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La Svezia abbassa le aliquote societarie

Nonostante la crisi finanziaria e la frenata dell’economia domestica oltre che di quella globale, la Svezia, tuttavia, ha deciso di ridurre il costo del lavoro e il peso fiscale dell’imposta societaria dalla misura del 28 al 26,3 per cento (avvicinando in tal modo l’imposizione fiscale societaria a quella della vicina Finlandia). Questo proposito è emerso dal progetto di bilancio 2009 presentato dal ministro delle Finanze, Anders Borg. Nell’obiettivo del governo svedese, infatti, un dialogo più intenso con il settore privato e la riduzione delle imposte societarie dovrebbe rilanciare la competitività delle imprese nazionali cercando di scongiurare gli effetti negativi dovuti alla mancata entrata nell’euro (che la Svezia prevede di adottare non prima del 1° gennaio 2010). In estrema sintesi, tali operazioni dovrebbero garantire la crescita per il 2008 dell’1,5 per cento e per il 2009 dell’1,3 mentre il 2007 aveva visto un aumento del Pil nella misura del 2,7 per cento.

La crisi della Svezia
L’economia svedese, di recente, dopo aver goduto per anni di tassi di crescita nettamente più alti rispetto alla media europea, ha accusato un brusco rallentamento rispetto alle altre due nazioni scandinave. La causa principale di questa situazione è dovuta alla diminuzione delle esportazioni per via della debolezza del dollaro. Occorre al riguardo osservare che il Regno di Svezia, fuori dall’euro, adottando come moneta ufficiale la corona svedese, vede particolarmente legate le proprie attività commerciali all’andamento del dollaro Usa. Tra il Regno di Svezia, la Repubblica di Finlandia e il Regno di Norvegia è sempre esistito un profondo legame, storico, economico e culturale. Patria del welfare state, la Penisola Scandinava si è, altresì, distinta nel passato come quella comunità territoriale in cui la tassazione sugli utili societari risultava essere da decenni tra le più basse e convenienti in Europa; in particolare la Svezia e la Norvegia con aliquote pari al 28 per cento e la Finlandia con aliquote al 26 per cento. Tale tassazione sorprende se si pensa che la tassazione Ires italiana, ad esempio, è scesa al 27,5 per cento soltanto dal primo gennaio 2008. 

Area euro e Unione europea
La Repubblica di Finlandia, di recente, ha potuto in verità "godere", nel bene come nel male, di un duplice vantaggio rispetto alle altre due nazioni scandinave essendo Helsinki l’unica a far parte della Comunità europea che adotta l’euro. Sotto il profilo comunitario, il Regno di Norvegia, invece, è rimasta la sola nazione fuori dall’Unione europea, mentre la Svezia pur aderendo all’Ue si trova nella No eurozone.
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