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Dal mondo

Mediation Ue: anche in Germania
una alternativa alla giustizia lunga

In un Paese che ha fatto dell'efficienza il suo cavallo di battaglia, i tempi lunghi dei processi sono la regola

giudice e mediazione
Dal 1879, ossia da quando le controversie vennero definite con una sentenza di tribunale, il sistema giudiziario tedesco ha cumulato inefficienze. Attualmente possiede la piu? alta percentuale di giudici pro capite al mondo e la giustizia è ottenibile dopo il decorso di tempi lunghi. Ciò ha fatto sì che in parallelo si sviluppassero con successo i modi alternativi di risoluzione delle controversie dell'arbitrato, della conciliazione e della mediazione. L'arbitrato costituisce una soluzione legale, concordata dalle parti, in base alla quale la risoluzione della lite compete agli arbitri. Il tribunale arbitrale emette la decisione definitiva in luogo del tribunale statale. La conciliazione favorisce l'accordo tra le parti in lite tramite la formulazione di una proposta da parte del conciliatore. La mediazione, quale modo alternativo di risoluzione delle controversie, mira a creare l'accordo  le parti in lite ma il mediatore, a differenza del giudice, dell'arbitro e del conciliatore, non ha alcun potere decisionale né può proporre direttamente soluzioni.

Controversie fra consumatori e imprese
Esistono numerosi organismi arbitrali e di conciliazione che permettono di risolvere i conflitti in via amichevole prima che questi approdino in tribunale. Generalmente gli organismi sono finanziati da organizzazioni professionali (camere, associazioni) e, pertanto, hanno competenze specifiche a seconda della categoria cui appartengono. In alcuni Länder il ricorso a tali organismi extragiudiziali è obbligatorio prima di poter adire il giudice (Amtsgericht) in caso di controversie patrimoniali di valore non superiore a 750 €.

Controversie fra imprese
In tale ambito gli avvocati e i rappresentanti delle imprese si avvalgono delle procedure di mediazione. La mediazione fra imprese trova un ambito di applicazione importante soprattutto in conflitti fra partners commerciali, caratterizzati da notevole complessità dal punto di vista giuridico, fattuale e emotivo ad esempio nell'ambito dell'edilizia e nei conflitti inerenti il diritto societario o che interessano parti di diversa nazionalità.

Controversie fra lavoratori e datori di lavoro
La competenza nelle controversie fra datore di lavoro e commissione interna spetta al comitato di conciliazione cui compete, a livello aziendale, la funzione di conciliazione interna. La conciliazione ha sempre come obiettivo contribuire alla stipulazione di un contratto collettivo, mantenendo così la pace sociale. Analogamente, quando in sede di i negoziati fra le parti sociali non si raggiunge  un'intesa si fa ricorso a una procedura di conciliazione per appianare i contrasti di interesse e evitare l'insorgere di un conflitto di lavoro. Le spese del comitato di conciliazione sono a carico del datore di lavoro. In caso di disaccordo sulla persona del presidente e sul numero di membri del comitato, la decisione viene presa dal tribunale del lavoro.

Controversie familiari
In ambito extragiudiziale, gli ordini degli avvocati offrono servizi di intermediazione e di conciliazione, in particolare nell'ambito delle controversie familiari. La mediazione familiare mira alla risoluzione delle liti  tra coppie sposate, non sposate, divorziate o ex conviventi, per le quali occorre trovare un accordo rispondente  alle esigenze di ciascuno e degli eventuali figli.

Controversie fra privati
Secondo l'articolo 15a della legge relativa all'introduzione del codice di procedura civile (Gesetz betreffend die Einführung der Zivilprozessordnung, EGZPO), i singoli Länder possono prevedere procedure di conciliazione obbligatorie per le controversie patrimoniali di valore non superiore a 750 €, prima di poter adire un giudice di primo grado (Amtsgericht), in determinate controversie che rientrano nell'ambito del diritto di vicinato, e in controversie in materia di diffamazione, purché l'offesa non sia arrecata a mezzo stampa o radio.
È facoltativo ricorrere alla procedura di conciliazione in caso di azioni di modificazione (di una decisione), azioni di domanda complementare a titolo di garanzia, azioni di riconoscimento di sentenze straniere, domande riconvenzionali e azioni da proporre entro un termine fissato dalla legge o da un giudice, controversie su questioni familiari, procedimenti di revisione, diritti rivendicati in un procedimento documentale o cambiario, esecuzione del procedimento in contraddittorio, quando viene rivendicato un diritto nell'ambito di un procedimento di ingiunzione di pagamento, azioni per provvedimenti giurisdizionali aventi efficacia esecutiva quando le parti non risiedono o non hanno la propria sede o stabilimento nello stesso Land. La materia della successione è uno degli  ambiti di maggior applicazione della mediazione.
Le parti, di comune accordo, possono inoltre incaricare un mediatore per la risoluzione extragiudiziale della controversia. Se si conclude positivamente, la mediazione dà luogo ad un accordo elaborato sotto la responsabilità delle parti. Le parti coinvolte in una procedura di mediazione o di riconciliazione non hanno l'obbligo di ricorrere all'assistenza di un legale.
Il ricorso alla mediazione può costituire parte integrante di un contratto esistente fra le parti o essere concluso separatamente.

La via giudiziaria
Nel caso di  conciliazione obbligatoria il fallimento del tentativo di conciliazione è il presupposto per l'ammissibilità di un'azione giudiziaria. Se è stato esperito un tentativo di risolvere extragiudizialmente il reclamo di un cliente presso un organismo di conciliazione del settore privato, le parti  che non accettino la proposta di conciliazione possono adire l'autorità giudiziaria.
La possibilità di adire gli organi giurisdizionali è sempre ammessa e non devono essere osservati termini procedurali. Nel corso di un tentativo di risoluzione extragiudiziale delle controversie la prescrizione dei diritti delle parti è sospesa.

La figura del mediatore
In Germania coloro che svolgono professionalmente attività di ADR non costituiscono una figura professionale uniforme. I conciliatori e i mediatori vengono assunti non soltanto fra i giuristi ma anche e in special modo fra gli psicologi, i pedagoghi, gli esponenti del mondo degli affari e i sociologi. Il mediatore e le parti sono tenute a rispettare la riservatezza delle informazioni scambiate durante tutta la mediazione nel rispetto del codice europeo di comportamento dei mediatori.

Efficacia dell'accordo
L' accordo viene redatto per iscritto e, avendo le caratteristiche di un contratto, vincola le parti. Una transazione conclusa presso un organismo di conciliazione pubblico o riconosciuto dallo Stato ai sensi dell'articolo 15a EGZPO, al pari di una transazione conclusa presso un'autorità giudiziaria, costituisce titolo esecutivo, in base al quale può essere iniziata l'esecuzione forzata .
 
Costi della mediazione
In genere, le spese procedurali delle forme alternative di risoluzione delle controversie sono a carico delle parti. Sono gratuite le procedure negli uffici di conciliazione istituiti nel settore privato per il trattamento dei reclami dei clienti. In questi casi sono a carico del cliente esclusivamente le spese vive, come le spese postali o telefoniche. I servizi di consulenza e supporto offerti dagli organi di assistenza minorile sono gratuiti per i genitori e i figli che vi fanno ricorso. E' all'esame del Governo l'adozione di incentivi fiscali e sanzioni per promuovere il ricorso alla mediazione.
Le parti in lite possono ottenere il gratuito patrocinio per la consulenza legale se:
  • la parte richiedente non dispone delle risorse sufficienti in base alla propria situazione reddituale;
  • non esiste altra possibilità di assistenza accettabile;
  • la tutela del diritto che si vuole riconosciuto non è ingiustificata.


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