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Dal mondo

Entrate tributarie internazionali.
L’effetto Covid tiene basso il gettito

Come nelle due precedenti rilevazioni, si confermano minori incassi erariali rispetto allo scorso anno

entrate tributarie

Nei primi nove mesi del 2020 l’andamento delle entrate tributarie si mantiene negativo in tutti i Paesi monitorati dal Dipartimento delle Finanze. Nell’ultimo bollettino di ieri, relativo al mese di settembre, si conferma un trend decrescente del gettito fiscale raccolto in tutti i Paesi oggetto di analisi, così come già successo per le due precedenti rilevazioni. Nel report di questo mese, che prende in considerazione i primi nove mesi dell’anno in comparazione allo stesso periodo del 2019, la forbice della diminuzione percentuale delle entrate va dal -3% dell’Irlanda al -13% della Francia. In discesa anche i flussi di imposte per le casse erariali di Italia (-6,6%), Germania (-8,1%), Portogallo (-8,3%), Spagna (-9,6%) e Regno Unito (-10,1%).
Trend negativo anche per il solo gettito derivante dall’Imposta sul valore aggiunto, che arriva al -19,9% nel caso dell’Irlanda, ma che comunque presenta andamenti piuttosto omogenei (e a segno meno) in tutti gli altri Paesi: Germania (-9,1%) e Portogallo (-9,6%) registrano le riduzioni minori, seguono Italia (-13,7%), Francia (-13,9%), Spagna (-14,5%) e Regno Unito (-14,7%).

Irlanda, flessione moderata in generale, peggio l’Iva
Con un calo delle entrate del -3% rispetto ai primi 9 mesi dell’anno scorso, l’Irlanda è il Paese che ha visto la diminuzione più moderata delle entrate rispetto ai Paesi considerati. La situazione si ribalta però se si guarda la sola Iva, calata di poco meno del 20%, mentre sul fronte delle imposte dirette, oltre alla lieve diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche (-2,1%), spicca il +27,9% dell’imposta sulle società.

Flessione per Germania, Portogallo e Spagna
In Germania, Portogallo e Spagna la riduzione del gettito nei primi nove mesi dell’anno rispetto al 2019 si mantiene sotto i dieci punti percentuali. In particolare, in Germania si registra un - 8,1% che riflette l’andamento negativo dell’Iva (-9,1%), dell’imposta sulle società (-34,7%) e dell’imposta sui salari (-4,7%). In Portogallo, l’analoga decrescita dell‘8,3 deriva dall’imposta sui redditi delle società (-25,3%) e dell’Iva (- 9,6%), mentre è in lieve crescita il gettito dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (+2,3%). Infine in Spagna (-9,6%) tiene l’imposta sul reddito delle persone fisiche (-0,1%), ma scende l’incasso dell’Iva del 14,5%.

Diminuzione a doppia cifra per Regno Unito e Francia
Le entrate tributarie del Regno Unito hanno segnato una diminuzione del -10,1% mantenendo lo stesso scostamento rilevato lo scorso mese per il periodo gennaio-agosto. Nel dettaglio, il segno negativo riguarda in misura più contenuta l’andamento del gettito delle imposte dirette (-5,9%) e in modo marcato le imposte indirette (-14,5%). In Francia, infine, la contrazione delle entrate si aggrava rispetto alla precedente rilevazione, passando dal -9,7% sul periodo gennaio-agosto al -13% aggiungendo i dati di settembre. A scendere sono gli incassi Iva (-13,9%) e delle imposte sui redditi (-16,5%), mentre l’imposta sulle società è cresciuta rispetto a settembre 2019. In totale l’ammanco per l’Erario francese rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso raggiunge i 26 miliardi.

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