Ocse: il tasso di inflazione
in discesa a maggio
Le ultime novità nel rapporto pubblicato oggi dall'organizzazione parigina
Energia e alimentari hanno favorito il calo
Secondo l’Ocse il rallentamento del tasso annuo di inflazione è riconducibile principalmente all'andamento dei prezzi dell'energia (l'inflazione è scesa al 2% a maggio, rispetto al 4,8% registrato in aprile) e dei prodotti alimentari (2,6%, contro il 3,1% di maggio). Esclusi alimentari ed energia, il tasso di inflazione nell’area OCSE è in flessione all’ 1,9% in maggio, rispetto al 2% di aprile.
La situazione nei Paesi aderenti al G7
L’inflazione su base annua sembra aver decelerato in tutti gli Stati che fanno parte del G7. In particolare in Canada dove l'inflazione è scesa al l’1,2% a maggio, contro il 2% di aprile) e negli Stati Uniti (1,7%, in calo dal 2,3%). In entrambi i Paesi il rallentamento riflette principalmente la diminuzione dei prezzi dell'energia registrata per la prima volta dall'ottobre del 2009. In misura più contenuta seguono Germania (1,9%, in calo dal 2,1%), Giappone (allo 0,2%, in calo dal 0,4%), Regno Unito (al 2,8%, in calo rispetto al 3%), Francia (al 2%, in diminuzione rispetto al 2,1%) e Italia (al 3,2%, in calo dal 3,3%).
Flessione e stabilità in altri Paesi
L’inflazione su base annua ha rallentato in Cina (3% di maggio, in calo rispetto al 3,4% di aprile), Sud Africa (al 5,8%, in calo dal 6,1%) e Brasile (al 5% contro il 5,1%). Sostanzialmente stabili India (al 10,2%), Indonesia (al 4,5%) e la Federazione russa (al 3,6%).
Tabella 1
Tabella 2
Tabella 3