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Ue: un approccio del tutto nuovo
per il rilancio della proposta Ccctb

L’idea alla base della revisione del progetto è applicare una metodologia che sia in grado di agevolare l’accordo politico

commissione europea
Lo scorso 8 ottobre la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per il rilancio della proposta di direttiva relativa a una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (proposta di direttiva Ccctb) indirizzata agli operatori del mercato interno, agli intermediari professionali, agli accademici, alle amministrazioni pubbliche ed altri stakeholders. A tal fine l’esecutivo comunitario ha predisposto un documento che contiene alcuni quesiti inerenti proposte di modifica della originaria direttiva, con l’intento di rendere la proposta Ccctb più attuale e in linea con le recenti policies in tema di fiscalità internazionale delle imprese attualmente in discussione a livello internazionale, soprattutto in tema di elusione fiscale.

Una metodologia nuova per agevolare l’accordo politico
L’idea chiave sottostante la revisione della ambiziosa proposta Ccctb è applicare uno step-by-step approach. In base a tale nuovo orientamento, la Commissione proporrà agli Stati membri di approvare inizialmente le regole per la determinazione di una base imponibile comune senza consolidamento degli imponibili delle imprese. Questo dovrebbe, secondo la Commissione, rendere più agevole l’accordo politico sulla nuova Proposta, che è in discussione nelle competenti sedi comunitarie dal 2011. Secondo l’approccio proposto, una volta che la base comune sarà approvata, il meccanismo di consolidamento sarà introdotto, ferma restando la libertà di ciascuno Stato di tassare la quota della base imponibile allocata secondo le proprie aliquote d’imposta. Altro aspetto importante vagliato tramite la consultazione riguarda l’attitudine del sistema previsto nella proposta Ccctb a contrastare i fenomeni di erosione di base imponibile e la pianificazione fiscale aggressiva.
 
L’intento della Commissione europea
L’obiettivo della Commissione con l’avvio della consultazione è pertanto raccogliere spunti di riflessione ed idee sulle azioni chiave destinate a riformulare il testo della originaria proposta e, successivamente, anche tenendo conto dei commenti ricevuti, formulare una nuova proposta legislativa entro il 2016. La consultazione resterà aperta sino all’8 gennaio 2016.
 
La proposta di direttiva Ccctb
Il marzo 2011 la Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva che introduce regole comuni per la determinazione del reddito di impresa per società e stabili organizzazioni fiscalmente residenti in paesi dell’Unione europea e la possibilità di un sistema di consolidamento transfrontaliero di redditi e perdite fiscali per gruppi di imprese europei (direttiva Ccctb).
L’iter legislativo della proposta Ccctb prevede un’analisi tecnica dell’articolato da parte del gruppo tecnico di lavoro istituito in seno al Consiglio dell’Unione europea e, a esito dell’analisi, una eventuale discussione in sede Ecofin per la valutazione politica della proposta.
La proposta di direttiva rientra fra le iniziative che la Commissione europea ha inserito come prioritarie nell’ambito piano d'azione presentato il 17 giugno 2015 per una profonda riforma della tassazione societaria nell’Unione europea. 
Il piano d'azione illustra una serie di iniziative finalizzate a combattere l'elusione fiscale, garantire la sostenibilità del gettito e rafforzare il mercato unico per le imprese. Nel complesso le misure previste nel piano d’azione sono finalizzate a riformare profondamente il contesto della tassazione delle società nell’Unione europea, rendendolo più equo, più efficiente e più favorevole alla crescita.
Tra queste iniziative la Commissione ha previsto la presentazione entro il 2016 di un nuovo progetto di iniziativa legislativa basato su uno splitting della originaria proposta di direttiva in due diverse proposte di direttiva, con le seguenti caratteristiche:
  • obbligatorietà. La proposta originaria prevede un regime opzionale, che si affiancherebbe ai regimi di determinazione della base imponibile per le società attualmente in vigore negli Stati membri. La Commissione ipotizza invece di rendere il sistema Ccctb obbligatorio, quantomeno per le imprese multinazionali, per evitare da parte delle imprese suscettibili di realizzare meccanismi di pianificazione fiscale aggressiva un cherry picking del sistema fiscale più favorevole
  • approccio graduale (step-by-step approach). Durante le discussioni tecniche sull’articolato della proposta Ccctb, il tema relativo al sistema di consolidamento degli imponibili è risultato particolarmente arduo in termini negoziali. La Commissione pertanto propone di formulare il sistema con un approccio a due fasi (Cctb/Ccctb), rinviando i lavori sul consolidamento fino a dopo che sarà stata concordata e applicata da parte degli Stati la base comune. In tale nuovo contesto, durante la prima fase di applicazione del sistema Cctb, sarebbe comunque previsto un meccanismo di compensazione transfrontaliera di redditi e perdite.
In sostanza, la Commissione prevede di presentare due nuove proposte: il primo strumento legislativo conterrà le disposizioni relative alla base imponibile comune (Cctb) , mentre il secondo disciplinerà gli aspetti legati al consolidamento (Ccctb). Una volta che questo nuovo quadro legislativo (Cctb/Ccctb) sarà adottato dal Collegio dei commissari, la proposta del 16 marzo 2011 attualmente pendente sarà ritirata.
 
Le tematiche oggetto di consultazione pubblica
La Commissione europea ha anticipato nel piano d’azione del 17 giugno 2015 l’intenzione di presentare una nuova proposta legislativa per il rilancio del sistema Ccctb. La fase di consultazione pubblica costituisce uno step importante nel processo di iniziativa legislativa esercitato dall’esecutivo comunitario, dei cui esiti, tra l’altro, è dato spesso conto nelle valutazioni d’impatto che accompagnano le proposte legislative.
Per questo i quesiti che formano oggetto della consultazione pubblica ricalcano in parte le azioni chiave di riforma della proposta Ccctb già declinate nel piano d’azione, cui si aggiungono altre questioni specifiche inerenti le regole di determinazione della base imponibile.
Nel dettaglio la Commissione prevede di raccogliere opinioni, in particolare sui seguenti aspetti:
  • se e in quale misura la Ccctb può costituire uno strumento di efficace contrasto alla pianificazione fiscale aggressiva, pur mantenendo il suo iniziale obiettivo di rendere il mercato unico un ambiente più favorevole alle imprese
  • quali criteri devono soddisfare le imprese per essere assoggettate in via obbligatoria al sistema Cctb/Ccctb (ad esempio, essere parte di un gruppo)
  • se alle imprese che non rientrano tra i soggetti obbligati ad applicare la Cctb/Ccctb deve essere accordata la possibilità di applicare le regole comuni Cctb in via opzionale
  • se l’approccio graduale, secondo cui sarà attribuita priorità all’accordo sulla base imponibile e, solo successivamente, al sistema di consolidamento, è la metodologia preferibile per progredire nelle negoziazioni
  • se, nel breve termine, e quindi prima della presentazione della nuova proposta legislativa Cctb/Ccctb, sarebbe utile raggiungere un accordo in sede comunitaria per l’attuazione di alcuni aspetti internazionali della base comune che sono collegati al progetto Beps
  • quali regole specifiche della determinazione della base imponile contenute nella originaria proposta dovrebbero essere oggetto di revisione in chiave anti abuso
  • in che modo occorre disciplinare il problema del Debt-Equity Tax Bias nella direttiva Ccctb. Si fa esplicito rinvio alle problematiche evidenziate e alle soluzioni proposte nel Taxation Working Paper pubblicato della Commissione
  • quale trattamento fiscale può contribuire in maniera efficace alla promozione delle attività di ricerca e sviluppo. Si fa esplicito rinvio ad uno studio comparatistico in tema di R&D Tax Incentives pubblicato della Commissione
  • se un meccanismo di compensazione transfrontaliera di perdite fiscali, che compensi l’assenza dei vantaggi del consolidamento nel corso della prima fase (Cctb), potrebbe consentire di mantenere elevato l’interesse del business per la realizzazione della seconda fase (Ccctb).
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