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Dal mondo

Ocse, spazio al digitale e
più fisco nel futuro africano

Reti internet, connessioni e fisco telematico per uno sviluppo sostenibile

Dinamiche di sviluppo

Colpita dal Covid-19, l'economia africana vedrà il suo prodotto interno lordo (Pil) ridursi di una forbice compresa tra il 2,1% e il 4,9%. Nonostante i governi africani abbiano risposto a questo shock con blocchi sanitari, protezione sociale e sostegno economico diffuso, le fondamenta economiche e sociali del continente mostrano già i primi chiari segni d’una recessione incalzante.

La soluzione? Un mix, fiscale e digitale, per promuovere il futuro africano
In questo scenario, l’Organizzazione parigina ha individuato due possibili strategie da incrementare e sulle quali scommettere. In primo luogo, mantenere, accrescere e modernizzare il fisco è fondamentale se l'Africa intende svolgere un ruolo chiave nel mondo. Lo stesso vale per garantire una ripresa economica e la creazione di nuovi posti di lavoro. Ma gli interventi sul fisco da soli non basterebbero. La trasformazione digitale potrebbe, in questo contesto, promuovere soluzioni più innovative, inclusive, orientate ad una crescita sostenibile, aiutando le comunità africane ad aprirsi e creando nuove opportunità per i giovani.  Al contempo bisognerebbe puntare verso nuovi traguardi di modernizzazione accelerata riguardo la gestione di imposte, tasse e tributi.

AAAfrica, entrate tributarie cercansi. La digitalizzazione può aiutare a risolvere il problema
La mancanza di risorse fiscali è la vera pandemia africana. In media, le entrate tributarie annuali sono pari a 384 dollari pro-capite, mentre in America Latina si sale a 2.226 dollari e nei Paesi asiatici in via di sviluppo si toccano i 1.314 dollari. Il gettito complessivo delle entrate tributarie africane del 2018, è stato inferiore a 500miliardi di dollari. Pertanto, gli Stati fanno affidamento sugli aiuti esteri, 55miliardi l’anno, e sulle rimesse dall’estero dei migranti, 84miliardi di dollari. Questo modello sta generando un forte e costante indebitamento. Già oggi, i Paesi africani spendono più in garanzie e interessi debitori che non nel welfare. Inoltre, i flussi finanziari illeciti continuano a drenare grandi quantità di risorse finanziarie, con gravi impatti sull'agenda di sviluppo dell'Africa.
È qui che l’alleanza tra fisco e digitale è necessaria. Infatti, i governi africani possono migliorare il gettito fiscale adattandosi alla trasformazione digitale galoppante.

Un nuovo fisco digitale, cosa comporterebbe per i Paesi africani
La digitalizzazione sta cambiando le basi imponibili africane, modificando il modo in cui le imposte e le tasse vengono raccolte e amministrate. Naturalmente, tassare i profitti dell'economia digitale è più difficile che tassare il digitale da consumo quotidiano, anche perché richiede una salda cooperazione internazionale. Comunque, anche le basi africane della riscossione delle imposte stanno mutando, in meglio, grazie al digitale. In sostanza, la digitalizzazione offre opportunità e sfide per le finanze pubbliche in Africa. Di certo, le opportunità sono più vistose per le Amministrazioni fiscali, basti pensare all’impatto sulla tax compliance, sulla semplificazione e sulla riduzione degli oneri a carico dei contribuenti. E ancora, la digitalizzazione può anche aumentare la trasparenza e la fiducia nel sistema fiscale, aumentando il livello di conformità.
C’è sicuramente molto da fare, infatti i dati più recenti indicano che soltanto 6 Paesi africani registrano tassi del 70% di lavorazione online di pratiche fiscali relative all’imposta sui profitti societari e all’Iva, mentre sono cinque gli Stati del continente che lavorano online almeno il 50% dei documenti relativi all’imposta sui redditi delle persone fisiche.
 

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