Le medaglie – I risultati positivi del lavoro dei quasi 6000 donne e uomini del fisco irlandese, riportati anche nel Rapporto sulle entrate tributarie internazionali, pubblicato dal Mef nel 2016, sono sintetizzabili anche nelle classifiche internazionali che riconoscono all'Irlanda il primo posto nell'Unione europea (e quinto nel mondo) per la facilità nel pagamento delle tasse. È stata infatti messa in campo tutta una serie di strategie per favorire la compliance e per migliorare la qualità dei servizi ai contribuenti, che sono stati monitorati con un sondaggio che ha coinvolto circa 4mila soggetti di medie dimensioni.
Sul fronte della modernizzazione digitale, sono stati introdotti nuovi servizi online che estendono la possibilità di versare le tasse online e di monitorare via web i pagamenti effettuati. Grazie a questi nuovi servizi è stato registrato un incremento di 55.215 transazioni online per un ammontare complessivo di circa 95 milioni di euro.
Nel documento, grande attenzione è riservata anche a uno dei lati più tradizionali dei servizi: l'assistenza telefonica. Nel corso del 2016 le Entrate irlandesi hanno ricevuto oltre 2,7 milioni di chiamate, con tempi di attesa in media molto rapidi: il 59% sono state raccolte entro 30 secondi, l'85% entro tre minuti e il 100% entro cinque minuti. Dal 2014 al 2016 i tempi di attesa medi sono stati ridotti da cinque minuti a 60 secondi.
Conosci un evasore fiscale? Segnalalo via web – Dal punto di vista del contrasto all'evasione fiscale, il Rapporto sottolinea il ruolo attivo del contribuente nella segnalazione dei casi di evasione fiscale via web. È infatti possibile compilare e inviare un modello online con tutta una serie di informazioni relative al sospetto evasore:
- descrizione del tipo di evasione fiscale
- nome, cognome, età approssimativa e coordinate fiscali
- contatti telefonici
- tipo di automobile utilizzata
- prove, indizi e altri dati
Commercio elettronico sotto la lente di ingrandimento – Fra le varie azioni dell'Agenzia irlandese delle Entrate per contrastare la cosiddetta shadow economy, c' è anche il continuo monitoraggio del settore del commercio elettronico. Quasi 400 rivenditori online sono stati esaminati come parte del programma generale delle Revenue per lo sviluppo della compliance. Obiettivo di questa iniziativa è proprio quello di approfondire la comprensione dei modelli di business online e dei rischi fiscali associati.
Il caso Apple, la versione delle Revenue - Il Rapporto annuale fornisce anche la versione delle Entrate irlandesi sul caso Apple. Come è noto, risale all'agosto 2016 la decisione della Commissione europea in merito alla indagine relativa al trattamento fiscale (aiuti di stato per 13 miliardi di euro) di Apple Ireland. Le entrate irlandesi - sostiene il rapporto - hanno collaborato pienamente con la Commissione europea in relazione a tale questione e hanno fornito tutte le "informazioni e spiegazioni pertinenti" alla Commissione per dimostrare che le entrate hanno raccolto l'importo totale dell'imposta dovuta da Apple in conformità alla legge fiscale irlandese. Il governo irlandese, ricorda il documento, ha presentato una domanda di annullamento presso il Tribunale dell'Unione europea nel novembre 2016.
