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Dal mondo

Più impegno internazionale contro
evasione, riciclaggio e corruzione

La task force istituita dall’Onu ha pubblicato un report in cui chiede ai governi di tutto il mondo di fare di più per il sistema finanziario globale

Interim report 2020

I governi devono fare di più per contrastare i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, riciclaggio di denaro e corruzione. È l’appello lanciato dal Facti Panel (Financial Accountability Transparency and Integrity), la task force dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nata per contrastare i reati finanziari in ambito internazionale. Nel rapporto presentato a fine settembre vengono individuate le maggiori lacune dei vari sistemi di cooperazione fiscale internazionale e le azioni da mettere in campo per colmarle, stimolando un dibattito sul tema tra i politici di tutto il mondo per fare meglio e di più.

I dati del rapporto
Il rapporto prende le mosse dagli indirizzi fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il piano di azione inaugurato all’inizio del 2016 dai Paesi membri dell’Onu che fissa 17 obiettivi e 169 traguardi che i vari governi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. Si tratta di impegni per il miglioramento della trasparenza, per la riduzione dei flussi finanziari illeciti, per il contrasto ai fenomeni di evasione, per scoraggiare, rilevare e prevenire la corruzione e la concussione. Ed effettivamente nel corso degli ultimi anni diversi Stati e organizzazioni hanno iniziato a sviluppare una rete di strumenti in grado di migliorare il sistema, anche se molto resta ancora da fare.
Dalle analisi compiute dal gruppo e pubblicate nella versione intermedia del report emerge che ogni anno vengono persi circa 500 miliardi di dollari a causa dello spostamento dei profitti operato dalle multinazionali: circa settemila miliardi di ricchezza privata vengono nascosti nei paradisi fiscali e il 10% del Pil mondiale viene detenuto in centri offshore. In termini di riciclaggio, invece, le cifre superano i 1.600 miliardi di dollari all’anno, pari al 2,7% del Pil globale. Questi fenomeni erodono in maniera importante le entrate dei singoli Stati e ciò si traduce sia in una diminuzione dei servizi erogati ai cittadini sia in un allontanamento dagli obiettivi fissati dall’Agenda 2030.
Nel report si parla anche dell’emergenza Covid-19 e di come i criminali stiano approfittando della pandemia per commettere illeciti, sfruttando il fatto che i governi in questi mesi abbiano allentato i controlli per concentrarsi sull’assistenza sanitaria e la protezione sociale.

Le richieste
Secondo il gruppo – formato da ex capi di Stato e di governo, ex direttori di banche centrali ed esponenti accademici, delle imprese e della società civile –  i controlli sulla finanza globale non sono riusciti a tenere il passo con i fenomeni di digitalizzazione e globalizzazione dell’economia. C’è ancora tanta strada da fare per bloccare sul nascere i flussi illeciti di finanziamento, tanto da far ritenere al panel insufficiente l’adozione di sistemi efficaci contro la corruzione e l’evasione. Il gruppo chiede quindi un approccio più coerente, equo e globale sulla cooperazione fiscale internazionale e una collaborazione più efficace nella risoluzione delle controversie. Nonostante ci siano ottimi esempi di buone pratiche, infatti, permangono divergenze importanti sulla scelta degli approcci migliori da adottare per affrontare le varie sfide e questo comporta la nascita di sovrapposizioni che prestano il fianco a bug di sistema, se non a veri e propri conflitti. Una richiesta particolare viene fatta a proposito dell’economia digitale, che deve essere tassata in maniera adeguata. Si tratta di una questione globale che necessita, pertanto, di una soluzione altrettanto globale e condivisa da tutti.

Il rapporto finale nel 2021
Il report pubblicato dalla task force punta a generare un dibattito tra i rappresentati politici e i decision maker, in modo da correggere il tiro e proseguire nella direzione indicata dall’Agenda 2030. I risultati di questo scambio confluiranno poi nel rapporto finale che verrà reso pubblico nel febbraio del prossimo anno.
 

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