Nella sede centrale delle Entrate, questa mattina, si è svolto un incontro dal titolo “Sviluppi recenti e futuri nel diritto tributario europeo e internazionale ed effetti sull’attività dell’amministrazione finanziaria”: un momento di condivisione e di scambio di esperienze che ha visto la partecipazione di funzionari attualmente in servizio presso organismi internazionali, nonché degli esperti nazionali distaccati, intervenuti, in qualità di relatori, nella discussione di tematiche di ampia portata.
Ad aprire i lavori il direttore dell’Agenzia, Antonino Maggiore, che nel suo saluto ha introdotto l’argomento dominante, a livello europeo, della digital economy, declinato nelle due tematiche: i principi Beps, di derivazione Ocse, e quella dell’Iva e il ruolo delle piattaforme digitali.
Il primo panel, “Beps 2020: la review del progetto” è stato moderato da Raffaele Russo, consigliere Mef e coordinatore del progetto Beps per l’Ocse. I relatori di questa sessione sono stati: Alessandro Denaro, Mauro Faggion, Laura Stefanelli, Simona Massai. Sotto diverse angolazioni, secondo le loro esperienze, hanno affrontato i principali aspetti del progetto, che sarà rivisto nel 2020, e hanno dedicato spazio anche alle misure attualmente in discussione per la tassazione dell’economia digitale.
Il secondo panel, “Scambio automatico di informazioni in materia fiscale: uno sguardo al futuro” è stato moderato da Paolo Valerio Barbantini, capo divisione Contribuenti dell’Agenzia delle entrate. Con lui, hanno approfondito le nuove misure sulla trasparenza fiscale e la cooperazione amministrativa internazionale, in ambito Ocse e Ue, i colleghi: Francesco Bungaro, Valeria Sperandeo e Agata Sardo. Ciascuno ha potuto trattare nello specifico la materia dal punto di vista più vicino alla propria esperienza, in questo modo è stato possibile ascoltare la prospettiva Ocse e quella della Comunità europea facendo riferimento alla direttiva 2011/116/Ue e all’evento di Helsinki, appena concluso (vedi articolo “Tadeus”: i risultati del forum Ue per condividere le strategie fiscali”), e infine quella italiana che ha focalizzato, tra l’altro, l’importanza del rispetto degli standard internazionali negli scambi dei dati ai fini del loro utilizzo.
Il terzo panel, “L’attuazione del piano di azione europeo sull’Iva e il ruolo delle piattaforme digitali nella sua riscossione” è stata moderata da Pasquale Pistone, associato di diritto tributario presso le Università di Salerno e di Vienna, che dopo aver introdotto il tema ha passato la parola a Massimo Morarelli: quest’ultimo si è soffermato sui diversi approcci alle piattaforme digitali per la riscossione dell’imposta sul valore aggiunto e sul loro ruolo, accennando anche al punto controverso della responsabilità solidale. Maria Lembo ha, invece, approfondito gli sviluppi della Direttiva Iva in ambito europeo. Infine, Francesco Spaziante ha illustrato le piattaforme digitali nella prospettiva italiana (decreto crescita) in relazione alle vendite a distanza, descrivendo lo scenario, gli obblighi della piattaforma e i relativi adempimenti attesi, stressando il concetto della presunzione di soggettività passiva delle piattaforme digitali che facilitano le vendite a distanza.
La tavola rotonda a seguire è stata stimolata dagli interventi di tutti i colleghi che, in vari ambiti, hanno maturato un’esperienza nelle materie di fiscalità internazionale. L’argomento focalizzato sotto i diversi aspetti è stato il nuovo scenario per le amministrazioni fiscali, come attuare il progetto Beps e il suo contributo per un sistema equo, concorrenziale e stabile di tassazione delle imprese nell’Ue.
La responsabile del Settore internazionale, Francesca Vitale, ha chiuso i lavori.
Diritto tributario transnazionale:
momenti di riflessione sui progressi
Tra i principali argomenti trattati, la digital economy, la revisione del progetto Beps, prevista per il 2020, e il piano di azione europeo relativo alla riscossione telematica dell’Iva
