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Dal mondo

Usa, arriva la minimum tax
per le imprese multinazionali

Ad annunciarlo è stato il presidente, Barack Obama, in occasione della presentazione del Budget al Congresso

barack obama
Il secondo mandato presidenziale di Barack Obama si avvicina alla conclusione con una doppia “sorpresa” fiscale per le multinazionali, annunciata dal presidente degli Stati Uniti lo scorso 2 febbraio durante la presentazione del piano di Budget al Congresso: l’introduzione di un’imposta una tantum del 14% sui 2mila miliardi di dollari non tassati che le aziende americane hanno accumulato all'estero e una minimum tax del 19% sulle aziende con base negli Stati Uniti sui guadagni futuri fuori dai confini nazionali.
 
Gli obiettivi - La prima imposta mira a riportare a tassazione i profitti sfuggiti al Fisco in passato, la minimum tax ha invece lo sguardo rivolto al futuro. Gli obiettivi di questo “pacchetto fiscale”, che andrà a incidere sui profitti delle multinazionali con base negli Stati Uniti, sono sostanzialmente due. Innanzitutto, si punta a chiudere quelle vie di fuga che consentono alle aziende americane di trasferire i profitti all'estero e a non pagare tasse per lungo tempo (in base alle norme vigenti sostanzialmente non pagano tasse sui profitti realizzati all'estero perché la legge consente di posticipare il pagamento fino a quando i fondi non sono fatti rientrare negli Usa). In secondo luogo, con l'introduzione di queste nuove forme di tassazione, il piano di Budget mira a raccogliere i fondi necessari a finanziare i progetti infrastrutturali annunciati dal presidente per i prossimi quattro anni (per una spesa totale di 428 miliardi di dollari) e a coprire il costo degli sgravi fiscali per la classe media, per complessivi 277 miliardi.
 
Il piano  di Budget nei particolari - Oltre all’aliquota del 19% sulle multinazionali che detengono  profitti all' estero e alla una tantum del 14% per quelle società che riportano i capitali in negli Stati Uniti, la manovra inviata da Obama al Congresso prevede, per tutte le imprese, una riduzione dell’aliquota massima  dal 35 al 28% (25% per il settore manifatturiero). In programma anche un aumento delle royalty per le trivellazioni delle imprese petrolifere e di estrazione del gas, due anni di  college gratis per gli studenti meritevoli e un aumento degli  sgravi per aumentare il salario dei lavoratori a basso reddito.
 
“Obama unchained”? - Le  proposte del presidente per il piano di Budget, messe in campo per andare incontro agli interessi della “middle-class”, sono state oggetto delle osservazioni critiche di alcuni dei maggiori organi della stampa statunitense. Il Wall Street Journal, quotidiano di New York, ispirandosi all'ultimo film di Quentin Tarantino, Django unchained, ha titolato Obama unchained un editoriale in cui si può leggere: "Il presidente ha bisogno di tutto questo denaro, perché punta a spendere 3.990 miliardi dollari nel 2016. Dati i suoi programmi di spesa, Obama deve continuare ad aumentare le tasse, perché è l'unico modo in cui può impedire al deficit di esplodere”.
 
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