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Attualità

In Spagna mai più trasferimenti di denaro anonimi

È questo il significato della misura introdotta dal governo spagnolo il cui obiettivo è combattere il riciclaggio di denaro sporco

Per tutte le operazioni il cui ammontare supera in un trimestre i 3mila euro, gli uffici e le casse di cambio dovranno richiedere ai clienti di fornire alcuni dati aggiuntivi, relativi all’attività o alle attività svolte, a giustificazione della titolarità dei fondi. Maggiore trasparenza e sicurezza nei trasferimenti di denaro all’estero e nei cambi di valuta, e conseguentemente, un modo più efficace per combattere il riciclaggio di denaro sporco. E’ questo il significato della misura introdotta dal governo spagnolo lo scorso 12 febbraio in base alla quale, da questa data in poi, gli operatori degli uffici cambio-valuta e rimesse all’estero di denaro hanno l’obbligo di identificare i propri clienti quando effettuano operazioni di cambio valuta o rimessa di denaro verso uno Stato straniero.

Le misure introdotte
Per tutte le operazioni il cui ammontare supera in un trimestre i 3mila euro, gli uffici e le casse di cambio dovranno richiedere ai clienti di fornire alcuni dati aggiuntivi, relativi all’attività o alle attività svolte, a giustificazione della titolarità dei fondi. In particolare viene introdotto l’obbligo di identificare le persone fisiche che si apprestano a effettuare le operazioni di cambio valuta o rimessa all’estero attraverso il documento nazionale di identità (la carta di identità), il cartellino di residenza o il passaporto. L’identificazione deve essere fatta anche per le persone giuridiche o le persone fisiche che operano per conto di una società. Nel caso in cui le operazioni effettuate da o per conto dello stesso cliente superano i 3mila euro nel trimestre scatta l’obbligo di dimostrare a che titolo si maneggiano i fondi e la loro provenienza.

Gli obblighi principali degli operatori
Gli addetti ai servizi di cambio valuta e rimesse all’estero, in presenza di operazioni che impongono l’adozione delle nuove misure di controllo, dovranno osservare alcune precise regole per l’identificazione dei loro clienti. I dati saranno raccolti mediante un modello di identificazione, sul quale si devono riportare il nome e il cognome della persona che effettua l’operazione, il suo "codice fiscale" (Nif - Numero di identificazione fiscale), il domicilio in Spagna, sia esso temporaneo o abituale, la valuta e l’importo dell’operazione richiesta, quest’ultimo espresso in euro. Quando l’operazione è fatta da una società, le informazioni da riportare sul modello sono quelle relative alla denominazione sociale, con in più i dati personali del legale rappresentante. Non meno importante è l’obbligo di riportare sul modello il nome e il cognome del beneficiario effettivo dell’operazione e, in caso di rimessa all’estero, lo Stato di destinazione, la specifica del tipo di operazione e il motivo per il quale si richiede. Il modello, infine, deve essere firmato dall’operatore dell’ufficio e dal cliente.

Gli altri adempimenti
Se si dovesse verificare il caso di un cliente che si rifiuta di fornire i dati richiesti, l’operatore del servizio di cambio o rimessa dovrà rifiutarsi di effettuare l’operazione e la registrerà con tutti i dati di cui è in possesso. Una copia del modello che riporta i dati anagrafici che il cliente fornisce in occasione delle operazioni di cambio valuta o rimesse all’estero dovrà essere conservata dalla società per un periodo di sei anni. Ogni mese deve essere inviata comunicazione delle operazioni eseguite al Servizio di prevenzione contro il riciclaggio di denaro sporco. Tutte le operazioni compiute nell’arco dei sei anni devono, inoltre, essere registrate su supporto informatico e custodite a cura delle società che risponderanno della corretta archiviazione. 

Controlli anche per le operazioni via Internet
Anche le operazioni di cambio e rimessa realizzate attraverso strumenti informatici o telefono non sfuggono al controllo contro il riciclaggio, perché l’identità del cliente, persona fisica o società, avverrà grazie a una chiave di identificazione, e i fondi che si vogliono trasferire in un paese estero dovranno essere depositati o accreditati su un conto corrente intestato a una società di cambio che abbia la propria sede nella penisola iberica. Per vedersi assegnata la chiave di identificazione che consente di effettuare le operazioni via Internet è, chiaramente, necessario procedere, preventivamente, all’identificazione del soggetto che ne fa richiesta, persona che, naturalmente, è l’unica autorizzata a effettuare le operazioni.
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