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Ue, rafforzare la lotta al riciclaggio - 1
Nuovo tetto per i pagamenti in contanti

La Commissione europea prova a ridefinire le norme contro il finanziamento del terrorismo e il riciclaggio di denaro

Eu money laundering

Giro di vite della Commissione europea contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CFT, ovvero Anti-Money Laundering / Countering the Financing of Terrorism). Bruxelles piazza sul tavolo un pacchetto di proposte legislative tra le quali spiccano la creazione di una authority per contrastare i flussi finanziari illeciti e un tetto ai pagamenti in contanti valido in tutta Europa, al centro di questo articolo.

Le quattro proposte legislative
Il pacchetto presentato il 20 luglio riunisce diverse proposte concomitanti. La prima è quella di un regolamento che istituisca una nuova autorità in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Le altre tre proposte intervengono sugli obblighi di adeguata verifica della clientela e della titolarità effettiva (nella forma di regolamento); modificano le norme contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo (con la sesta direttiva antiriciclaggio); attuano la revisione del regolamento del 2015 sui trasferimenti di fondi ai fini del tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività.

Un limite per i pagamenti in contanti valido per tutta l’Unione
Come anticipato, una delle proposte presentate a luglio, che renderebbe sempre più coerente il quadro normativo europeo, è quella relativa al nuovo tetto per i pagamenti in contanti. Se le proposte di Bruxelles verranno approvate da tutti gli attori in campo, nell’Unione non sarà più possibile pagare in contanti beni e servizi per un valore superiore a 10mila euro. Una soglia nonostante tutto sufficientemente elevata, se paragonata ai limiti in vigore in alcuni Stati membri come l’Italia.
Lo scopo della proposta è impedire alla criminalità di utilizzare i pagamenti in contanti di importo notevole per riciclare denaro derivante da atti illeciti, vista la difficoltà di risalire il percorso del denaro utilizzato nelle operazioni in contanti. Per la Commissione il tetto proposto è sufficientemente elevato da non delegittimare l'euro come moneta a corso legale e da creare ostacoli al ricorso al contante. Del resto, in circa due terzi degli Stati membri già si applicano soglie analoghe, anche se di entità variabile, le quali possono rimanere in vigore a condizione che non superino il nuovo limite di 10mila euro.

Vigilare in Europa e su chi opera fuori dall’Unione
Un altro aspetto del piano della Commissione è relativo al rafforzamento della cooperazione internazionale per contrastare il riciclaggio di denaro in quanto fenomeno globale. Bruxelles punta a modificare la composizione delle liste già in vigore (nera e grigia) sui Paesi terzi a rischio riciclaggio. In breve, le liste verrebbero stilate sulla base delle raccomandazioni del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI-FATF). In seguito i Paesi inseriti negli elenchi del GAFI verrebbero inclusi anche in quelli dell'Ue. Sulla base delle due liste l’Unione europea applicherà misure proporzionate ai rischi posti dal singolo Paese a rischio riciclaggio. Resterebbe per l’Unione anche la possibilità di effettuare valutazione autonoma allo scopo di inserire Stati non segnalati dal GAFI.
Nel 2019 un analoga proposta fu rimandata al mittente dal Consiglio europeo perché non incentivava sufficientemente gli Stati della black list ad adottare azioni per uscirne (vedi articolo Ue, lavori in corso per la lista nera contro il riciclaggio e il terrorismo). La metodologia attualmente in vigore per individuare i Paesi terzi ad alto rischio di riciclaggio, redatta sulla base delle raccomandazioni del Consiglio, è datata 7 maggio 2020.

I compiti del GAFI (FATF)
Costituito nel 1989 in occasione del G7 di Parigi, il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) o Financial Action Task Force (FATF) è un organismo intergovernativo che ha per scopo l’elaborazione e lo sviluppo di strategie di lotta al riciclaggio dei capitali di origine illecita e, dal 2001, anche di prevenzione del finanziamento al terrorismo. Del Gruppo fanno parte 35 membri in rappresentanza di Stati e organizzazioni regionali. Nell’organismo internazionale, inoltre sono presenti i più rilevanti organismi finanziari internazionali con il ruolo di osservatori (tra questi la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale).

La strategia dell'Unione e la nuova Autorità antiriciclaggio
Obiettivo generale del pacchetto di proposte legislative è migliorare l'individuazione delle operazioni e delle attività sospette e colmare alcune delle lacune sfruttate dai criminali per riciclare proventi illeciti o finanziare attività terroristiche attraverso istituti del sistema finanziario europeo. Per la Commissione, le modifiche al quadro normativo dell'Unione in materia di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo contribuiranno anche a proteggere i cittadini europei dal terrorismo e dalla criminalità organizzata. Come menzionato sopra, nei piani di Bruxelles rientra anche una nuova autorità anti riciclaggio (già proposta in un precedente progetto legislativo di poco più di un anno fa, vedi articolo Norme antiriciclaggio Ue. Per il 2021 un piano a sei punti). Ai compiti di questa nuova authority verrà dedicato un prossimo approfondimento.

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