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Dal mondo

Ue: evasione Iva a quota 147mld.
Nel 2016 la perdita scende del 6,7%

La Commissione pubblica “Study and Reports on the Vat Gap in the Eu”, con la stima aggiornata per i 28 Paesi membri

VAT
Migliora il gap Iva nei 28 Stati membri dell’Unione. Nel complesso dei Paesi europei, l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto scende nel 2016 di circa 10 miliardi di euro, arrivando a toccare quota 147,1 miliardi (dai 157,6 miliardi del 2015). In percentuale rispetto al Pil, inoltre, il tax gap europeo del 2016 è stato pari allo 0,99% rispetto all'1,05% del 2015. Sono alcuni dei risultati presentati nel rapporto sull’Iva della Commissione europea pubblicato a fine settembre. La conclusione principale contenuta nel report è positiva: nell'Unione il tax gap Iva è diminuito in 22 Stati membri su 28 ed è aumentato nei restanti sei (Romania, Finlandia, Regno Unito, Irlanda, Estonia e Francia).
 
L’andamento delle entrate Paese per Paese
Per quanto riguarda le entrate comunitarie nel settore dell’imposta sul valore aggiunto, l’analisi di Bruxelles ha individuato un miglioramento per i conti europei dell’1,11% rispetto al 2015. Il gettito Iva è, infatti, passato complessivamente da 1.035 miliardi di euro a 1.047 miliardi, anche a causa dell’andamento positivo dell’economia globale. Nel 2016, del resto, il gettito Iva è aumentato in quasi tutti gli Stati membri. Fanno eccezione tre Paesi. La Romania è fuori dal gruppo con un certo distacco, le entrate derivanti dall’imposta sono, infatti, scese del 15,23% a causa della riduzione dell'aliquota ordinaria Iva di quattro punti percentuali a partire da gennaio 2016 (l’aliquota è infatti passata dal 24 al 20%). La riscossione Iva invece si è soltanto relativamente contratta in Lussemburgo (-0,76%) e Ungheria (-0,77%). Identico all’anno precedente, infine, il gettito Iva registrato in Slovacchia.
Guardando a casa nostra, nel 2016 il gettito Iva è salito dai poco più di 101 miliardi del 2015 a quasi 103 miliardi. Nell’anno esaminato l’Italia, pur dovendo fronteggiare un gap Iva particolarmente elevato, ha visto aumentare sia il gettito relativo all’imposta sul valore aggiunto (+1,9%) sia la compliance relativa a questo tributo (+0,3%). In termini assoluti il valore del gap nazionale è sostanzialmente in linea con gli anni precedenti. Nel complesso, infatti, nel corso del 2016 l’Italia ha perso 35,9 miliardi di gettito potenziale a causa dell’evasione Iva. Se si confrontano le cifre del gap in percentuale rispetto al gettito atteso del 2016 con quelle del 2015, si è registrato un lieve miglioramento: l'evasione si è ridotta dello 0,23% scendendo dal 26,13% al 25,9%. 
 
Il Vat gap nell’Europa a 28
Complessivamente, il gap dell’Iva in Europa è sceso del 6,7% (grazie ai 10,5 miliardi in meno delle stime). Solo sette Paesi sui 28 membri dell’Ue hanno registrato un aumento del tax gap stimato. Tutti gli altri, invece, hanno registrato diminuzioni del Vat gap più o meno marcate. 
Se si guarda il rapporto percentuale tra quanto si stima viene evaso in Europa rispetto a quanto dovrebbe essere incassato Paese per Paese, il podio per i gap più bassi del 2016 è occupato dal Lussemburgo (0,85%), dalla Svezia (1,08%), e dalla Croazia (1,15%). Il gap più elevato registrato nel Vecchio continente è invece quello della Romania (35,88%), seguita dalla Grecia con un gap del 29,22%.
Se si guarda alla performance, invece, i Paesi che sono riusciti a far scendere di più il gap in termini percentuali rispetto a quanto andava teoricamente riscosso sono Bulgaria, Lettonia, Cipro e Paesi Bassi. In tutti questi Paesi il gap si è ridotto di più di 5 punti percentuali. In Bulgaria in particolare, il tax gap Iva è passato dal 20,67% del 2015 al 13,56% del 2016.
 
Gettito perso e gettito riacciuffato
Nel complesso, nel 2016 l’evasione Iva in Europa rappresentava il 12,3% rispetto a quanto andava riscosso nell’anno, di fronte a un gap del 13,21% dell’anno precedente. Il confronto tra dati 2016 e dati dell’anno precedente è interessante anche sotto un altro aspetto. In termini assoluti, infatti, gli Stati che hanno ridotto il gap maggiormente sono Paesi Bassi (di 2,681 miliardi di euro), Germania (2,027 miliardi), Polonia (1,648 miliardi), Svezia (1,009 miliardi) e Spagna (931 milioni).
Bruxelles non ha perso l’occasione data dalla pubblicazione dello studio per spronare tutti gli attori in campo a compiere i passi necessari all’approvazione della proposta di riforma europea della normativa Iva presentata esattamente 12 mesi fa. Il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, pur sottolineando il passo avanti compiuto dagli Stati membri nell’ambito della riscossione Iva, ha tenuto a precisare che “una perdita di 150 miliardi di euro ogni anno rimane inaccettabile, specialmente se si pensa che 50 di questi  miliardi si trovano nelle tasche di criminali, autori di frodi e probabilmente anche terroristi”.
 
 
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