Regno Unito: shock fiscale
per le proprietà extra-lusso
Svelati dal Fisco di Sua Maestà gli stratagemmi offshore praticati per dribblare le imposte sugli immobili
Shock milionario - All'origine dello shock attuale del contribuente medio britannico un lungo elenco di dati che, di fatto, e in modo quasi ossessivo, fissa l'istantanea relativa all'acquisto di oltre 5.000 residenze il cui prezzo medio di vendita è superiore, generalmente, ai 10 milioni di sterline. Insomma, delle vere e proprie regge destinate a contribuenti ultramilionari se non miliardari. Eppure, e qui il cuore di milioni di contribuenti inizia a palpitare e a riscaldarsi, nessuna di queste proprietà extra-lusso ha lasciato, o mai lascerà, al fisco di Sua Maestà, nemmeno 1 sterlina. Infatti, almeno da quanto emerge dal report tracciato da una speciale unità investigativa delle Entrate britanniche, si tratta d'immobili venduti a compagnie offshore e quindi esenti sia dal versare la tassa di registro sia, in caso di successione, da pagare qualsiasi imposta sull'eredità. In questo caso, l'aliquota è del 40% sul valore dell'intero immobile, quanto basta per stampare un bel sorriso sul volto di chi, in realtà, e nell'ombra dell'offshore, è giunto materialmente in possesso di queste residenze.
Il mattone offshore manda il fisco in vacanza - Il trucco messo in pratica da centinaia di milionari, tutti cittadini britannici regolarmente iscritti nelle anagrafi della residenza e nei tabulati redatti dall'Amministrazione finanziaria, è piuttosto semplice. In pratica, in un primo tempo, dopo aver registrato presso la giurisdizione d'un paradiso fiscale una compagnia offshore classica, a costo zero naturalmente, o quasi, in un secondo tempo, tramite questa società, si provvede all'acquisto d'una o più residenze lussuose nel Regno Unito. E per chiudere, e festeggiare, il vero proprietario si finge in affitto, oppure, rivende l'immobile e trasferisce le somme sui suoi depositi bancari, anch'essi distanti dagli occhi del fisco di casa. Alla fine della giostra fiscale il risparmio di centinaia di migliaia di sterline è lautamente assicurato, l'Agenzia delle Entrate gabbata e il contribuente medio britannico ferito nel suo orgoglio british.
La moda del mattone facile in numeri - Come già chiarito, si tratta di oltre 5mila immobili, il cui valore complessivo supera i 12miliardi di sterline. Parliamo d'una indagine che ha interessato un campione ridotto, quindi allargando la sua lente il fisco potrebbe svelare l'intreccio che lega decine di migliaia di residenze super-lussuose all'offshore andando molto oltre le 5mila residenze attuali. Comunque, soffermandoci soltanto su alcune vie, piuttosto famose e note, della City, si nota come l'indagine abbia messo in chiaro l'esistenza di ben 500 unità immobiliari multimilionarie il cui valore, stimato, è quasi pari a 5 miliardi di sterline. A conti fatti, la perdita complessiva per il fisco è di circa 2 miliardi di sterline. Se si passa dal caso specifico al campione allargato si potrebbero raggiungere i 20 miliardi di sterline. Troppo, anche per il british style.
Vignetta ideata e realizzata da Alfonso Lucarelli