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Dal mondo

Italia, una white list
tutta nuova a prova di Gafi

Sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento che individua gli Stati e i territori virtuosi allineati agli standard dell'Ue

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Il 5 ottobre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 232) il decreto del 28 settembre 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze recante l' "Individuazione degli Stati extracomunitari e dei territori stranieri che impongono obblighi equivalenti a quelli previsti dalla direttiva 2005/60/CE, relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo e che prevedono il controllo rispetto a tali obblighi (11A13067)".


Rendere più facile l'adeguata verifica
Il provvedimento, nel dare attuazione al contenuto degli articoli 30 e 32 del decreto legislativo n. 231 del 2007 che ha introdotto  il principio di "adeguata verifica dei clienti degli intermediari finanziari e dei liberi professionisti, indica 25 Paesi extra Ue che, avendo introdotto una normativa antiriciclaggio e di contrasto del finanziamento del terrorismo equivalente alla normativa comunitaria, consentono la facilitazione dell'"adeguata verifica" della clientela per gli intermediari finanziari e i liberi professionisti. Il decreto, in altre parole, modifica, aggiornandola,  la cosiddetta "white list" in cui vi rientrano quei Paesi affidabili nell'attività di  contrasto e prevenzione del fenomeno dell'antiriciclaggio e di finanziamento del terrorismo.


L'identificazione anagrafica ma non soltanto
L'adeguata verifica della clientela delle banche e degli intermediari finanziari costituisce il meccanismo nato con il decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 e comporta la richiesta specifica di ulteriori dati, oltre alla semplice identificazione anagrafica, concernenti scopo e natura del rapporto con gli intermediari finanziari nonché delle operazioni realizzate. Nel merito l'articolo 13 della direttiva 2005/60/CE  richiede l'applicazione di obblighi rafforzati di adeguata verifica della clientela, sulla base della valutazione del rischio esistente, nelle situazioni che per loro natura possono presentare un rischio piu' elevato di riciclaggio o finanziamento del terrorismo nei rapporti con enti, che siano clienti, ed abbiano sede in detti Stati e territori.


L'elenco degli Stati "virtuosi"
Nel rispetto dei criteri enunciati dalla Direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005 relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo.  Gli Stati "virtuosi" adesso sono, dunque, i seguenti :

1. Australia;
2. Brasile;
3. Canada;
4. Hong Kong;
5. India;
6. Giappone;
7. Repubblica di Corea;
8. Messico;
9. Federazione Russa;
10. Singapore;
11. Stati Uniti d'America;
12. Repubblica del Sudafrica;
13. Svizzera.

All'elenco si aggiungono anche i seguenti territori:
1. Mayotte;
2. Nuova Caledonia;
3. Polinesia francese;
4. Saint-Pierre e Miquelon;
5. Wallis e Futuna;
6. Aruba;
7. Curacao;
8. Sint Maarten;
10. Bonaire;
11. Sint Eustatius;
12. Saba.


La revisione periodica e le fonti di informazione
L'elenco è assoggettato ad una revisione periodica che viene effettuata sulla base delle informazioni aggiornate fornite dagli Stati interessati e di quelle  disponibili a livello internazionale e, soprattutto,  sulla base delle informazioni risultanti dai rapporti di valutazione dei sistemi nazionali di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo adottati dal Gruppo d'azione finanziaria internazionale (GAFI), dai Gruppi regionali costituiti sul modello del GAFI, dal Fondo monetario internazionale o dalla Banca mondiale.


Il ruolo del Gafi
Il GAFI Gruppo d'Azione Finanziaria Internazionale o Financial Action Task Force (FATF) è un organismo intergovernativo (composto da 35 membri compresa la Svizzera) sorto nel 1989 (in occasione del G7 di Parigi) per la promozione di politiche per il contrasto del riciclaggio di denaro di origine illecita e del finanziamento al terrorismo e svolge, infatti, un ruolo prioritario nell'attività investigativa nell'ambito della competenza istituzionale mirata alla salvaguardia del sistema finanziario dalla criminalità.


Le raccomandazioni del Gafi
Nell'esercizio delle proprie competenze l'organismo ha emanato numerose raccomandazioni riconosciute e ratificate oltre che dai Paesi membri anche da numerosi organismi internazionali.  Le raccomandazioni del GAFI costituiscono un corpus di riferimento per le legislazioni nazionali dei Paesi membri e sono il prodotto di un'intensa attività di analisi realizzata attraverso sottogruppi tematici, quali:

  • WGEI che si occupa dell'interpretazione dei criteri fissati nelle raccomandazioni;
  • WGTYP che si occupa delle nuove tipologie di money-laundering e/o terrorist financing;
  • WGTM che si occupa di definire linee guida in materia di terrorist financing;
  • ICRG che si occupa di sviluppo delle cooperazione internazionale e di ollaborazione con gruppi regionali, costituiti sul modello GAFI. In particolare il FATF Style Regional Bodies (FSRBs), il GAFISUD (area America del Sud), il  GAP (Gruppo Asia Pacifico), il MONEYVAL (Consiglio d'Europa), l'Euro-Asian group, il MenaFATF, e con numerosi osservatori: OCSE, World Bank, FMI.


Un italiano alla guida del Gafi
Giancarlo Del Bufalo dal 1° luglio è il nuovo responsabile designato del Gruppo d'azione finanziaria internazionale. Già direttore generale del dipartimento del Tesoro, responsabile della direzione Affari finanziari internazionali, del dipartimento Affari generali, personale e amministrazione, membro permanente dell'Ocse e Segretario generale del Comitato per l'introduzione della moneta unica europea, subentra nel ruolo al messicano Luis Urrutia Corral per il periodo 2011-2012.


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