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Dal mondo

Monaco: si all’accordo con l’Ue
per il Common Reporting Standard

Sottoscritta l’intesa sull’adesione bilaterale relativa allo scambio automatico delle informazioni finanziarie

accordi internazionali
Lo scorso 12 luglio l’Unione europea e il Principato di Monaco hanno sottoscritto il protocollo di modifica dell’accordo che stabilisce misure equivalenti a quelle definite nella Direttiva n. 2003/48/CE (cd. direttiva risparmio), finalizzato all’implementazione dello scambio automatico d’informazioni in materia finanziaria.
 
Questo accordo, già atteso per la fine dello scorso anno, segue alla stipula di accordi analoghi da parte Svizzera, Liechtenstein, San Marino e Andorra. Si tratta della naturale conseguenza del percorso già intrapreso dal Principato di Monaco che, il 13 ottobre 2014, ha firmato la Convenzione multilaterale sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa ed i Paesi membri dell’Ocse, nella versione modificata dal protocollo emendativo del 2010. Lo scorso 15 dicembre il Principato ha aderito al Multilateral Authority Agreement, finalizzato alla concreta realizzazione del nuovo scambio automatico d’informazioni a carattere finanziario, sviluppato dall’Ocse, denominato Common Reporting Standard – CRS, impegnandosi a trasmettere informazioni a partire dal settembre 2018.
 
Considerato che, l’Unione europea con la direttiva n. 2014/107/UE del 9 dicembre 2014 ha recepito lo standard internazionale CRS, introducendo il paragrafo n. 3-bis all’articolo 8 della direttiva n. 2011/16/UE, si è reso necessario apportare le opportune modifiche normative, al fine di consentirne l’applicazione ai cd. Paesi terzi chiave. Con questo accordo, infatti, il Principato e l’Unione europea hanno regolamentato il ricorso allo standard CRS per quanto concerne i propri rapporti bilaterali, ribadendo nelle dichiarazioni congiunte che i commentari Ocse al Multilateral Authority Agreement ed all’articolo 26 del Modello Ocse di Convenzione contro le doppie imposizioni, in materia di scambio d’informazioni, costituiscono fonte interpretativa ed applicativa del presente trattato.
 
Il protocollo sostituisce integralmente il precedente, relativo all’applicazione di misure equivalenti a quelle definite nella direttiva n. 2003/48/CE, sottoscritto il 7 dicembre 2004, e ratificato con le decisioni del Consiglio dell’Unione Europea n. 2004/35/CE del 7 dicembre 2004 e n. 2005/347/CE del 22 dicembre 2004.
Questo accordo prevedeva una forma limitata di scambio automatico di informazioni (articolo 9), relative ai redditi derivanti da rapporti finanziari detenuti da soggetti residenti in Stati dell’Unione europea nel Principato di Monaco (in quanto Paese terzo chiave). In alternativa, a fronte del mancato assoggettamento a questa forma di scambio informativo, i redditi prodotti erano assoggettati alla cd. euroritenuta (circolare n. 55/E del 30 dicembre 2005).
Si sottolinea, in proposito, che la direttiva risparmio è stata abrogata con la direttiva n. 2015/2060/UE del 10 novembre 2015, proprio in considerazione del fatto che con la direttiva n. 2014/107/UE è stato esteso a tutta l’Unione europea lo standard per lo scambio automatico di informazioni a carattere finanziario CRS.

Per l’Italia, il CRS è divenuto definitivamente una realtà con il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 303 del 31 dicembre 2015. Parallelamente, le disposizioni nazionali relative al recepimento della direttiva risparmio (decreto legislativo n. 84 del 18 aprile 2005) sono state abrogate dall’articolo 28 della legge n. 122 del 7 luglio 2016 (cd. legge europea 2015-2016).
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