A quattro anni dall’avvio dell’Abenomics (アベノミクス) l’economia del Sol Levante continua però a mostrare un andamento incerto: piccoli segnali positivi si alternano a bruschi stop. E viceversa. Se a febbraio infatti i consumi delle famiglie sono aumentati dell’1,2 % dopo cinque mesi consecutivi di calo, nello stesso mese la produzione industriale ha registrato una flessione del 6,2 dopo il rialzo del 3,7 di gennaio.
La politica fiscale nipponica punto per punto - Il Budget approvato dal Parlamento giapponese tenta di fare tornare i conti in un quadro sociale e economico caratterizzato da una bassa crescita, da un debito pubblico stimato al 245% del prodotto interno lordo e da un invecchiamento della popolazione sempre più marcato e non compensato da flussi migratori in ingresso al Paese.
Questi i punti chiave della manovra fiscale del Governo Abe:
- aumento del 3% delle entrate fiscali dai profitti aziendali e salari per finanziare, in particolare, l'aumento della spesa previdenziale
- agevolazioni fiscali del 50% per tre anni per le imprese che investono nel “capitale fisso”, con l’acquisto di macchinari e attrezzature
- esclusione dal nuovo aumento dell’imposta dei consumi al 10% - programmato per il 2017 - di cibi freschi e bevande (a eccezione degli alcolici)
- taglio della Corporate Tax al 29.97% (e programmazione di una ulteriore riduzione al 29,74 nel 2018)