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Schede Paese

Bosnia Erzegovina

Persone fisiche e società scontano un’aliquota unica al 10%, tra le più favorevoli dell’area balcanica

immagine della bandiera della Bosnia Erzegovina
La Bosnia Erzegovina è una Repubblica di tipo federale suddivisa territorialmente in tre entità: la Federazione di Bosnia-Erzegovina (FBiH), la Repubblica Srpska (RS) e il distretto autonomo di Brčko. L’impianto normativo e il sistema fiscale sono pressoché uniformi su tutto il territorio, anche se per alcune materie secondarie persiste qualche difformità tra le varie aree del Paese. Lo Stato balcanico è dotato di un moderno sistema tributario, con una struttura fiscale sostanzialmente in linea con gli altri Stati europei. Nel febbraio 2016 ha presentato la richiesta di adesione all’Unione europea, dopo essere stata ufficialmente riconosciuta dalla Commissione Ue come stato “potenzialmente candidato”. In tale direzione si inserisce l’Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA), entrato in vigore il 1° giugno 2015, che ha dato inizio a una stretta collaborazione economica e commerciale con l’Unione europea. L’ASA rappresenta, difatti, ad oggi, il principale accordo nell’ambito dei rapporti con l’Ue, consentendo l’esportazione libera nei Paesi comunitari per quasi tutti i beni e l’ingresso in Bosnia Erzegovina di beni provenienti dall’Unione.

L’imposta sul reddito delle persone fisiche
Gli individui residenti in modo permanente pagano le imposte sia sui redditi prodotti nel Paese sia sui redditi conseguiti all’estero, mentre i non residenti sono assoggettati ad imposta solo sui redditi prodotti nello Stato. Sono considerate residenti le persone che risiedono in Bosnia Erzegovina per almeno 183 giorni continuativamente nell’arco di un anno, ovvero le persone che hanno, all’interno del Paese, il centro dei propri affari o interessi. La base imponibile è costituita dai redditi di lavoro dipendente (reddito totale lordo imponibile pagato dal datore di lavoro), di lavoro autonomo, di capitali e da quelli derivanti dai diritti di proprietà. Le persone fisiche scontano in relazione a tutte le tipologie di reddito un’aliquota pari al 10%, una delle più favorevoli della regione. Sono previste alcune misure di sostegno come le deduzioni per i figli a carico o per l’invalidità propria o di altri membri della famiglia.
Sono deducibili interamente gli interessi pagati sui mutui ipotecari e i premi corrisposti sull’assicurazione sulla vita. A ciascun contribuente spettano, ogni mese, a seconda della composizione del nucleo familiare e dei soggetti fiscalmente a carico, i seguenti contributi personali:
Assegni personali Al mese (BAM)
coniuge 150
primo figlio 150
secondo figlio 270
terzo e ogni figlio successivo 90
genitore (il cui reddito mensile non supera BAM 300) 90
Imposta sul reddito d’impresa
Soggetti passivi dell’imposta sono le imprese che esercitano all’interno del Paese, direttamente o avvalendosi di una stabile organizzazione, un’attività economica permanente e indipendente attraverso la vendita di beni e la fornitura di servizi sul mercato al fine di conseguire profitti. Le società residenti sono soggette all’imposta sui redditi d’impresa ovunque prodotti, mentre le imprese non residenti sono tassate solo sul reddito prodotto all’interno del Paese. Il sistema di tassazione è caratterizzato da un’aliquota pari al 10% della base imponibile (identica in tutte le aree del Paese), notevolmente al di sotto della media dell’Europa centro-occidentale. La Serbia e la Slovenia, ad esempio, prevedono rispettivamente un’aliquota del 15% e del 17%.

Sono previsti incentivi e riduzioni dell’imposta per le imprese che effettuano investimenti in attrezzature, impianti e beni immobili destinati all’attività produttiva. Vi sono, inoltre, diverse agevolazioni e detrazioni fiscali per le spese relative all’assunzione di nuovi dipendenti.  
 
In particolare, in FBiH, ai contribuenti che effettuano investimenti con mezzi propri nell’attrezzatura produttiva per un valore superiore al 50% del reddito netto realizzato nel periodo d’imposta corrente, viene ridotta l’imposta sul reddito netto del 30% nell’anno in cui è effettuato l’investimento. Alle imprese che per cinque anni consecutivi realizzano investimenti produttivi nel territorio della FBiH per un importo minimo di 20 milioni di bam (circa 10 milioni di euro), viene diminuita l’imposta sul reddito del 50% per gli anni in cui effettua l’investimento. Inoltre, i contribuenti hanno diritto a una riduzione della base imponibile se assumono nuovi dipendenti per un periodo di almeno 12 mesi.
Nella Republika Srpska, invece, sono previsti incentivi fiscali per gli investimenti nelle attrezzature destinate alle attività produttive dell’impresa, in impianti e proprietà immobili utilizzati per le attività manifatturiere e di lavorazione e per l’assunzione di 30 lavoratori durante un anno (lavoratori iscritti nei registri ufficiali dell’Ufficio di collocamento della RS).
 
In materia di regole anti-elusione, la disciplina della thin capitalization prevede che gli interessi passivi sui prestiti non siano deducibili in caso di rapporto tra il capitale di finanziamento e il capitale proprio del beneficiario maggiore di 4 a 1.
 
Imposte sul patrimonio 
Le transazioni che riguardano la titolarità del diritto di proprietà su beni immobili sono soggette all’imposta di trasferimento. La base imponibile è generalmente costituita dal valore di acquisto della proprietà al momento della compravendita ma l’ubicazione del bene può incidere sull’aliquota. Ad esempio, nella FBiH l’aliquota è pari al 5% mentre nella RS sono previste 2 aliquote: dello 0,10% del valore stimato di mercato dell’immobile, per quelli in cui si svolge attività produttiva, e dello 0,20% per gli altri. Nel distretto di Brčko l’aliquota non può essere minore dello 0,05% del valore stimato dell’immobile, e non deve superare l’1,0% dello stesso.
  
Imposta sulle successioni e sulle donazioni
Le tasse di successione e donazione sono riscosse a livello locale (cantonale), con imposte dovute sul trasferimento di beni immobili e mobili. L’aliquota fiscale varia tra il 2% e il 10%.
 
Imposte indirette
Le imposte indirette sono di competenza dello Stato centrale e comprendono l’Imposta sul valore aggiunto (Iva), i dazi doganali e le accise.

Iva
L’imposta sul valore aggiunto si applica, a livello statale, dal 1° gennaio 2006 alla fornitura a titolo oneroso di beni o servizi, all’importazione di beni, all’uso di beni aziendali o di inventario per scopi non aziendali o personali; soggetto passivo dell’imposta è ogni persona che svolge un’attività economica. Alcune operazioni sono esenti, come alcuni servizi pubblici, sanitari e finanziari. L’imposta è calcolata su base mensile e le dichiarazioni Iva e i pagamenti sono dovuti entro il decimo giorno del mese successivo. L’aliquota fiscale unica è del 17%, anche in questo caso una delle più basse della regione, con la Serbia e la Slovacchia che presentano un’aliquota al 20%, la Repubblica Ceca al 21% e la Slovenia al 22%.
 
Dazi doganali e accise
L’obbligo di pagare il dazio sulle merci importate sorge quando i beni oltrepassano la linea doganale. Il sistema dei dazi doganali in Bosnia Erzegovina è regolato da numerose leggi nazionali e internazionali ed è applicato uniformemente nel territorio; i dazi oscillano dallo 0% al 15%. Dal 2015 in Bosnia Erzegovina è possibile l’importazione senza dazi doganali per la maggior parte dei prodotti provenienti da Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e Islanda, in virtù dell’Accordo sul commercio senza dazi doganali con i Paesi membri dell’EFTA (European Free Trade Association).
In Bosnia Erzegovina sono soggetti ad accisa i prodotti petroliferi, i prodotti a base di tabacco, alcol, bevande alcoliche, caffè. Il soggetto che deve versare l’imposta è la persona giuridica o l’imprenditore che importa o esporta i prodotti soggetti all’accisa nel territorio della Bosnia Erzegovina:
  • Prodotti petroliferi: da 0,3 bam a 0,4 bam al litro
  • Prodotti a base di tabacco: 42% sul prezzo al dettaglio e un supplemento di 0,75 bam per confezione di 20 sigarette.
  • Bevande analcoliche: 0,1 bam per litro
  • Alcol e bevande alcoliche: da 8 bam a 15 bam per litro di alcool assoluto
  • Birra e vino: da 0,2 bam a 0,25 bam al litro.
  • Caffè (estratti non torrefatti, torrefatti e macinati di caffè e caffè): da 1.5 bam a 3.5 bam per chilogrammo.
 
Rapporti internazionali

Rapporti con l’Italia
L’Italia è stata fra i primi membri della Comunità Internazionale ad aver stabilito relazioni diplomatiche con la Bosnia Erzegovina, aprendo la propria Ambasciata a Sarajevo il 6 novembre 1996. Le relazioni economiche bilaterali sono solide grazie anche alla vicinanza geografica, alla complementarità dei rispettivi sistemi economici e alle affinità culturali. L’Italia rappresenta il secondo partner commerciale della Bosnia Erzegovina con un volume di scambi di oltre 1,5 miliardi di euro e con un trend in crescita dal 2014, nonché il primo investitore bancario. Tra Bosnia Erzegovina e Italia è in vigore un accordo contro le doppie imposizioni. (la Convenzione stipulata con la ex Jugoslavia si applica attualmente alla Bosnia Herzegovina, alla Serbia e al Montenegro).
 
Rapporti con altri Paesi
 
La Bosnia Erzegovina ha sottoscritto accordi contro le doppie imposizioni con i seguenti Paesi:
Algeria Germania Polonia
Albania Giordania Qatar
Austria Grecia Regno Unito
Azerbaigian Iran Repubblica Ceca
Belgio Irlanda Romania
Cina Italia Serbia
Cipro Kuwait Slovacchia
Croazia Malesia Slovenia
Danimarca Moldavia Spagna
Egitto Montenegro Sri Lanka
Emirati Arabi uniti Norvegia Svezia
Finlandia Olanda Turchia
Francia Pakistan Ungheria
Inoltre, è tra gli Stati firmatari del CEFTA (Central European Free Trade Agreement), un accordo di libero scambio con Albania, Serbia, Moldavia, Montenegro, Macedonia e Kosovo. Un altro accordo di libero scambio è stato sottoscritto con la Turchia. La Bosnia Erzegovina ha, inoltre, un sistema preferenziale generalizzato, vale a dire un trattamento di favore in materia di dazi, con Usa, Nuova Zelanda, Svizzera, Norvegia, Giappone, Russia, Kazakistan e Bielorussia, e partecipa dal 2006 al programma Partnership for Peace (PfP).
 
Dati generali
 
Capitale: Sarajevo
Lingue ufficiali: bosniaco, serbo, croato
Moneta: marco bosniaco
Forma istituzionale: repubblica parlamentare federale (indipendente dal 5 aprile 1992)

Fonti: La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale, né l’Agenzia delle Entrate


 
 
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