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Dal mondo

Svizzera: sulle spese di assistenza
ai figli, sì ad aumento delle deduzioni

Il riferimento è a quelle che i nuclei familiari devono sostenere per l'affidamento dopo l’orario scolastico

assistenza familiare
Aumentare a livello federale e cantonale il valore delle deduzioni fiscali riconosciute alle famiglie per far fronte alle spese di assistenza dei figli; migliorare la conciliabilità tra vita professionale e privata; incentivare la formazione di personale specializzato. Sono i tre punti fermi su cui poggia la proposta del Consiglio federale sul trattamento fiscale da riservare alle spese di custodia dei figli da parte di terzi. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) è stato incaricato di mettere a punto, entro la fine di aprile del prossimo anno, un progetto ad hoc che sarà poi sottoposto a consultazione popolare.


La normativa attuale e il nuovo intervento
La normativa fiscale attuale consente alle famiglie, ai fini dell’imposta federale diretta, una deduzione massima di 10.100 franchi per figlio mentre per i Cantoni sono previsti limiti massimi variabili tra i 3.000 e i 19.200 franchi. La nuova proposta del Consiglio federale, che fa proprie alcune iniziative proposte da vari gruppi parlamentari, prevede l’aumento delle deduzioni per i costi di custodia extrascolastica dei figli (per esempio negli asili nido) fino a 14 anni di età. A livello federale, i genitori dovrebbero poter arrivare a dedurre fiscalmente fino a 25mila franchi al massimo per ogni figlio mentre a livello cantonale almeno a 10mila.

Una misura utile per la famiglia
La deduzione fiscale, tecnicamente definita “a titolo di costi di custodia dei figli da parte di terzi”, ha una sua utilità sociale. L’agevolazione, infatti, viene incontro alle esigenze di quelle famiglie che, per ragioni di necessità contingenti, non sono nelle condizioni di accudire i figli dopo l’orario scolastico. È il caso di chi, ad esempio, a causa dell’attività di lavoro, corsi di formazione professionale o comunque per l’impossibilità di conciliare orari di lavoro e familiari, deve ricorrere a forme di custodia extra-familiare che hanno un costo e rappresentano un onere in più per il bilancio familiare. Un problema che non riguarda soltanto la Svizzera ma anche altri Paesi europei, Italia compresa.

La formazione di personale specializzato
Ma non saranno soltanto le famiglie a trarre beneficio da questo nuovo intervento normativo. Baby sitter, ragazzi alla pari, colf e mamans e papas de jour, sono oggi risorse umane qualificate. Queste risorse sono le più utilizzate per la custodia extrafamiliare secondo le risultanze di un recente sondaggio. E il piano del Consiglio federale, a cui il Dipartimento delle Finanze è chiamato a dare risposta, si situa a pieno titolo anche nell’ambito di un’altra importante iniziativa lanciata nel 2011 da un consigliere parlamentare, che riguarda proprio il personale qualificato. Nell’ambito di questa iniziativa, Confederazione, Cantoni e parti sociali hanno anche attivato, di comune accordo, un portale dedicato, chiamato “personalequalificato-svizzera”, che, oltre a varie iniziative sul tema, fornisce una panoramica delle criticità della Confederazione. Dal fabbisogno di una manodopera sempre più qualificata, all'andamento demografico passando per un potenziale di forza lavoro nazionale non ancora utilizzato al pieno delle sue possibilità.

Gli ultimi interventi legislativi per la custodia dei bambini
Nel febbraio 2003 è entrata in vigore una legge, inizialmente limitata a 8 anni (fino a gennaio 2011), che prevedeva un programma d’incentivazione grazie al quale sono stati creati nuovi posti di lavoro specializzati per la custodia di bambini. Questa legge è stata poi prorogata di altri quattro anni per ben due volte, la prima nell’autunno 2010 e la seconda nell’autunno 2014. Secondo le ultime stime della Confederazione, nei 13 anni di durata del programma d’incentivazione (al primo febbraio 2016) sono state accolte 2.825 richieste con impegni di importo complessivo pari a 328 milioni di franchi (spese d’esecuzione incluse). Fino al 31 dicembre 2015 sono stati pagati 299,5 milioni di franchi. Più di 50mila nuovi posti di lavoro per la custodia di bambini (per l’esattezza 50.601) sono stati creati nel territorio confederale di cui 28.480 in strutture di custodia collettiva diurna e 22.121 in strutture di custodia parascolastiche. Ciò corrisponde a un raddoppiamento dell’offerta stimata di posti.

Gli sgravi fiscali per le famiglie
Da gennaio 2011 è entrata in vigore la legge federale che disciplina lo sgravio fiscale delle famiglie con figli. Con questa legge la Confederazione introduce nella LIFD, la legge sull’imposta federale diretta, e nella LAID, la legge federale sull'armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni, una deduzione per le cure che vengono prestate dai terzi a ogni figlio. Le spese sostenute devono essere dimostrate allegando alla dichiarazione dei redditi una distinta dei costi per l'assistenza ai figli indicando i beneficiari dei versamenti e i motivi per cui il contribuente non è stato in grado di occuparsene personalmente e ha dovuto ricorrere all’intervento extra-familiare. In caso di mancata presentazione della prova, la deduzione non viene accordata.
 
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