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Scozia: la maggiore sovranità fiscale
parte dai ritocchi all’Income tax

Il Governo scozzese pubblica un documento sul ruolo dell’imposta sul reddito, in vista del Budget per il 2018-2019

Immagine della bandiera scozzese
The Role of Income Tax in Scotland's Budget è il documento diffuso recentemente dal governo scozzese per rendere pubblico il dibattito aperto sulla direzione che debba prendere l’imposta sui redditi in Scozia. Sullo sfondo, il doppio rischio rappresentato da una versione “hard” dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e da una politica economica e fiscale Uk imperniata sull’austerità. Rigore sui conti pubblici che per la Scozia significa,  afferma il documento, un taglio di 2,9 miliardi di sterline nel decennio 2010-2020. Il tutto nel contesto definito dallo Scotland Act 2016, che assegna alla Scozia una graduale e sempre maggiore autonomia fiscale dal resto della Gran Bretagna. Il documento prende atto della situazione e dà il via al confronto pubblico fra le forze politiche, i sindacati, le organizzazioni imprenditoriali e dei professionisti scozzesi sulla gestione di questi spazi di “sovranità fiscale” in vista della pubblicazione della bozza di bilancio, programmata per il 14 dicembre. All'ordine del giorno della discussione è, in particolare, la fissazione delle aliquote dell'imposta sul reddito.

Spazi di autonomia fiscale
Con l’approvazione, da parte del parlamento britannico, dello Scotland Act 2016, che assegna alla Scozia una maggiore autonomia, Edimburgo ha ora più grandi responsabilità nel fissare i paletti della politica tributaria. Nel prossimo anno fiscale (aprile 2018 - marzo 2019) circa il 30% del bilancio proverrà dalle entrate fiscali raccolte in Scozia; un altro 7% sarà rappresentato da altre imposte fissate dal Parlamento scozzese. Quando la devoluzione prevista dallo Scotland Act 2016 sarà completata, un ulteriore 15% del bilancio scozzese sarà rappresentato dall’imposta dei consumi raccolta in Scozia, anche se l’aliquota continuerà a essere fissata da Londra. La capacità di “autodeterminazione fiscale” fissata dallo Scotland Act 2016 non è però ritenuta del tutto soddisfacente dal governo scozzese, perché comunque al termine del processo di devoluzione “meno del 40% del potere di spesa potrà essere direttamente influenzato dalle decisioni fiscali del Governo scozzese e del Parlamento”. Un 40% di cui le imposte sul reddito rappresentano una fetta essenziale.

Le proposte dei partiti, sfida fra aliquote
Un intero capitolo del "The Role of Income Tax in Scotland's Budget" è dedicato alla analisi delle proposte messe in campo dai partiti nel corso del 2016 in merito alla fissazione delle aliquote dell'imposta sul reddito. Si può rilevare una convergenza di massima fra i Conservatori scozzesi e lo Scottish national party, che chiedono che le aliquote rimangano divise in tre scaglioni sostanzialmente invariati. I Conservatives auspicano, però, che la soglia di reddito a cui applicare l'aliquota più alta sia elevata e allineata a quella Uk, con una diminuzione delle tasse per il 14% dei contribuenti. I Verdi scozzesi puntano invece a rinnovare in senso maggiormente progressivo il sistema fiscale, con l'introduzione di un quarto scaglione con aliquota al 60% per i redditi superiori alle 150mila sterline, la riduzione al 18% della aliquota per i redditi compresi fra 11.850 e 19.000 sterline e l'aumento di due punti percentuali per quelli fino a 44.290 euro. Con questa proposta, stima il Governo scozzese, il 55% dei contribuenti pagherebbe meno tasse, mentre il 45% ne verserebbe un po' di più. Per una svolta più moderata i Laburisti, che propongono di innalzare di un punto percentuale le aliquote per i due scaglioni di base e di portare al 50% quella per i redditi superiori a quota 150mila pound. Simili al Labour le idee dei Liberaldemocratici scozzesi, che propongono un incremento della pressione fiscale dell'1% per le due aliquote base e puntano a legare la soglia di reddito più elevata all'andamento dell'inflazione.

La distribuzione dei redditi in Scozia
Le statistiche diffuse dal Governo scozzese delineano, inoltre, un quadro abbastanza preciso della distribuzione dei redditi. Su un totale di circa 2,5 milioni di contribuenti, 2.165.000 percepiscono un reddito annuale compreso fra le 11.850 e le 44.290 sterline, 346mila denunciano fra 44.291 e 150mila sterline e infine 20mila, i più abbienti, dispongono di un reddito annuale superiore a quota 150.000.
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