Irlanda: su diporto e pesca
il carburante è differente per costo e...tinta
La Commissione europea ha chiesto modifiche alla normativa nazionale che viola quella Ue
La richiesta presentata dall'esecutivo Ue assume la forma di un parere motivato che costituisce la seconda fase della procedura di infrazione. Nel caso in cui l’Irlanda non dovesse conformarsi a quanto richiesto dalla Commissione entro due mesi, l'esecutivo Ue può deferire la questione dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Una questione molto simile aveva coinvolto lo scorso anno il Regno Unito, finito sotto la lente di ingrandimento della Commissione per un problema analogo che coinvolgeva sempre i titolari di imbarcazioni da diporto e gli yacht di lusso. Anche nel caso specifico la normativa nazionale oltre a non impedire ai “navigatori” da diporto di rifornirsi di carburante a tassazione ridotta, limitando le operazioni di rifornimento alle sole imbarcazioni da pesca, non prevedeva alcuna prescrizione per fare in modo che i distributori di carburante avessero due serbatoi separati, uno contenente quello contrassegnato con aliquota ridotta e l'altro con aliquota standard.
Uno dei riferimenti comunitari sulla tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità è la direttiva 2003/96/CE che, oltre a promuovere la competitività industriale fornendo misure per alleggerire l'onere fiscale delle imprese ad alta intensità energetica, prevede anche che gli Stati membri possano applicare esenzioni o riduzioni totali o parziali del livello di tassazione dei prodotti energetici forniti per essere utilizzati come carburanti per la navigazione sulle vie navigabili interne (compresa la pesca), diversa dalla navigazione delle imbarcazioni private da diporto, e all'elettricità prodotta a bordo delle imbarcazioni.