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Dal mondo

Guernsey e Jersey: sul fiscola Cina è ancora più vicina

Annunziati nuovi accordi per lo scambio di informazioni in materia fiscale, la stabilità e l'integrità dei sistemi finanziari

Impegno comune a istituire un sistema finanziario internazionale basato sulla cooperazione, trasparenza ed efficace scambio di informazioni in materia fiscale, rafforzamento della stabilità e dell'integrità dei sistemi fiscali dei due Paesi, ampia cooperazione tra le due Amministrazioni finanziarie. Con queste parole è stata salutata dalla Cina la firma dell'accordo per lo scambio di informazioni in materia fiscale con l'isola di Guernsey. Per Guernsey si tratta della diciannovesima intesa sottoscritta in materia secondo i canoni codificati in sede Ocse. L'accordo tra i due Paesi è stato siglato nei giorni scorsi mentre è attesa per le prossime settimane la firma di un memorandum d'intesa con il Comune di Shanghai finalizzato a promuovere gli scambi e la cooperazione nei servizi finanziari.

Quasi in contemporanea anche l'isola di Jersey ha annunziato di aver concluso con la Cina, nuova giurisdizione estera, il diciassettesimo accordo in materia fiscale secondo i canoni concordati in sede Ocse. L'accordo entrerà in vigore una volta che entrambi i governi avranno completato le rispettive procedure interne di ratifica. L'intesa con la Cina, identica per forma e contenuto ad altre sottoscritte in materia, prevede lo scambio di informazioni su richiesta che deve essere formulata per iscritto in conformità a quanto prescritto nelle clausole dell'accordo. La Cina, ha ricordato il senatore Terry Le Sueur, dal 2008 premier dell'isola, è una fonte molto importante di attività e un faro di successo economico in un'economia mondiale che risente ancora degli effetti della crisi finanziaria globale. Attraverso i servizi finanziari che offriamo, ha ricordato il premier, Jersey potrà contribuire al crescente impegno della Cina negli investimenti internazionali.

Vale la pena ricordare che proprio di recente il premier cinese, Wen Jiabao, in visita in Grecia ai primi di ottobre, ha firmato una serie di accordi bilaterali per investimenti nel settore turistico e portuale con il suo omologo greco, George Papandreou, e ha annunciato un investimento di oltre cinque miliardi di dollari per finanziare l'acquisto di navi cinesi da parte di armatori ellenici.
Nel 2008 la Cina si era aggiudicata con la China Ocean Shipping Company (Cosco), leader delle spedizioni via mare, una commessa da tre miliardi e mezzo di euro per gestire fino al 2043 due enormi bacini per container nel porto del Pireo. La posizione del Paese offre infatti un trampolino di lancio strategico nei Balcani per il commercio tra Asia ed Europa meridionale.
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