Regno Unito: tra tutti è la donna
il vero contribuente perfetto
L’identikit messo a punto da tecnici del Fisco di Sua Maestà sulla base di un campione rappresentativo
Le donne vincono la gara sulle tasse – Analisti e tecnici delle Entrate hanno prima selezionato un campione di 10mila contribuenti uomini e 10mila contribuenti donne. A seguire, hanno indirizzato il focus della loro analisi sul termine di scadenza, il 31 gennaio, per l’invio delle dichiarazioni dei redditi annuali. A conti fatti, il risultato del monitoraggio effettuato ha rilevato i seguenti dati: su di un campione di 10mila contribuenti, gli uomini che hanno sforato il termine del 31 gennaio sono stati quasi 400, 394 per l’esattezza, mentre le donne si sono fermate a 358. In realtà, il deficit di compliance, 3,9 per cento per gli uomini, 3,6 per le donne, non evidenzia un significativo differenziale. Piuttosto, ciò che rende questo dato così centrale è il rilevamento, per la prima volta in una statistica fiscale, del sorpasso effettivo delle donne sugli uomini, mai registrato prima. Anzi, il Fisco è stato sempre considerato patrimonio esclusivo delle performance maschili. Qualcosa è cambiato.
I giovani in cerca di compliance, mentre i più maturi fanno da faro per il fisco – La stessa analisi aggiunge altri dati d’interesse sul trend attuale dei contribuenti britannici. Per esempio, i giovani tra i 18 e i 20 anni sono i meno propensi nel rispettare i termini e i calendari del fisco. Infatti, ben 1085, ogni 10mila, dimenticano la dichiarazione dei redditi nel cassetto e mancano all’appuntamento del 31 gennaio. In pratica, il 10%. L’esatto contrario vale per i contribuenti che superano i 65 anni. Per questi infatti il rispetto dei termini e delle scadenze è una questione di rigore, quasi personale. Tanto che solo 155 su 10mila non hanno risposto all’appello del 31 gennaio, quindi l’1,5%.
Ai lavoratori nel settore delle costruzioni la palma dei più scarsamente adempienti - Tra le professioni, conta davvero molto l’appartenenza a una determinata categoria. In particolare, chi lavora in agricoltura, pesca e attività boschive, è eccezionalmente solerte nel presentare la dichiarazione dei redditi e nel pagare il dovuto: 109 su 10mila, l’1,1%. A seguire, avvocati, commercialisti e consulenti, in particolare finanziari, 219 su 10mila, gli operatori del settore sanitario e dell’assistenza, 262 su 10mila, gli occupati nei servizi informatici e nella comunicazione, 390 su 10mila e, per concludere, i lavoratori edili, 352 su 10mila, la performance peggiore.
L’Atlante della compliance – Sorpresa, sono i nordirlandesi i più puntuali nel rispetto degli obblighi fiscali. Secondi i gallesi quindi gli inglesi e, in chiusura, gli scozzesi. Tradizionalmente i meno adempienti.