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Contraffazione: calo dell’80% in Italia
secondo la relazione Ue 2012

In leggero aumento i sequestri ma drastica la flessione dei prodotti

contraffazione
Ammontano a 40 milioni i prodotti sospettati di violazione dei diritti di proprietà intellettuale per un valore di merci intercettate nell'ordine di quasi un miliardo di euro. Altrettanto elevato è il numero di piccoli pacchi trasmesso attraverso corrieri espressi e l’ordinario traffico postale ed essenzialmente ricollegabile alle vendite a distanza effettuate via internet. Sono i tre dati di rilievo che emergono dalla relazione annuale della Commissione europea sulle azioni delle dogane alle frontiere Ue e pubblicata oggi. 

Tra le novità per l'Italia vi è la drastica riduzione del numero di prodotti contraffatti che, rispetto ai 29.908.415 del 2011, si è drasticamente ridotta e ha raggiunto la quota di 6.108.760 nel 2012, con una flessione dell’80%. 5.190 è, invece, il numero complessivo dei sequestri effettuati contro i 5.135 dello stesso periodo dell'anno precedente.
 
Nel documento anche alcune interessanti notizie relative al tipo, provenienza e modalità di trasporto delle merci contraffatte fermate alle frontiere esterne dell'Unione europea. Tra le categorie di merci più contraffatte spiccano le sigarette (31%), seguite da articoli vari come bottiglie, lampade, colla, batterie, detersivi che rappresentano l'altra categoria più importante (12%) e i materiali da imballaggio (10%).
 
Facendo un raffronto con il 2012, emerge che quasi il 70% degli interventi effettuati alle dogane ha riguardato i pacchi inviati per posta o per corriere mentre il 23% dei sequestri effettuati nel traffico postale ha riguardato medicinali. Un dato questo che trova similitudine e continuità con il documento relativo allo stesso periodo ma dell'anno precedente.
 
Un'ultima notazione riguarda, invece, i Paesi di provenienza delle merci. La Cina continua a detenere il palmares dei prodotti contraffatti. Ma emergono anche altri Paesi che si affacciano alla ribalta del mercato illecito. Tra questi il Marocco per i prodotti alimentari, Hong Kong per cd, dvd e prodotti del tabacco (in particolare sigarette elettroniche e ricariche liquide), la Bulgaria che la fa da padrone, invece, per i materiali da imballaggio.

Le statistiche, elaborate sulla base dei dati trasmessi dagli Stati membri dell'Unione europea, a norma dell'articolo 8 del Regolamento (CE) 1891/2004, forniscono informazioni utili e dettagliate per supportare l'analisi delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale che interessano il mercato dell'Unione europea e lo sviluppo di appropriate contromisure.
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