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Dal mondo

Spagna: sul cinema in arrivo
il finanziamento progressivo

A confermare le indicazioni è stato l’ultimo Consiglio dei ministri che ha annunciato modifiche alla legge del 2007

pellicola cinematografica
Un sistema di aiuti anticipati per finanziare le attività cinematografiche in corso o per quelle da intraprendere. È la principale novità contenuta nel decreto legge approvato dal governo e illustrato nell’ultimo Consiglio dei ministri. La funzione dell’emendamento all’attuale legge sul cinema del 2007 è stabilire un nuovo sistema di sovvenzioni per la produzione di lungometraggi in grado di valorizzare meglio quella nazionale. A questo si aggiungono poi diversi crediti straordinari e supplementi di credito nel bilancio dello Stato, così come è prevista l’adozione di nuove misure di carattere fiscale. In particolare è stato approvato un supplemento di credito straordinario, del valore di 16 mln di euro, per coprire l'ammortamento del 2014 e completare le necessità di bilancio 2015 per gli aiuti al cinema. Infine per il 2015 il bilancio del Fondo per la Protezione dei Film sarà di 52,5 mln di euro.

La principale novità del decreto legge
Il nuovo decreto legge modifica il regime di aiuti alla produzione cinematografica, contenuto nella legge sul cinema del 2007, e, al suo posto, introduce un nuovo sistema di aiuti anticipati per la produzione di lungometraggi a progetto che coesisterà, almeno per un certo periodo, con quelli tradizionali di tipo selettivo.
Il nuovo sistema, basato sul meccanismo del finanziamento progressivo delle produzioni, consentirà di superare l’attuale che prevede un meccanismo di ammortamento a due anni di distanza dall’uscita del film nelle sale cinematografiche. Un modello divenuto insostenibile in tempi di ristrettezze di bilancio come quelle che sta attraversando la Spagna. Questa modifica, nelle intenzioni del governo, dovrebbe permettere di ridurre i costi finanziari dei film di più del 15% e di stanziare gli aiuti direttamente nella fase della produzione cinematografica.
 
I criteri di cui tenere conto nella scelta
Il nuovo modello, che entrerà in vigore dal 2016, tiene conto anche di una serie di parametri oggettivi orientati al rafforzamento industriale del cinema spagnolo. Fattori come la fattibilità economica e finanziaria del progetto, la diffusione, la distribuzione e il piano di marketing, la rilevanza culturale spagnola ed europea, il carattere innovativo del progetto, l’impatto socio-economico dell’investimento in Spagna, la co-produzione e le riprese del film sul territorio nazionale saranno alcuni dei criteri presi in considerazione. Per un periodo transitorio di tre anni l’attuale sistema continuerà a funzionare senza nulla togliere ai progetti autorizzati prima della data di entrata in vigore del nuovo decreto.
 
Le motivazioni alla base della novità
Il regime della nuova linea di aiuti nasce per adeguarsi al ciclo di vita del progetto di investimento in ambito cinematografico, migliorare il finanziamento e ridurre i costi finanziari degli imprenditori impegnati nel settore. Nelle modalità di partecipazione a questo tipo di finanziamenti sarà poi determinata la percentuale di erogazione corrispondente a ognuna delle fasi di produzione della pellicola come, ad esempio, la presentazione del progetto o l’inizio delle riprese cinematografiche.
Gli aiuti anticipati saranno concessi in automatico mediante l’applicazione di alcuni criteri oggettivi di valutazione. Questi criteri, così come la selezione, sono aspetti sui quali i tecnici dell’Economia stanno lavorando e che dovranno essere comunque indicati nel decreto.
 
Un processo che parte da lontano
Il cambiamento nel modello di finanziamento che si completa oggi ha avuto inizio con il consenso del settore, nel quadro della Commissione mista per il Cinema e dell'Audiovisivo, i cui primi risultati sono state le modifiche introdotte  con la legge sulle imposte sul reddito delle società, del 27 novembre 2014. Oltre a diminuire di due punti percentuali l’imposta, è stata aumentata la percentuale al 20 per i primi 100 milioni di euro ed è stato creato anche un incentivo per le produzioni straniere che girano film in Spagna.
 
Il vecchio sistema di finanziamento
Piano di produzione, piano di ammortamento e contributo specifico. Sono le tre principali forme di finanziamento a cui attinge il cinema spagnolo, soggette a precisi limiti e condizioni. Il primo riguarda i film dei registi esordienti; il secondo attribuito a due anni di distanza dall’uscita del film; il terzo che viene invece concesso nel caso in cui i film non abbiano beneficiato del piano di produzione. Nel 2008 un precedente decreto del governo era intervenuto per disciplinare altri aspetti della legge sul cinema. Dalla qualificazione delle opere cinematografiche e audiovisive alla nazionalità passando per la registrazione amministrativa delle società cinematografiche e audiovisive, la gestione delle sale di proiezione, le co­produzioni con aziende estere ed enti qualificati, gli aiuti al settore, le misure per la lotta contro la pirateria e la collaborazione tra i produttori televisivi e gli operatori cinematografici. Di particolare interesse è l’elaborazione di un Testo Unico in materia che disciplina tutti gli aspetti della normativa sul cinema.
 
Detassazione degli utili e credito d’imposta in Europa
Detassazione degli utili e credito d'imposta. Sono le due principali forme di schema agevolativo fiscale adottate nei principali Paesi comunitari. È il caso di Francia, Belgio, Italia, Germania, Paesi Bassi, Irlanda, Spagna, Regno Unito. In alcuni Stati il beneficio ha trovato applicazione direttamente al produttore cinematografico mentre, in altre aree geografiche, a beneficiarne sono stati gli investitori privati che molto spesso hanno creduto nella validità del progetto e nel successo della pellicola nelle sale cinematografiche e sui mercati internazionali. Alcuni Stati comunitari poi hanno deciso di introdurre nella legislazione vigente delle limitazioni alla possibilità di adire il beneficio mentre altri hanno preferito fare leva su specifici criteri. Nella prima ipotesi il vantaggio fiscale è stato limitato esclusivamente alle produzioni nazionali o comunitarie mentre, nella seconda ipotesi, sono stati introdotti criteri di cultura nazionale. 
 
La differenza con i Paesi extra Ue
Tra i Paesi che condividono con l’Europa il meccanismo delle agevolazioni fiscali per il cinema figurano Canada, Australia e Sudafrica. Grazie alla leva fiscale, sono stati ottenuti importanti risultati in termini di aumento delle produzioni e qualità senza trascurare gli effetti sulla valorizzazione dell’identità culturale nazionale. In tutti questi casi gli schemi di agevolazione fiscale, pur nella loro specificità, risultano in linea con i criteri della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato. Gli Stati Uniti, invece, costituiscono un caso a parte per due motivi: la disponibilità di forti investimenti e l’esportazione dei film favorita dalla cultura di genere. Negli Stati Uniti, così come in Australia, non esiste il concetto di “eccezione culturale” che ha permesso invece all’Europa di fare leva sulle agevolazioni fiscali evitando di ricadere negli aiuti all’industria. In questi casi il sostegno all’industria del cinema ha rappresentato uno specifico impegno dei governi che si sono succeduti nel tempo.
 
La normativa europea sugli aiuti di Stato
La normativa comunitaria prevede che la concessione di eventuali aiuti di Stato sia soggetta a precise condizioni contenute nel trattato CE. L’obiettivo è di evitare che gli aiuti di Stato possano ledere i principi della libertà di scambio e della libera concorrenza. Il Trattato CE prevede poi, nell’ambito del divieto generale sugli aiuti di Stato, alcune deroghe che si basano sul concetto di eccezione culturale a cui si ispirano i sistemi di incentivazione fiscale nel settore cinematografico. In questo contesto anche le agevolazioni tributarie, concesse a favore di determinati settori, sono soggette a requisiti precisi. In base a quanto previsto dall’articolo 87 del Trattato CE la concessione di aiuti pubblici finalizzati a promuovere la cultura in ambito comunitario può essere autorizzata a condizione che "non alterino le condizioni degli scambi e della concorrenza nella Comunità in misura contraria all'interesse comune".


Fonti (per alcune informazioni)
  • Analisi e verifica dell’impatto nel settore cinematografico dei meccanismi introdotti dalla vigente legislazione del tax credit e del tax shelter di L.P.Chianese
  • Panorama delle sovvenzioni pubbliche al cinema in Spagna: aiuti nazionali e legislazione di J. T. Milla
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