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G27, contro la crisi l'Italia investesu famiglie e Pmi

Illustrate dal direttore Entrate, Attilio Befera, e dal vicario, Marco Di Capua, le misure di sostegno ai redditi

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L'ultimo incontro dei vertici delle Amministrazioni fiscali dei 27 Paesi dell'Unione europea si è svolto a Parigi, l'8 settembre 2009. Tema dell'incontro "Il ruolo dell'Amministrazione finanziaria nel contesto della crisi economico-finanziaria". In rappresentanza dell'agenzia delle Entrate, al general meeting è intervenuto Attilio Befera, direttore dell'agenzia delle Entrate, e Marco Di Capua, direttore vicario dell'Amministrazione fiscale.

Su famiglie e Pmi l'attenzione del governo italiano 
Nel corso dell'intervento, Befera ha illustrato le misure fiscali a sostegno delle famiglie e delle piccole e medie imprese introdotte nel nostro Paese a partire dal 2008 per salvaguardare il potere di acquisto delle prime e rafforzare la situazione economica e patrimoniale delle seconde. Particolare interesse hanno destato tra i vertici delle Amministrazioni finanziarie degli altri Paesi le misure relative alla detassazione degli utili reinvestiti in macchinari e quelle relative alla accelerazione dell'ammortamento su beni strumentali d'impresa, nonché quelle relative alla svalutazione fiscale dei crediti in sofferenza.

Il G27 tra confronto e dibattito
Il G27 rappresenta un importante momento di incontro tra i responsabili delle Autorità tributare dei Paesi membri finalizzato a favorire il dibattito e il confronto su questioni di amministrazione fiscale. Il meeting ha rappresentato una opportunità unica per favorire la cooperazione tra le 27 Amministrazioni fiscali dell'Europa allargata, in un momento in cui risulta necessaria, di fronte a sfide ormai comuni, la massima condivisione degli sforzi per semplificare i sistemi fiscali e combattere insieme l'evasione fiscale, anche a livello comunitario.
Nel corso della conferenza - svoltasi alla presenza del Ministro francese per le Finanze e il Bilancio Eric Woerth, che ha evidenziato la funzione determinante svolta dalle Amministrazioni fiscali nazionali, sia per l'attività volta a favorire la compliance, sia per la fondamentale e quanto mai necessaria attività di controllo e di contrasto all'evasione fiscale - i Paesi partecipanti hanno avuto modo di presentare le misure intraprese per sostenere la crisi finanziaria.

Gli interventi normativi varati dagli altri Paesi
La Francia
La Francia ha varato per il 2009 un piano globale di sostegno all'economia per un totale di 26 miliardi di euro (1,3% del Pil) di cui 11,5 sono costituiti da anticipi di rimborsi su crediti di imposta delle imprese.
Interventi per famiglie: agli interventi per le famiglie sono stati destinati 760 milioni di euro tramite un bonus di 200 euro a famiglia destinati ai 3,8 milioni di famiglie povere (sono le famiglie che ricevono il reddito minimo garantito).
Interventi per le imprese:

  • dietro il preciso impegno a non delocalizzare la produzione, all'inizio del 2009 il Governo francese ha provveduto ad erogare in anticipo i crediti di imposta normalmente dovuti nell'arco di tre anni e quelli relativi all'Iva, per un totale di 11,5 miliardi.
  • per stimolare l'occupazione, le imprese con meno di 10 dipendenti usufruiscono di agevolazioni contributive per ogni nuovo assunto: costo stimato intorno ai 700 milioni di euro (sono azzerati i contributi a condizione che la retribuzione non superi di 1,6 volte il salario minimo pari a 1.321 euro).

Auto: a dicembre 2008 è stato varato un pacchetto di 3 miliardi che comprende un bonus alla rottamazione di mille euro e un prestito di un miliardo alle filiali credito di Renault e Peugeot.
Misure fiscali annunciate

  • abolizione dal 2010 della tax professionnelle (simile all'IRAP) per un costo di 8 miliardi di euro.
  • eliminazione dell'aliquota Irpef più bassa pari al 5,5% applicabile allo scaglione di reddito che va da 5.614 a 11.198 euro, per un costo di 1,4 miliardi di euro.
  • esenzione ai fini Iva pari al 10% per le ristrutturazioni edilizie che comportano risparmio energetico
  • soppressione di due dei tre acconti di imposta sul reddito Irpef che rientrano nel primo scaglione
  • bonus di 500 euro per i disoccupati.

La Germania
Il governo tedesco ha varato a ottobre 2008 un piano di interventi per uscire dalla crisi del valore di 30 miliardi e sta mettendo a punto un nuovo intervento per 50 miliardi di euro. Complessivamente l'ammontare delle misure prese per fronteggiare la crisi raggiunge gli 81 miliardi di euro. Gli obiettivi che le misure si prefiggono sono la protezione dei posti di lavoro e la promozione degli investimenti attraverso la diminuzione della pressione fiscale e gli aiuti a imprese, famiglie e autorità locali. Molte misure sono entrate in vigore da luglio 2009.
Interventi per le famiglie: le misure prese in autunno 2008 prevedono sgravi fiscali a sostegno delle famiglie, mediante un aumento delle deduzioni per spese mediche, e fino a 1.200 euro per interventi di rinnovo delle proprie abitazioni.
Da luglio 2009 invece è stata prevista una riduzione dell'aliquota Irpef più bassa che passa dal 15 al 14% e un aumento della no tax area (per un valore di  2,9 miliardi nel 2009 e a 6 miliardi nel  2010) e un bonus bebè di 100 euro a bambino (i disoccupati con figli tra i 6 e i 13 anni riceveranno 35 euro in mese in più in sussidi).
Interventi per le imprese: a sostegno delle imprese del settore manifatturiero, la banca federale Kfw, che cartolarizza i prestiti di imprese locali, metterà a disposizione 100 miliardi per rafforzare i prestiti concedibili. Sul piano fiscale è prevista la possibilità di dedurre, per i prossimi due anni, un ammontare maggiore del valore dei beni mobili prodotti o acquistati dalle imprese. Prevista una diminuzione del costo del lavoro con la riduzione del contributo per l'assicurazione sanitaria (-0,6%).
Auto: per un anno sarà abolita la tassa sulle nuove automobili, il beneficio sale a due anni se il veicolo è eco-compatibile. Previsto un incentivo di 2.500 euro per la rottamazione di automobili vecchie di almeno 9 anni.

Il Regno Unito
Il governo britannico ha varato per il 2009 un massiccio piano di intervento per rilanciare l'economia (24 miliardi di sterline).
Interventi per le famiglie: l'aliquota Iva standard pari al 17,5% si riduce del 2,5%, compensata però da un aumento dei prezzi del tabacco, alcolici e benzina. Ampliato anche lo scaglione di reddito esonerato dal pagamento delle tasse e dei contributi assicurativi, a cui corrisponde, ma soltanto a partire dal 2011, l'aumento delle imposte per i redditi più alti e quello dello 0,5% dei contributi assicurativi a carico di lavoratori e datori di lavoro. Le pensioni minime infine aumentano di 60 sterline mensili e salgono i benefici fiscali connessi ai neonati.
Interventi per le imprese: sono state introdotte inoltre procedure semplificate per le Pmi nei rapporti con l'Amministrazione finanziaria e un meccanismo che permette di anticipare i crediti di imposta degli ultimi tre anni a copertura delle tasse che non si riescono a pagare.
Auto: l'aliquota Iva sulle auto scende dal 17,5% al 15%.

La Spagna
Numerose sono state le misure approvate dal governo spagnolo di pari passo con l'aggravarsi della crisi. Già nel 2007 e all'inizio del 2008 il governo aveva iniziato una riforma fiscale che prevedeva la riduzione delle imposte sul reddito delle persone fisiche e giuridiche, per un ammontare totale di 15 miliardi di euro.
Il piano attuale (Plan para el estímulo de la economia y el empleo, in vigore fino al 2010) contiene interventi per un ammontare pari all'1,8% del Pil (41 miliardi di euro).
Interventi per le famiglie: le misure fiscali riguardano l'abolizione dell'imposta sul patrimonio netto delle persone fisiche (per 1.800 milioni di euro), la restituzione anticipata del credito Iva (per 6mila milioni di euro), nonché riduzioni di Irpef di 400 euro a contribuente.
Interventi per le imprese: per il settore immobiliare sono previsti incentivi fiscali per l'acquisto di immobili, una proroga di due anni sul pagamento del 50% dei mutui per i disoccupati e i pensionati con famiglia. E' stata inoltre istituita una linea di credito a tasso agevolato di 3 miliardi di euro a favore degli operatori immobiliari che si impegnano ad affittare per almeno 7 anni una parte degli immobili invenduti. Le misure a sostegno dell'occupazione prevedono una riduzione di 1.500 euro annui sui contributi sociali per le imprese che assumono a tempo indeterminato lavoratori disoccupati. L'esenzione contributiva sarà totale per gli assunti delle aziende ad alta tecnologia. Ai disoccupati che intendono creare un'impresa sarà offerto di capitalizzare il 60% (attualmente il 40%) dell'indennità di disoccupazione.
Auto: le risorse messe in campo ammontano a 800 milioni di euro e saranno utilizzate per prestiti agevolati alle industrie che investono nella realizzazione di nuovi impianti produttivi. Sul fronte degli incentivi è previsto un bonus di 1.200 euro per l'acquisto di auto ecologiche e la rottamazione di una con oltre dieci anni di vita. Vengono erogati prestiti senza interessi per i primi 10mila euro per auto nuove del valore massimo di 30mila euro.

 

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