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Dal mondo

Regno Unito, un piano di azione
per disegnare il Fisco del futuro

Pubblicata la strategia di sviluppo per i prossimi dieci anni, Building a trusted, modern tax administration system

scorcio londra

Il Governo britannico presenta la sua strategia fiscale per i prossimi dieci anni. Building a trusted, modern tax administration system, questo il titolo del piano di azione lanciato nelle scorse settimane e che vede protagonista l’Hmrc, l’Agenzia delle entrate e delle dogane di Sua Maestà.  

La road map 
Un Fisco sempre più affidabile, moderno e digitale. Questo l’obiettivo per gli anni venti che Downing Street si prefigge di raggiungere. Già nella legge di Bilancio per il 2020 il Governo aveva messo nero su bianco l’obiettivo di creare un sistema fiscale in grado di raccogliere le sfide e le opportunità dei nostri tempi, in particolare, quelle offerte dalle nuove tecnologie. Tre i punti chiave della strategia: una progressiva estensione del Making Tax Digital programme, una modifica delle modalità di pagamento delle imposte e una riforma delle norme fiscali. 

Continua la digitalizzazione 
Attraverso la digitalizzazione di servizi e dati, il Fisco può migliorare i propri rapporti con i contribuenti ed erogare prestazioni sempre più efficienti. L’emergenza Covid-19, ad esempio, ha messo in evidenza la necessità che l’Agenzia delle entrate possa avere accesso in tempo reale a tutti i dati fiscali di un contribuente. Grazie ai dati sui profitti e i fatturati di imprese e professionisti messi a disposizione dall’Hmrc, infatti, durante l’emergenza il Governo è riuscito a garantire sussidi e sovvenzioni in modo efficace e selettivo a chi ne aveva realmente bisogno. 
Per i prossimi dieci anni Londra punta sul progetto Making Tax Digital, che prevede la digitalizzazione degli adempimenti fiscali per i contribuenti britannici. La prima fase del programma è stata avviata nell’aprile 2019, solo per i pagamenti Iva da parte delle imprese. In un anno oltre 1,4 milioni di aziende hanno utilizzato i nuovi servizi digitali per liquidare l’imposta, inviando telematicamente oltre 6 milioni di dichiarazioni.
Il prossimo step sarà estendere dall’aprile 2022 il Making Tax Digital a tutte le imprese obbligate al pagamento dell’Iva (e non solo a quelle con un determinato volume d’affari). È previsto, inoltre, che dall’aprile 2023 le imprese con redditi superiori a 10mila sterline l’anno soggette all’imposta sul reddito siano in grado di poter archiviare i propri dati in formato digitale e usare software per aggiornare la propria posizione fiscale e comunicare con l’Agenzia delle entrate. 

Cambio di passo per i lavoratori autonomi 
In agenda anche modifiche alle modalità e ai tempi dei pagamenti fiscali da parte dei lavoratori autonomi e delle imprese che attualmente devono pagare le imposte in due o tre versamenti all’anno. L’idea, invece, è di garantire dei pagamenti più regolari. Ciò aiuterebbe queste categorie di contribuenti, soprattutto quelli a basso reddito, a gestire meglio le proprie entrate. Un’altra idea, che il Governo intende valutare insieme agli stakeholder di riferimento, è la possibilità di poter pagare le tasse sugli incassi effettivi e questo aiuterebbe soprattutto i lavoratori dal reddito stagionale o irregolare e le imprese che gestiscono un’attività per la quale l’intervallo di tempo tra gli investimenti e il momento del profitto è molto ampio.

La parola d’ordine è semplificazione 
Semplificare il sistema fiscale è uno dei pilastri della nuova strategia. Contribuirebbe a ridurre il contenzioso, a incrementare la compliance e ridurre l’evasione e l’elusione. Su questo tema, il Governo intende lanciare una consultazione pubblica per identificare le riforme necessarie. In particolare, uno degli obiettivi è snellire il processo di registrazione delle imprese, che potranno identificarsi una volta solo presso l’Amministrazione fiscale con una immatricolazione valida per tutte le imposte.  

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