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Attualità

Pro legalità e contro la corruzione:
un motto per l’Agenzia delle Entrate

Oltre alla reazione e al controllo interno il Fisco lavora costantemente sulla prevenzione a tutti i livelli per tutelare la dignità di oltre 40mila dipendenti al servizio del Paese

L’Amministrazione finanziaria è da sempre impegnata a promuovere iniziative per prevenire e contrastare il rischio di irregolarità, frodi interne e conseguenti sanzioni giudiziarie o amministrative, non solo attraverso la collaborazione con l’Autorità giudiziaria ma anche mediante i propri sistemi di controllo interno e il whistleblowing.
Questo in particolare per tutelare quella grandissima parte onesta dei 40mila dipendenti dell’Agenzia che lavorano quotidianamente con dedizione al servizio della collettività.
Infatti, i dati degli ultimi tre anni evidenziano che i comportamenti illeciti riguardano solo lo 0,2% del personale; a tal proposito sono stati adottati 822 provvedimenti disciplinari, tra i quali 83 licenziamenti.
Un’infedeltà minima rispetto all’impegno delle donne e uomini che lavorano all’Agenzia delle Entrate e contribuiscono con la propria attività a promuovere l’adempimento fiscale e il contrasto all’evasione a beneficio dello sviluppo del Paese.
 
Gli strumenti per ostacolare l’infedeltà
Molte le iniziative formative e comunicazionali messe in campo per contenere concretamente i comportamenti illeciti. Tra queste:
  • periodica rotazione negli incarichi per i funzionari e per i dirigenti
  • sensibilizzazione e formazione del personale sui temi del controllo interno e della corruzione
  • potenziamento dei presidi antifrode nei processi dell'Agenzia
  • riscontro sistematico del patrimonio dichiarato dai dirigenti
  • obbligo di formazione tecnica per gli addetti al contrasto dei fenomeni corruttivi
  • formazione sul tema per tutti i neoassunti
  • valutazione dell'azione manageriale dei dirigenti per i casi di corruzione dei propri dipendenti
  • diffusione dei principi comportamentali e dei valori etici negli uffici
  • predisposizione di manuali sulla correttezza comportamentale
  • spinta a una maggiore trasparenza nello svolgimento delle attività istituzionali
  • sviluppo di applicazioni informatiche di supporto per il monitoraggio evoluto degli atti dell'Agenzia.
Prevenzione sì ma anche reazione
Da più di due anni l’Agenzia ha introdotto la procedura di whistleblowing per permettere a tutti di fornire il proprio contributo nella lotta alla corruzione . Con questa procedura, i dipendenti possono segnalare le condotte illecite di cui sono venuti a conoscenza e aiutare gli  organi di controllo interno a smascherarle. Da febbraio 2015 a oggi, tramite l’applicativo di whistleblowing sono pervenute 223 segnalazioni che sono state analizzate e, nei casi più gravi, è stata coinvolta l’Autorità giudiziaria.

Il Fisco al fianco degli inquirenti
L’Agenzia delle Entrate collabora costantemente con l’Autorità giudiziaria fornendo ogni elemento utile a indagini in corso, o con segnalazioni di reato risultanti da inchieste amministrative interne finalizzate a individuare le responsabilità soggettive e a ricostruire il percorso degli illeciti realizzati.
Negli ultimi tre anni sono stati arrestati 27 dipendenti per reati di corruzione e concussione e l’Agenzia ha provveduto all’immediata sospensione cautelare dal servizio e, nei tempi e con le modalità previste dalla normativa vigente, ha adottato il licenziamento senza preavviso, ancor prima della conclusione del procedimento penale, in particolare, nei casi di arresto in flagranza di reato, convalidati dal giudice per le indagini preliminari.

I numeri e l’organizzazione dell’Audit
Nello stesso periodo la direzione Audit dell’Agenzia ha effettuato 474 inchieste amministrative interne sugli uffici e 3.601 ispezioni per verificare situazioni di incompatibilità e cumulo degli impieghi. Sulla base di tali attività sono state inoltrate 86 informative di reato all’Autorità giudiziaria e 25 denunce alla Corte dei conti, nonché ulteriori segnalazioni per l’avvio di procedimenti disciplinari.

Dal primo aprile è operativa la nuova articolazione interna della direzione centrale Audit, che risponde a esigenze di conformità agli Standard Internazionali. Requisito essenziale dell’internal audit, infatti, è la condizione di indipendenza funzionale e operativa, per  evitare situazioni di conflitto di interesse e garantire l’imparzialità del proprio giudizio. Questa indipendenza viene assicurata dal collocamento della funzione alle dirette dipendenze del direttore dell’Agenzia e dalla completa estraneità alle attività oggetto di verifica.
 
 
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