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Dal mondo

Ue, rafforzare la lotta al riciclaggio – 2
All’authority poteri di coordinamento

La nuova autorità antiriciclaggio europea sarà il centro di un sistema unico di vigilanza per le unità competenti degli Stati membri

Euro

Un piano articolato in quattro proposte legislative, che puntano a rendere più semplice l'individuazione delle attività sospette e dei flussi finanziari illeciti. È l’obiettivo di Bruxelles e del piano reso pubblico il mese scorso in materia di AML/CFT (Anti-Money Laundering / Countering the Financing of Terrorism). In questo secondo articolo continuiamo a illustrare i punti più interessanti delle proposte presentate a luglio dalla Commissione (vedi articolo Ue, rafforzare la lotta al riciclaggio - 1. Nuovo tetto per i pagamenti in contanti): la nuova autorità europea  in materia di antiriciclaggio e le modifiche normative sui trasferimenti di criptovalute.

Nel piano della Commissione prende forma la nuova authority
L’autorità antiriciclaggio si chiamerà Amla (Anti-Money Laundering Authority). Questa autorità faceva già parte dei piani della Commissione (vedi l’articolo Norme antiriciclaggio Ue. Per il 2021 un piano a sei punti). Amla sarà il centro di un sistema unico di vigilanza a cui faranno riferimento le varie autorità degli Stati membri competenti in materia (le Unità di informazione finanziaria, Uif). In pratica, la nuova autorità antiriciclaggio sarà la centrale di coordinamento delle autorità nazionali e avrà l’obiettivo di garantire che il settore privato applichi in modo corretto e coerente le norme dell'Unione.

I compiti affidati ad Amla
Le attività da svolgere dal nuovo soggetto europeo saranno varie e tutte di un certo peso. Amla dovrà innanzitutto istituire un unico sistema integrato di vigilanza valido in tutta l'Unione, basato su metodologie comuni e sulla convergenza verso standard di vigilanza elevati. Ma le attività affidate alla nuova autorità non si fermano alla creazione del nuovo sistema. Amla dovrà anche vigilare direttamente su alcuni degli enti finanziari ad alto rischio che operano negli Stati. Alla authority spetterà infine il compito  di coordinare e supportare la cooperazione tra le Unità di informazione finanziaria nazionali e facilitare le analisi congiunte tra alcune di esse, al fine di individuare meglio i flussi finanziari illeciti di natura transfrontaliera.

Un codice unico europeo
Oltre l’authority c’è molto altro. Le proposte normative in materia di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo puntano infatti ad armonizzare le disposizioni attualmente in vigore in tutti gli Stati membri. Una volta che il nuovo quadro normativo sarà operativo, nell’Ue si produrranno numerose conseguenze di carattere pratico. Innanzitutto, i registri statali dei conti bancari saranno collegati, consentendo alle Uif delle nazioni europee di accedere più rapidamente alle informazioni sui conti bancari e sulle cassette di sicurezza. L'accesso a questo sistema verrà assicurato anche alle diverse autorità che operano nell’ambito del contrasto al terrorismo e ai flussi finanziari illeciti. Secondo Bruxelles, la possibilità di condividere le informazioni tra le varie autorità nazionali dovrebbe permettere l’accelerazione delle indagini finanziarie e un più celere recupero dei proventi di reato individuati grazie alle indagini transfrontaliere.

Cosa cambia nel settore delle cripto-attività
In base al piano di Bruxelles, la fornitura di portafogli anonimi di cripto-attività dovrebbe essere impedita, sulla falsariga del divieto di conti bancari anonimi disposto dalle norme dell'Ue in materia di AML/CFT. Attualmente solo alcune categorie di prestatori di servizi per le cripto-attività sono soggette alle norme dell'Unione in questo ambito. La riforma proposta dalla Commissione estenderà l'ambito di applicazione di queste norme all'intero settore delle cripto-attività, obbligando tutti i prestatori di servizi all'adeguata verifica della clientela. Le nuove modifiche garantiranno la piena tracciabilità dei trasferimenti di cripto-attività, come i Bitcoin, e consentiranno di prevenire ed individuare il loro possibile impiego a fini di riciclaggio/finanziamento del terrorismo.

La parola passa alle altre istituzioni europee
Il pacchetto legislativo presentato da Bruxelles sarà ora discusso in seno al Parlamento europeo e al Consiglio. La Commissione auspica un iter legislativo veloce che non incontri ostacoli. Se Parlamento e Consiglio troveranno un accordo, la futura autorità antiriciclaggio potrebbe entrare in funzione nel 2024 e iniziare il proprio lavoro di vigilanza diretta non appena la direttiva sarà stata recepita dagli Stati membri.

Fine
La prima puntata è stata pubblicata giovedì 5 agosto 2021
 

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