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Dal mondo

Ue: cooperazione fiscale e doganale
rafforzata nel bilancio 2021-2027

Intensificata la collaborazione tra le Amministrazioni degli Stati membri per una gestione comune più efficace

fiscalis
Nuova linfa in arrivo per le attività di cooperazione tra le amministrazioni fiscali e quelle doganali degli Stati membri dell’Unione europea. La Commission sta lavorando affinché nel prossimo budget a lungo termine, relativo al periodo 2012- 2027, vengano stanziati i fondi necessari  per un corretto ed efficiente lavoro di squadra tra i 28 Paesi. L’obiettivo è quello di fornire alle imprese un accesso facile e senza ostacoli al mercato unico europeo, assicurare le condizioni necessarie  affinché il commercio possa prosperare, proteggere i cittadini dalle merci pericolose e contraffatte  che entrano nell'Unione attraverso le frontiere esterne e garantire che gli Stati membri siano attrezzati per combattere l’evasione e l’elusione fiscale che negli ultimi anni stanno assumendo connotazioni sempre più internazionali.

In sostanza, la Commissione ha proposto di stanziare 950 milioni di euro per il programma doganale dell'Ue, il Customs Programme, e 270 milioni di euro per il programma dedicato allo scambio di esperienze e competenze in ambito fiscale, il Fiscalis Programme. Queste somme rappresentano rispettivamente lo 0,07% e lo 0,02% del prossimo bilancio dell'Ue, una quota irrisoria che però comporta dei ritorni di investimento notevoli. Se si guarda, infatti, al 2017, grazie al programma di cooperazione doganale, che rappresenta un pilastro per il corretto funzionamento del mercato unico, i vari Paesi hanno potuto collaborare in modo efficace e in questo modo riscuotere dazi doganali targati Ue per una somma pari al 16% di tutto il budget dell’Unione europea. Allo stesso modo il programma Fiscalis è stato fondamentale per accrescere il recupero dell’evasione all’interno dell’Ue e soprattutto per combattere i fenomeni fraudolenti. Il Fiscalis Programme è stato istituito nel 1993 e nel corso degli anni ha garantito ai funzionari dei vari Sati membri un ambiente di condivisione e cooperazione flessibile e di facile accesso. Solo nel 2015, grazie alle sinergie nate in ambito Fiscalis sono stati accertati oltre 590 milioni di euro, attraverso attività di contrasto dell’evasione fiscale svolte in modo congiunto da due o più Paesi Ue. Ma la sfida è molto più grande e deve necessariamente essere affrontata insieme, considerato che i governi europei devono fronteggiare un’evasione Iva stimata in oltre 50 miliardi l’anno.
Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, ha dichiarato: "La protezione del territorio doganale dell'Unione europea e l'attuazione delle nostre norme comuni in materia fiscale richiedono una forte cooperazione tra le autorità nazionali competenti. I nostri nuovi programmi Customs e Fiscalis contribuiranno a fare in modo che accada.  A costi minimi, forniscono un vero valore aggiunto europeo, offrendo vantaggi senza precedenti alle autorità fiscali e doganali degli Stati membri poiché lavorano insieme nell'interesse dei nostri cittadini e delle imprese ".

Gli obiettivi del nuovo programma doganale
La Commissione ha individuato gli obiettivi del nuovo programma doganale, forte dei risultati raggiunti fin ora. In primo luogo il programma mira all’aumento dello scambio di informazioni e di dati tra le amministrazioni doganali nazionali per individuare meglio il flusso di merci pericolose e contraffatte. Ad esempio, nel 2017 sono stati sequestrati ai confini dell'Ue 2,7 milioni di munizioni e 188mila esplosivi. Un altro obiettivo primario è supportare le autorità doganali nazionali nella tutela degli interessi finanziari ed economici dell'Unione, nonché nella corretta riscossione dei dazi doganali,  dell’Iva e delle accise, anche alla luce dei cambiamenti legati all’e-commerce e alla tecnologia blockchain. Inoltre, i fondi serviranno a elaborare migliori strategie di gestione del rischio e a rispondere in modo più efficace alla criminalità transnazionale e alle minacce alla sicurezza. Last but not least la prosecuzione del Customs Programme consentirà di accrescere il livello degli scambi che nel 2017 sono stati considerevoli con oltre 331 milioni di dichiarazioni gestite lo scorso anno dalle amministrazioni doganali.

Cosa prevede il Fiscalis per i prossimi anni
Il rinnovato programma Fiscalis sosterrà la cooperazione tra le amministrazioni fiscali degli Stati membri e consentirà, secondo quanto affermato dalla Commissione, a migliorare la lotta contro le frodi, l'evasione e l'elusione fiscale. In concreto, grazie al rifinanziamento del programma, sarà possibile realizzare sistemi IT migliori e più connessi, che ciascuno Stato membro dovrebbe altrimenti sviluppare individualmente per attuare la legislazione dell'Ue e continuare sulla strada della condivisione delle best practices e della formazione al fine di eliminare inutili ostacoli per le imprese e i professionisti che mettono in atto operazioni transfrontaliere. Inoltre, la Commissione mira a realizzare operazioni congiunte sul fronte della gestione del rischio e degli accertamenti, dal 2014 ne sono state realizzate circa 1000, e a spingere sul fronte della competitività dell’Unione, mettendo in campo innovazioni e facilitazioni per sviluppare nuovi modelli economici.
 
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