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Dal mondo

Spagna: su stabilità e riforme
un pieno di novità

Entrambi i documenti fanno propria la strategia del governo protesa a cogliere ed accogliere la ripresa

spagna_bandiera e silhouette continente
Il Consiglio dei ministri ha approvato il programma di stabilità 2013-2016 e il piano nazionale di riforme economiche da sottoporre alla attenzione della Commissione europea. Entrambi i piani, secondo il governo, fanno da “apripista” al progetto di riforme strutturali considerate imprescindibili per far fronte agli squilibri dell'economia iberica e uscire dalla recessione economica. Il premier, Mariano Rajoy, ha chiesto a tal fine una immediata audizione al Congresso per fornire tutti i chiarimenti del caso.
 
Gli sforzi compiuti nel 2012 e risultati ottenuti
Il vice presidente del Consiglio, Saenz de Santamaria, durante la presentazione, ha sottolineato che gli sforzi compiuti nel 2012 hanno consentito al governo di mettere a punto per l’anno in corso un “pacchetto” di riforme caratterizzato più da interventi strutturali e meno da misure di aggiustamento. In particolare nessun aumento di tasse e imposte principali, come quella sul reddito e l'Iva, impegno a diminuirle nel medio termine abbinato a una serie di iniziative mirate e “calibrate” per imprese e cittadini  Dello stesso tenore l’intervento di Cristobal Montoro orientato, invece, a fornire ragguagli sul piano di consolidamento fiscale.
 
Il piano di interventi per il 2013
Un programma di interventi, comune ad altri Stati dell’Unione europea, e funzionale alla situazione di recessione. L’obiettivo è duplice: mettere ordine nei conti pubblici e dare seguito al programma di riforme. Il programma nazionale per le riforme 2013, in particolare, è orientato a dare nuovo impulso all’agenda riformatrice inaugurata a partire dallo scorso anno e comprende misure finalizzate al miglioramento di efficienza, flessibilità e capacità di competere dell’economia spagnola. Altri provvedimenti puntano, invece, a superare le difficoltà di finanziamento sui mercati finanziari. Tra gli interventi strutturali, ha ricordato de Santamaria, spicca la riforma del sistema finanziario tramite una nuova legge che regolerà le attività delle banche migliorandone la professionalità e permettendo alle famiglie e alle imprese di accedere di nuovo al credito. Le altre iniziative del governo sono finalizzate a dare rilievo al programma risanamento dei conti pubblici.
 
La riscossione dei tributi e i ritardi di pagamento nella PA
Sul fronte del risanamento dei conti pubblici, l'impegno del governo è istituire entro breve termine l'Autorità indipendente per la responsabilità fiscale e l’approvazione della legge sulla trasparenza,  l'accesso alle informazioni pubbliche e il buon governo. Inoltre è allo studio un piano per combattere i ritardi di pagamento nella Pubblica Amministrazione e rivedere il sistema di riscossione dei tributi in base a criteri di convergenza europea. In materia previdenziale l’impegno dell’esecutivo "è la regolamentazione del fattore di sostenibilità per garantire il futuro delle pensioni", argomento che sarà, invece, al centro della relazione di una apposita commissione di esperti.
 
Il piano di consolidamento fiscale
Il ministro delle Finanze e della Pubblica Amministrazione, Cristobal Montoro, ha evidenziato “l'assoluta necessità di ridurre il deficit pubblico" per uscire dalla crisi economica. Un percorso definito “inevitabile, ineludibile e positivo" di riduzione del disavanzo che deve essere compatibile con la ripresa economica e la fine della recessione. Per assicurare il consolidamento fiscale nel 2014 rimarranno valide le misure temporanee adottate nel 2012 e nel 2013 con riferimento alle imposte sulle società, al reddito delle persone fisiche e alla tassa di proprietà che hanno fornito un importante contributo al sistema economico.
Per quanto riguarda la fiscalità, il ministro ha insistito sul fatto che non saranno aumentate le grandi imposte. Una possibilità di revisione potrebbe coinvolgere quelle indirette, tra le quali non dovrebbero figurare quelle che interessano gli idrocarburi e che coinvolgono le attività turistiche e di ricettività alberghiera.
 
Gli interventi a sostegno delle imprese
Tra gli interventi a cui il governo sta pensando, ha ricordato la vice presidente de Santamaria, vi sono poi nuove misure fiscali per sostenere l'impresa, ad esempio il regime speciale Iva, le detrazioni in caso di reinvestimento di profitti o per attività di ricerca e sviluppo. Nuova linfa vitale al finanziamento per gli imprenditori anche per promuovere le attività sul mercato internazionale rendendo più agevole il rilascio dei visti e concedendo permessi di soggiorno agli stranieri che decidano di investire in Spagna e contribuiscano quindi a creare posti di lavoro.

Una legge per la deindicizzazione dell'economia spagnola
La norma introduce un nuovo indice di riferimento che dovrà sostituire l’indice dei prezzi al consumo per le attualizzazioni periodiche, tra le altre, dei profitti e delle spese, dei prezzi, delle tariffe, delle tasse e delle rendite delle amministrazioni pubbliche. La vicepresidente ha osservato che le maggiori ricadute si avranno sui contratti amministrativi perché l'aggiornamento del sistema secondo l’indice dei prezzi al consumo si traduce in una perdita di competitività dell’economia spagnola.
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