligatoria (previo parere favorevole della Ue) almeno per alcuni settori economici.
L’imposta viene liquidata mensilmente o trimestralmente per i contribuenti più piccoli.
 
Principali trattati sottoscritti con l’Italia
Convenzione, per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, firmata a Roma il 21 giugno 1985, ratificata con legge n. 97 del 21 febbraio 1989 e in vigore dal 26 settembre 1989. Accordo amministrativo per l’applicazione delle disposizioni sullo scambio di informazioni e per l’effettuazione di verifiche fiscali simultanee firmato a Cracovia il 4 settembre 2000.


Capitale:Varsavia
Lingua ufficiale: polacco
Moneta: zloty (Pln)
Forma istituzionale: repubblica

Fonti informative:

Sito ufficiale governo polacco
ACCACE: 2018 TAX GUIDELINE Poland
DELOITTE: Poland highlights 2018 e “Taxation and investiment in Poland”
PWC: Poland
Bakermckenzie: Important Changes in the Polish Tax Legislation in 2019
KPMG: “New strict WHT rules in Poland from 2019” e “A guide to special economic zones in Poland”
EY: 2018 Worldwide Estate and Inheritance Tax Guide
PKF: Worldwide tax guide 2018-19
World Bank Group Doing business 2019-PolandPrecedente Scheda Paese a cura di A. Gambadoro (per alcune informazioni rimaste invariate)
 

aggiornamento: aprile 2019


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