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Spagna: record storico per il 2014
nella lotta all’evasione fiscale

Superata la soglia di 12 mld di euro contro i quasi 11 mld ottenuti nel 2013

logo agenzia spagnola delle entrate
Ammontano a  12 miliardi e 318milioni di euro per l’esattezza le entrate derivanti dalle attività di controllo fiscale nel 2014. Ad annunciarlo è stato il ministro delle Finanze e della Pubblica Amministrazione, Cristobal Montoro. L’occasione è stata offerta dalla riunione annuale dei delegati AEAT, l’Agenzia spagnola delle Entrate, che si sono incontrati a Siviglia per tracciare un bilancio di quanto è stato realizzato nell’anno appena trascorso. Nell’analisi dei risultati raggiunti e degli obiettivi prefissati, Montoro ha evidenziato che il dato del 2014 rappresenta un aumento del 12,5% rispetto a quanto è stato ottenuto nel 2013 (10.950 milioni di euro) e, in termini assoluti, un vero e proprio record nella storia delle attività di riscossione dell’Amministrazione fiscale spagnola.
 
Montoro, in apertura della riunione annuale dei delegati AEAT, ha dichiarato che "si tratta del risultato più elevato mai raggiunto nell’attività di prevenzione e controllo delle frodi fiscali e doganali e dobbiamo tutti felicitarci per questo risultato". La riscossione generale del 2012, 2013 e 2014 (per un totale di € 34.785.000) è vicina a quella ottenuta cumulativamente nei quattro anni precedenti. Il ministro ha osservato che questi risultati hanno ancora più valore, perché ottenuti in tempi di rigore di bilancio e riferiti ad esercizi di anni precedenti non prescritti quando le basi imponibili erano in ribasso in conseguenza alla crisi economica.
 
Montoro ha sottolineato poi che i risultati ottenuti nella lotta all’evasione fiscale sono anche la diretta conseguenza di riforme economiche, di carattere strutturale, che sono state approvate negli ultimi tre anni da parte del governo. Fra queste, in particolare, spicca l'approvazione della legge antifrode (legge 7/2012), il nuovo obbligo di dichiarare le attività all'estero e i nuovi accordi per lo scambio di informazioni fiscali, che sono stati un progresso "definitivo" nella lotta contro le frodi e che rappresentano une delle priorità del governo fin dall'inizio del suo mandato istituzionale. "Abbiamo cambiato le leggi in modo che ci possa essere una maggiore trasparenza e un maggiore controllo sui grandi patrimoni”, ha aggiunto “per avere maggiori informazioni sui beni che alcuni contribuenti hanno all’estero, affinché sul denaro che non è stato dichiarato all’Agenzia si comincino a pagare le imposte in Spagna e siano rafforzate le sanzioni contro i grandi evasori ",.
 
Montoro ha sottolineato che questi "risultati storici" serviranno da un lato ad aumentare le entrate e a finanziare meglio i servizi pubblici e dall'altro rappresentano un utile strumento di persuasione per lanciare un monito agli evasori fiscali di tutta la Spagna. Infatti, ha ricordato Montoro, "la lotta ingaggiata prosegue instancabilmente per sconfiggere qualsiasi azione che possa determinare una evasione fiscale". Il ministro ha anche evidenziato l’ "efficacia della AEAT nel raggiungimento di questi risultati dovuta anche ad un uso produttivo dei mezzi di cui dispone e il posto di primaria importanza che riveste l’Agenzia anche nella collaborazione con altri Paesi dell’Unione europea e dell’eurozona".
Attualmente l’Agenzia Spagnola delle Entrate, l’AEAT, riesce a riscuotere un euro a fronte degli undici centesimi investiti nell’attività di lotta all’evasione,  un esito che vede raddoppiato tale dato in confronto a dieci anni fa.
 
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