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Schede Paese

Croazia

Aliquota Ires al 10% per i soggetti con ricavi inferiori a 7,5 milioni di kune

bandiera croazia

La Croazia è una repubblica parlamentare situata nell’Europa centrale, confinante a nord con la Slovenia, a est con Ungheria e Serbia, a sud con la Bosnia e con il Montenegro, mentre a ovest è bagnata dal mar Adriatico. È membro dell’Unione europea dal 2013. Attualmente non fa parte dell’eurozona in quanto ha mantenuto la propria moneta (la kuna, Hrk), ma vi aderirà dal 1° gennaio 2023.

La tassazione delle persone fisiche
Una persona fisica è residente ai fini fiscali se ha una residenza permanente o una presenza abituale in Croazia per più di 183 giorni all’anno. Per i soggetti residenti vale il principio della tassazione su base mondiale, per cui l’imposta sul reddito delle persone fisiche colpisce i redditi ovunque prodotti. Per i non residenti, invece, sono imponibili solo i redditi di fonte nazionale.
L’imposta sui redditi delle persone fisiche è progressiva e si applica sui redditi da lavoro dipendente (o di pensione), redditi di lavoro autonomo e altri redditi, tra i quali sono inclusi i redditi degli artisti, sportivi e professionisti, le remunerazioni degli amministratori e le royalties. Per ciascuna delle tre categorie reddituali la base imponibile è determinata con specifiche regole e deduzioni. Per i lavoratori dipendenti esistono agevolazioni per fringe benefits, per i premi annuali e per le famiglie; chi percepisce redditi di lavoro autonomo può portare avanti per 5 anni le perdite conseguite; i percettori di  altri redditi possono portare in deduzione a certe condizioni un importo fino ad un massimo del 30% della base imponibile . Esistono anche altre deduzioni ammesse per tutti i contribuenti, quali quelle per figli e familiari a carico, quelle per disabilità o per contributi di carattere sanitario e assistenziale.
Sulla base imponibile al netto delle deduzioni si applica un’aliquota progressiva per scaglioni pari al 20% sul reddito inferiore a 360mila kune; al 30% sull’importo eccedente questo importo.
Le persone fisiche che svolgono attività di impresa individuale o lavoro autonomo possono optare per il pagamento dell’imposta sul reddito delle imprese in luogo di quella sul reddito delle persone fisiche.
Alcune tipologie reddituali, quali ad esempio i redditi di capitale, i redditi fondiari, i redditi di soggetti impiegati nell’agricoltura in maniera stagionale o occasionale, sono tassate con imposta proporzionale con aliquota che varia dal 10% (per interessi, dividenti e capital gain o per le prestazioni di servizi nell’agricoltura) al 30% (per la cessione di asset finanziari).
La base imponibile determinata ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche è altresì la base per calcolare una sovrattassa richiesta dal comune di residenza il cui importo è differente da città a città. L’aliquota più alta di questa sovrattassa è applicata a Zagabria, la capitale della Croazia (ed è pari al 18%), .
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata da quanti svolgono lavoro autonomo entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento. Per le altre tipologie di reddito l’amministrazione provvede a inviare una dichiarazione precompilata che deve essere eventualmente corretta entro 15 giorni dalla ricezione.

Persone giuridiche: imposta sul reddito e altre imposte dirette
L’imposta sul reddito delle persone giuridiche si calcola applicando al reddito imponibile, determinato apportando al risultato di bilancio le variazioni in aumento e in diminuzione previste dalla legge, un’aliquota generale pari al 18%. Per i soggetti che hanno ricavi inferiori a 7,5 milioni di kune è prevista un’aliquota del 10%.
Plusvalenze e minusvalenze sono parte del reddito imponibile, così come interessi e royalties.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro il quarto mese dalla fine del periodo di imposta. Non è possibile presentare una dichiarazione consolidata. Mensilmente i contribuenti devono pagare degli acconti sulla base della dichiarazione dell’anno precedente per poi saldare l’eventuale eccedenza con la dichiarazione dei redditi.

Le agevolazioni fiscali per chi investe
La Legge per la promozione degli investimenti prevede incentivi per gli investimenti nei settori delle attività manifatturiere, innovative e di supporto alle imprese e dei servizi ad alto valore aggiunto. Si può accedere agli incentivi qualora si superi una soglia di investimenti e di nuovi occupati che varia per tipologia e grandezza delle imprese. Gli incentivi fiscali richiedono una durata temporale minima (5 anni per le grandi imprese e 3 anni per tutte le altre) e aumentano al crescere dell’investimento. Ad esempio gli investimenti effettuati dalle micro imprese, per un valore superiore a 50mila euro e con un minimo di 3 nuovi posti di lavoro creati, prevedono un abbattimento dell’imposta del 50%. L’abbattimento è del 100% se l’investimento ammonta a oltre 3 milioni di euro e comporta la creazione di almeno 15 posti di lavoro.

Imposta sul valore aggiunto
L’imposta sul valore aggiunto si applica a tutte transazioni di beni e servizi interni al Paese, agli acquisti intra-Ue e alle importazioni. Sono esenti da Iva i servizi finanziari e assicurativi, sanitari, culturali, legati allo sport e i trasferimenti di terreni ed immobili con l’eccezione di quelli venduti dal costruttore.
L’aliquota ordinaria è del 25% ma è prevista un’aliquota ridotta al 13%, per giornali, prodotti per l’infanzia, prestazioni alberghiere, fornitura di acqua. Un’aliquota ancora più ridotta (pari al 5%) si applica a medicine, pane e altri prodotti di prima necessità. La somministrazione di gas ed elettricità, generalmente sottoposta all’aliquota del 13%, dal 1° aprile 2022 al 31 marzo 2023 è soggetta all’aliquota del 5%.
La registrazione e l’applicazione dell’Iva sono obbligatorie per i contribuenti che hanno ricavi superiori a 300mila kune mentre per gli altri è facoltativa. I contribuenti devono provvedere a dichiarare e liquidare l’Iva mensilmente entro il 20 del mese successivo, con l’eccezione dei contribuenti le cui prestazioni di servizi e cessioni di beni non abbiano superato nell’esercizio di imposta precedente un valore pari a 800mila kune, per i quali le scadenze sono trimestrali.

Imposta sul trasferimento immobiliare
Non esiste una imposta relativa al possesso di immobili mentre per il loro trasferimento viene applicata un’imposta pari al 3% del valore di mercato dell’immobile.

Imposta su successioni e donazioni
L’imposta si applica a successioni e donazioni relative a beni mobili di valore superiore a 50mila kune. L’aliquota ordinaria è pari al 4% anche se esistono alcune eccezioni per i parenti più stretti.

Rapporti internazionali
La Croazia ha firmato oltre 60 trattati contro le doppie imposizioni. Nel 2014 ha aderito alla convenzione sulla mutua assistenza amministrativa in ambito fiscale (Convenzione Ocse-Consiglio d’Europa) e nel 2017 alla Convenzione multilaterale dell’Ocse per l’attuazione di misure relative alle convenzioni fiscali finalizzate a prevenire l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili. Per quanto riguarda i rapporti con l’Italia, un accordo per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e prevenire l’evasione fiscale è stato firmato a Roma il 29 ottobre 1999.

Capitale: Zagabria
Lingua: croato
Moneta: Fino al 31 dicembre 2022 la moneta avente corso legale in Croazia è la Kuna (HRK)
Forma di governo: repubblica democratica

Fonti:
Sito ufficiale amministrazione fiscale croata
Precedente scheda a cura di Luca Campanelli

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