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Dal mondo

Focus Iota-Ciat sull’economia digitale,
80 Paesi al tax summit di Lisbona

Chiude oggi la 3 giorni dedicata al rapporto tra innovazione tecnologica e strategie delle amministrazioni fiscali

ciat iota
Il Tax Summit di Lisbona è il primo evento organizzato congiuntamente da IOTA - Intra-european Organization for Tax Administration - e dal CIAT - Inter-American Center of Tax Administrations e dall'Autorità fiscale e doganale portoghese. Vi hanno preso parte anche rappresentanti della Commissione UE, dell'OCSE, del Fondo Monetario Internazionale, esponenti del mondo accademico e dell'imprenditoria high tech.
Una tre giorni di incontri che ha visto la partecipazione delle delegazioni di 80 Paesi, che hanno avuto l'opportunità di scambiare esperienze, best practices e conoscenze di recentissima acquisizione. Il Ministro delle Finanze portoghese, Mario Centeno, ha aperto il Summit, che ha rappresentato un'occasione unica di condivisione delle ultime tendenze della rivoluzione digitale, sia in termini di innovazione tecnologica sia di politiche adottate dalle amministrazioni fiscali. Non solo Paesi ad economia avanzata ma anche emergenti. Entrambi, infatti, si muovono in uno spazio digitale comune per obiettivi da raggiungere e strumenti da utilizzare per il successo delle proprie politiche fiscali. I lavori sono stati chiusi questa sera dal Generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi che ha sottolineato l'importanza del ricorso a risorse umane qualificate e a tecniche di indagine avanzate nel contrasto all'evasione e all'elusione fiscale, nonché l'importanza delle funzioni ispettive delle amministrazioni finanziare sviluppatesi lungo due direrttive  principali rappresentate dalla trasversalità e dalla qualità degli interventi.

Le nuove tecnologie e il loro impatto sul fisco
Le delegazioni delle amministrazioni fiscali di tutto il mondo hanno discusso i temi fondamentali dell'attuale sfida digitale: come tassare le imprese digitali, come rendere l'amministrazione fiscale sempre più al passo con i tempi, la trasparenza, i controlli in tempo reale. Sono state approfondite le tematiche relative alla fiscalità dell'economia digitale, in particolare l'impatto delle piattaforme online, della cosiddetta sharing e gig economy. Le piattaforme rappresentano un nuovo modello economico pervasivo a livello mondiale: dal punto di vista fiscale, per quanto riguarda la tassazione degli utili, dal punto di vista sociale, per le conseguenze dirette che la gig economy ha sulla previdenza sociale e sulle tipologie occupazionali. Centrale il tema delle nuove tecnologie quali mezzi fondamentali per migliorare la compliance e la riscossione delle imposte, anche attraverso strumenti tecnologici di uso quotidiano come le app.
Un ampio dibattito è stato dedicato anche all'impatto delle nuove tecnologie sul fronte della sicurezza, dando spazio alla tecnologia Blockchain, all’analisi dei dati e dei social network  ma anche all'individuazione delle priorità e delle tendenze che stanno caratterizzando le attività di controllo e contrasto dell'evasione e delle attività criminose.

Il contributo della delegazione italiana
Per l'Italia ha partecipato una delegazione  composta da rappresentanti della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate. Il Capitano Antonio Romano della Guardia di Finanza ha illustrato le possibilità e le criticità insite nella tecnologia blockchain, e l'uso combinato con le crypto valute. Francesca Vitale, Capo Settore Internazionale della Divisione Contribuenti dell'Agenzia delle Entrate, ha, invece, illustrato il punto di vista italiano sulla cooperazione fiscale nell'era digitale, con particolare attenzione alla necessità di combinare, ottimizzandolo, l’uso degli strumenti disponibili relativi allo scambio di informazioni.
 
L'Agenzia delle Entrate e la Cooperazione Amministrativa nell'era digitale
L'importanza della cooperazione amministrativa in materia fiscale quale strumento per individuare investimenti transfrontalieri complessi, finalizzata all'equa tassazione di entrate e utili, ha condotto le amministrazioni fiscali verso una cooperazione rafforzata e continua. L'evoluzione tecnologica ha portato a uno scambio automatico di informazioni ad alto valore aggiunto e i numerosi accordi sottoscritti negli ultimi anni consentono alle giurisdizioni di scambiare un'ampia gamma di informazioni (in particolare, informazioni sui conti finanziari, tax ruling, indicatori economici e fiscali dei gruppi multinazionali).  Francesca Vitale nel suo intervento ha evidenziato l'importanza dell'uso combinato di strumenti di cooperazione, quali lo scambio di informazioni su richiesta o i controlli fiscali multilaterali, anche al fine di affrontare in modo efficiente le strutture e gli schemi di elusione complessi. Partendo dall'impatto delle nuove tecnologie informatiche, che hanno consentito un ampio uso dello scambio automatico di informazioni disponibili in tempo reale (sia per quanto attiene le imposte dirette - CRS, ETR, CbCR - che indirette - VIES, MOSS, TNA), è stato affrontato il tema dell'utilizzo efficiente delle informazioni così raccolte e la combinazione di strumenti tradizionali con strumenti innovativi. In prospettiva futura, oltre ad altri numerosi aspetti di carattere strettamente tecnico legati agli strumenti di cooperazione, la Vitale ha evidenziato, in particolare, per la sharing e gig economy l'importanza che lo scambio automatico di informazioni potrebbe rivestire per le amministrazioni fiscali al fine di migliorare la tassazione effettiva delle attività digitali effettuate dai contribuenti che utilizzano piattaforme con sede in altre giurisdizioni.

Sfide e opportunità dell'era digitale
Se l'economia digitale ha spostato i parametri dell'intervento delle Amministrazioni fiscali su un piano altamente tecnologico, seppure combinato con aspetti tradizionali ancora imprescindibili, ne consegue una inevitabile trasformazione in senso digitale delle Amministrazioni stesse e dei servizi erogati ai contribuenti.
L'innovazione tecnologica richiede il reclutamento di personale sempre più specializzato e un continuo aggiornamento dei processi di capacity building. Da questo punto di vista è emersa la necessità per le Amministrazioni fiscali di rendersi maggiormente "attrattive" in termini di prospettive di carriera, oltre che di remunerazione, per consentire un reclutamento di risorse umane specializzate nell'IT, come i data scientists
Dal lato dei servizi ai contribuenti, è evidente la necessità di utilizzare canali il più possibile semplificati ed immediati per incrementare la compliance, prediligendo l'immediatezza e la semplicità. Le app rappresentano la tendenza attuale, che ovunque ha fatto registrare ottimi risultati. La fatturazione elettronica si conferma quale strumento fondamentale con risultati altissimi in termini di aumento di entrate fiscali conseguiti in Paesi che, come il Messico, ne hanno da tempo consolidato l'implementazione.
 
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