Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Schede Paese

Bolivia

Imposta patrimoniale sulle grandi ricchezze, regime di rimborso dell’Iva e incentivi per i piccoli produttori

bandiera Bolivia

La Bolivia è una repubblica presidenziale democratica divisa in nove dipartimenti. Negli ultimi trenta anni sono intervenuti importanti cambiamenti in linea con il processo di democratizzazione e modernizzazione del Paese. Si è passati così da un sistema con centinaia di imposte diverse con ridotta base imponibile ad uno con un numero molto più limitato di imposte ma con una base imponibile più ampia. L’andamento dell’economia ha visto una crescita del 5,3% nei primi quattro mesi del 2021. Tuttavia, il dato non si riflette nella spesa dei cittadini visto che dai dati ufficiali emerge un calo dei prezzi dovuto ai minori consumi dei mesi di marzo e aprile. La Banca Mondiale ha evidenziato l’impatto che gli investimenti pubblici hanno avuto sulla crescita economica del Paese, che ha stanziato cospicue risorse per la costruzione di infrastrutture pubbliche negli ultimi cinque anni. Quanto all’import-export, secondo i dati dell'Istituto Boliviano del Commercio Estero (IBCE), nei primi sette mesi del 2021 la Bolivia ha registrato un rilevante avanzo commerciale in milioni di dollari, grazie alla significativa crescita delle esportazioni del (+59%), mentre le importazioni hanno registrato una crescita del 33% rispetto allo stesso periodo del 2020.

La tassazione delle persone fisiche
Il regime complementare dell'Iva (Rc-Iva) malgrado il nome, è una vera e propria imposta diretta che grava sulle somme percepite dalle persone fisiche per lo svolgimento di prestazioni di lavoro (dipendente o autonomo) e sui redditi da capitale. Non sono invece soggetti all’imposta i redditi provenienti dalla distribuzione di azioni, da pensioni, sussidi e in generale tutti quei proventi assoggettati all’imposta sul reddito delle persone giuridiche. L'aliquota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Regimen Complementario del Impuesto al Valor Agregado o Rc-Iva) è pari allo 13% e gli individui sono tassati esclusivamente sul reddito percepito di origine boliviana, indipendentemente dalla loro nazionalità o residenza. A tal proposito, sono considerati di fonte boliviana i redditi derivanti da beni ubicati o utilizzati economicamente nel territorio dello Stato e quelli conseguiti dallo svolgimento di qualsiasi attività svolta all'interno del Paese. Nessuna tassa viene imposta sui redditi di fonte estera. La legge prevede la deducibilità di alcune spese purché siano adeguatamente documentate. Il reddito da lavoro è tassato tramite ritenuta d'acconto applicata dal datore di lavoro che funge da sostituto d’imposta. La data di pagamento è quella indicata dall'ultima cifra del codice fiscale del sostituto d'imposta. Le persone che conseguono redditi diversi, come quelli conseguiti da affitti o da prodotti finanziari, devono dichiararli entro il 30 aprile successivo alla fine dell’anno fiscale.

Imposte sulle transazioni
L'imposta sulle transazioni (It) è applicata sui ricavi lordi derivanti da compravendite, eredità e donazioni percepiti dalle persone fisiche e giuridiche. Nel caso di scambi non lucrativi, come le donazioni e le successioni, l’imposta si applica sui trasferimenti di beni immobili, veicoli a motore (come le automobili) e alcuni beni immateriali (come ad esempio i diritti d’autore e i marchi registrati). L'imposta va dichiarata e versata mensilmente ed ha un’aliquota pari al 3%.

La tassazione delle persone giuridiche
In Bolivia le entità commerciali (società per azioni, società a responsabilità limitata, cooperative, filiali di società straniere) sono soggette alla Iue (Impuesto sobre las Utilidades de las Empresas).
L'imposta si applica sul reddito proveniente da attività d'impresa esercitate sul territorio nazionale, mentre i redditi di fonte estera sono esenti. La Bolivia, infatti, tassa il reddito generato dalle società secondo il principio della "fonte di reddito" (cioè su base territoriale). Pertanto, è considerato tassabile il reddito derivante da beni utilizzati economicamente all'interno del territorio boliviano e da qualsiasi attività svolta all'interno del Paese, indipendentemente dalla nazionalità/residenza dei soggetti coinvolti nella generazione di tale reddito o dal luogo in cui sono stati sottoscritti i contratti.
La base imponibile per le imprese è data dal risultato di bilancio al quale vengono applicati alcuni correttivi. Sono esenti da tassazione i dividendi o la distribuzione di utili di società di persone e imprese. Le plusvalenze derivanti dalla vendita di partecipazioni o di immobilizzazioni sono inserite nel reddito lordo e quindi scontano la tassazione ordinaria. Le perdite possono essere riportate in avanti per un periodo di tre anni.
L'aliquota dell’imposta è pari al 25% cui si aggiunge, per le attività finanziarie e assicurative che hanno una redditività del capitale proprio superiore al 6%, un’addizionale sul reddito di un ulteriore 25%. Tale sovrattassa è calcolata sulla medesima base imponibile dell’imposta ordinaria. Anche per le attività estrattive di risorse naturali non rinnovabili è prevista una sovrattassa del 25% che però è calata su una base imponibile ridotta rispetto all’imposta ordinaria. Qualora siano pagati a non residenti redditi di fonte boliviana (dividendi, interessi o royalties, redditi di stabili organizzazioni) verrà applicata una ritenuta del 25% sul 50% della somma erogata in modo che l’aliquota finale risulti del 12,5%. Oltre all’imposta ordinaria del 25% e all’addizionale del 25% sulle attività estrattive, tutte le società minerarie sono soggette anche a una tassa speciale, calcolata sull'utile netto imponibile, del 12,5% se la società svolge attività di sfruttamento, del 7,5% se la società svolge attività manifatturiere con minerali grezzi che aggiungono valore.
Le imprese devono presentare la dichiarazione ogni anno, entro 120 giorni dalla fine dell'esercizio fiscale allegandovi il bilancio completo.
Una volta liquidata e versata, l'imposta sull'utile delle imprese (Iue) viene considerata come se fosse un acconto versato sulle imposte sulle transazioni (It) che vanno versate nei mesi successivi a quelli del versamento dell’Iue.
La Bolivia si trova attualmente in una fase di implementazione del suo sistema di Fatturazione Elettronica. Il Servicio de Impuestos Nacionales (SIN), ha reso noto il primo gruppo di aziende che dovranno aderire al nuovo Sistema di Fatturazione Virtuale dal 1° dicembre 2021. Tuttavia, le aziende possono anticipare il programma e iniziare a usare la Fatturazione Elettronica su base volontaria.

Imposta sul valore aggiunto
L'imposta sul valore aggiunto (Iva) rappresenta sicuramente la più importante fonte di gettito fiscale del Paese andino. Essa grava su tutte le attività di vendita abituale di beni mobili, contratti di opera, prestazioni di servizio, affitto di beni mobili ed immobili, locazioni finanziarie di beni mobili e importazioni definitive. Non sono invece soggetti a imposta i servizi turistici e di ospitalità nei confronti di turisti stranieri, la vendita di beni immobili, le esportazioni, gli interessi generati da operazioni finanziarie e la maggior parte delle transazioni sul mercato finanziario. Ugualmente non sono tassate le vendite e i trasferimenti dovuti a operazioni di riorganizzazione aziendale e gli apporti di capitale. L'aliquota nominale è pari al 13% ma, poiché la base imponibile è il prezzo netto di vendita e l’imposta in commento è parte integrante di tale prezzo, l'aliquota effettiva è pari al 14,94%. Nel caso di beni importati il prezzo netto cui applicare l'imposta sarà dato dal valore di importazione Cif (comprendente il costo di trasporto, l'assicurazione e il nolo fino al confine del Paese importatore) più i dazi doganali. Esiste, inoltre, un'aliquota differenziata al 10% per i beni del settore petrolifero. Ai fini Iva, l'imposta dovuta, calcolata come differenza tra debito e credito fiscale, va liquidata mensilmente entro il mese successivo a quello di riferimento alla data indicata dall'ultima cifra del proprio codice fiscale. Nel caso di credito favore del contribuente questo potrà essere riportato ai periodi successivi in modo da compensare eventuali debiti.

Iva sui beni strumentali importati
Con l’approvazione della Legge 1391 del 31 agosto 2021, è stato dato il via libera all'importazione di beni strumentali in esenzione dall'imposta sul valore aggiunto e ad aliquota zero per la successiva commercializzazione nel mercato interno. La norma si pone l’obiettivo di incentivare il settore industriale-minerario e quello agricolo, favorendo l’acquisto, anche da parte dei piccoli imprenditori, di macchinari specializzati per incrementare e tecnicizzare la produzione. Per accedere a questo beneficio, i beni strumentali importati o commercializzati nel mercato interno non devono superare i 10 anni. Anche gli enti pubblici possono beneficiare di questi incentivi fiscali, purché i beni strumentali, i macchinari e le attrezzature siano nuovi.

Re-Iva (Regimen de reitegro en efectivo del Iva)
Esiste inoltre un regime di rimborso dell'Iva per le persone con reddito medio mensile uguale o inferiore a 9.000 boliviani (BOB). La percentuale di rimborso sarà fino al 5% del valore totale delle fatture accumulate nel mese. Per accedere a questo regime, le persone fisiche devono registrarsi presso l’autorità fiscale nazionale (Servicio de Impuestos Nacionales). Tutte le fatture sono valide tranne quelle relative all’acquisto di benzina e gasolio, alle utenze domestiche (luce, acqua e gas), quelle con tassa pari a zero e quelle che non danno diritto a crediti fiscali. Possono accedere all’agevolazione sia i lavoratori autonomi che i dipendenti e i pensionati. Nel caso in cui il SIN rilevi fatture alterate, annullate o non emesse in modo regolare e che siano state utilizzate per la Re-Iva, successivamente disporrà la trattenuta dell'importo indebitamente restituito.

Altre tasse e imposte
Imposta patrimoniale
Il 28 dicembre 2020 è stata approvata una nuova imposta patrimoniale (Impuesto a las Grandes Fortunas), entrata in vigore nel 2021, a carico delle persone fisiche residenti e non residenti che possiedono un patrimonio netto superiore a 30 milioni di boliviani al 31 dicembre di ogni anno, con tassi progressivi tra 1,4% e 2,4%. La legge introduce modifiche rilevanti al sistema fiscale boliviano, che tradizionalmente ha seguito il principio della fonte o della territorialità. In questo senso, la legge considera sia i beni ubicati in Bolivia che all'estero come patrimonio imponibile in caso di persone fisiche residenti.

Imposta sulla proprietà di beni immobili
Si tratta di un'imposta sulla proprietà di beni immobili nel territorio boliviano (fabbricati e terreni). Da tale imposta sono esentate le proprietà del governo centrale, delle Prefetture, dei Comuni, delle istituzioni pubbliche, delle fondazioni, dei centri educativi, delle organizzazioni non governative e delle rappresentanze diplomatiche e consolari accreditate nel Paese. La base imponibile è il valore fiscale determinato in ogni Comune sulla base delle risultanze catastali. L'ammontare da pagare è calcolato sulla base di un sistema di aliquote di tipo progressivo. È prevista una riduzione del 50% per gli immobili utilizzati come strutture alberghiere e riduzioni specifiche per quelli considerati patrimonio artistico.

Imposta sulla proprietà di veicoli a motore
L'imposta è applicata sulla proprietà di veicoli a motore di qualsiasi categoria. Sono esentati i veicoli di proprietà degli enti pubblici e quelli utilizzati per motivi di servizio dalle rappresentanze diplomatiche e consolari estere e dagli organismi internazionali. La base imponibile è data dal valore ex dogana del veicolo. Su tale valore è ammessa un deprezzamento annuale del 20 per cento fino ad un minimo del 16,8 per cento che si manterrà fisso fino all'uscita dalla circolazione del veicolo. Su tale base imponibile viene applicato un sistema di aliquote progressive. Nel caso di mezzi utilizzati per il trasporto pubblico di passeggeri o carichi le aliquote sono ridotte della metà.

Dazi doganali
Le importazioni definitive sono soggette a dazi doganali alle seguenti aliquote: 0%, 5%, 10%, 15%, 20%, 30% e 40%, a seconda della classificazione del prodotto. I dazi doganali sono calcolati sul "valore di transazione" della merce valutata secondo la legislazione doganale boliviana, più i costi di trasporto e assicurazione.

Imposta sui consumi specifici (Ice)
È un'imposta che grava sulla vendita di alcuni prodotti come le bibite, gli alcolici, i tabacchi e gli autoveicoli. La base imponibile e le aliquote sono differenziate a seconda della tipo di prodotto. Gli alcolici sono, infatti, tassati per unità di misura (litro). Gli altri prodotti sono invece tassati sulla base del prezzo netto di vendita con aliquote differenziate. L'imposta viene pagata in via definitiva dal produttore o dall'importatore in modo che il bene sia gravato una sola volta. Alla vendita di veicoli con alimentazione diesel si applica un’aliquota variabile che varia dal 15% all’80%, per gli altri veicoli si va dallo 0% al 40%. Per le bevande analcoliche è prevista un’imposta pari a 0,47 boliviani al litro, per quelle alcoliche 1,78 BOB al litro.
Imposta sulla trasmissione gratuita di beni
Si tratta di un'imposta sulle trasmissioni ereditarie e su tutti gli atti giuridici che trasferiscono gratuitamente la proprietà di beni mobili, immobili, azioni, quote di capitale e diritti soggetti a registrazione. L'aliquota applicata sul valore dei beni è: 1% per i beneficiari ascendenti, discendenti ed il coniuge; 10% per fratelli e sorelle e i loro discendenti; 20% per tutti gli altri beneficiari.

Imposta speciale su idrocarburi e prodotti derivati
Viene applicata una tassa sulla commercializzazione degli idrocarburi e dei loro prodotti derivati all'interno del mercato locale, indipendentemente dal fatto che siano prodotti in Bolivia o importati.

Imposta sulle transazioni finanziarie (FTT)
Viene riscossa sulle operazioni bancarie (deposito o trasferimento di fondi), effettuate all'interno del sistema finanziario nazionale, ad un tasso dello 0,30% per gli anni fiscali dal 2018 al 2023.

Tassa sulle lotterie
In Bolivia viene applicata una tassa specifica sulle lotterie e sui giochi d’azzardo. L’imposta si applica anche alle promozioni commerciali che comportano l'assegnazione di premi al fine di aumentare le vendite o attirare clienti. L’aliquota fiscale per le lotterie e i giochi d’azzardo è del 30%, mentre l’aliquota per le promozioni aziendali è del 10%.

Bollo
Non ci sono imposte di bollo in Bolivia.

Adempimenti e controlli
Gli individui che lavorano come dipendenti non sono tenuti a presentare una dichiarazione dei redditi annuale. Il versamento deve essere effettuato mensilmente direttamente dal datore di lavoro che funge da sostituto di imposta. Le persone che non sono dipendenti e sono soggette al regime del Rc-Iva devono presentare una dichiarazione dei redditi su base trimestrale. Non è ammessa una dichiarazione congiunta tra coniugi.
Per quanto riguarda le persone giuridiche, l’anno fiscale varia a seconda dell’attività della società. Le banche e le attività commerciali chiudono l’esercizio al 31 dicembre; società industriali, petrolifere e del gas al 31 marzo; aziende agroalimentari e forestali al 30 giugno; le società minerarie al 30 settembre. L’imposta sul reddito delle persone giuridiche viene determinata sulla base di una autodichiarazione annuale da presentare entro 120 giorni dal fine dell'anno fiscale. Le dichiarazioni dei redditi devono essere accompagnate da rendiconti finanziari certificati e informazioni fiscali accessorie come richiesto dalle autorità fiscali.
L’imposta è pagabile in un'unica soluzione annuale 120 giorni dopo la fine dell'anno fiscale, ad eccezione delle società minerarie, che sono obbligate ad effettuare pagamenti anticipati su base mensile.
Nei gruppi di società non è consentita la presentazione di una dichiarazione consolidata, in quanto ogni società del gruppo è tassata separatamente.
Il processo di verifica fiscale inizia con una comunicazione formale da parte delle autorità fiscali in cui vengono indicati i periodi fiscali e le imposte da rivedere, insieme alla richiesta di una serie di informazioni. L’ispezione fiscale può richiedere generalmente un periodo di 12 mesi. Subito dopo il provvedimento di perfezionamento dell'accertamento tributario, viene fornita al contribuente una relazione preliminare degli esiti della verifica fiscale in cui viene descritto il debito d'imposta complessivo unitamente alle argomentazioni alla base dell’accertamento. I contribuenti hanno 30 giorni di tempo dalla ricezione della relazione preliminare per presentare tutta la documentazione di supporto e le argomentazioni opportuni se ritengono che l’accertamento sia infondato. Le autorità fiscali hanno 60 giorni di tempo per esaminare tutta la documentazione/argomentazione fornita dal contribuente e quindi emettere la relazione finale, che è l'atto formale che può essere oggetto di contenzioso tributario, sia attraverso un processo amministrativo che da parte di un tribunale. Le imposte contestate devono essere pagate in anticipo se i contribuenti decidono di adire direttamente il tribunale.

Rapporti internazionali
La Bolivia ha attualmente in vigore trattati sulla doppia imposizione (DTT) con la Comunità andina (cioè Colombia, Ecuador e Perù), Argentina, Francia, Germania, Spagna, Svezia e Regno Unito. Nessuna convenzione contro le doppie imposizioni è stata firmata tra Italia e Bolivia.

Capitale: Sucre (anche se la sede del Governo è a La Paz)
Lingua ufficiale: aymarà, lingue indigene, spagnolo
Moneta: boliviano (BOB)
Forma istituzionale: repubblica presidenziale

Fonti informative:


La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la direzione del giornale né l’Agenzia delle Entrate.



aggiornamento: novembre 2021

URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/dal-mondo/schede-paese/articolo/bolivia