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Attualità

Codice di comportamento dell’Agenzia:
aperta la consultazione pubblica

A partire da oggi e fino al 30 dicembre è possibile inviare proposte, osservazioni e integrazioni alla bozza di schema utilizzando l’apposito modulo da trasmettere alle Entrate

codice comportamento

Dopo la fase di revisione del Codice di comportamento dei dipendenti dell’Agenzia, con le regole da seguire per garantire imparzialità, diligenza, e trasparenza nello svolgimento dell’attività e prevenire fenomeni di corruzione e di illegalità, si apre la fase delle consultazioni per migliorarne struttura e contenuti. Sul sito delle Entrate, e sulla intranet per i dipendenti, la nota del responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Agenzia, con l’invito a trasmettere la proposte di modifica o di integrazione, utilizzando l’apposito modello allegato, all’indirizzo e-mail:
entrate.codicedicomportamento@agenziaentrate.it.

Lo schema del Codice è in consultazione pubblica fino al 30 dicembre 2020, termine ultimo per la presentazione di tutte le proposte e le osservazioni formulate.

L’iter di aggiornamento del Codice prevede, infatti, in base alle linee guida Anac (Autorità nazionale anticorruzione), dopo una prima deliberazione con l’adozione del Codice di comportamento in versione non definitiva, una procedura aperta di consultazione per consentire a chiunque, in forma singola o associata, di esprimere proprie considerazioni e avanzare proposte di modifica o integrazione del documento.
Segue poi la fase di consultazione al termine della quale, valutate le eventuali osservazioni, si procede, previa acquisizione del parere obbligatorio all’Organismo indipendente di valutazione (Oiv), alla richiesta di approvazione finale da parte dell’organo di indirizzo e alla successiva pubblicazione sul sito istituzionale, oltre alla diffusione capillare del documento ai soggetti interessati

Il Codice dell’Agenzia
Il documento raccoglie le disposizioni sul comportamento dei dipendenti della Pa, definisce quindi le regole di imparzialità, diligenza, efficienza e trasparenza che il personale delle Entrate deve osservare nello svolgimento dell’attività lavorativa e previene le condotte illecite o non corrette. Le norme contenute nel Codice integrano, inoltre, quanto indicato nel Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza dell’Agenzia e costituiscono una guida per i presidi di anticorruzione degli uffici.
L’articolo 54 del Dlgs n. 165/2001 prevede che le Pa definiscano, tramite procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio Organismo indipendente di valutazione, un Codice di comportamento che integri quello nazionale (Dpr n. 62/2013). L’Agenzia delle entrate in linea con le disposizioni, a settembre del 2015 ha approvato il proprio Codice, al cui rispetto sono tenuti tutti i dipendenti dell’amministrazione e tutti i soggetti che collaborano o si interfacciano a vario titolo con le strutture delle Entrate.

Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2020-2022, approvato il 31 gennaio 2020, ha stabilito un aggiornamento del documento da effettuare nel 2020 per una definizione dei doveri del personale in relazione all’attività svolta, in linea con quanto previsto dalle Linee guida Anac (approvate con delibera n. 177/2020). L’Agenzia, quindi, ha provveduto alla revisione del Codice attraverso un gruppo di lavoro che ha elaborato una bozza di Codice.

Proposta di aggiornamento
Fra gli elementi di novità della revisione proposta, si segnalano una struttura del Codice più lineare per un’agevole comprensione da parte dei destinatari, un ordine degli articoli basato sull’approccio consequenziale delle situazioni comportamentali regolate, l’utilizzo delle tecniche redazionali suggerite dall’Anac che privilegia le formulazioni in senso positivo dei doveri cui si è tenuti, la traduzione dei principi generali in regole di condotta concrete e l’utilizzo di periodi brevi per favorire chiarezza.
E’ stata poi conferita maggiore rilevanza alla descrizione del conflitto di interessi, prevedendo le regole di comportamento del dipendente e il ruolo che assume il dirigente nella prevenzione del conflitto, sono stati inseriti, inoltre, l’obbligo di comunicazione del dipendente dei procedimenti penali a suo carico e le regole di comportamento da seguire per l’uso dei social network. Definiti, anche, in modo più puntuale i comportamenti che i dipendenti devono tenere in tema di rapporti con i mezzi di informazione.
Insomma, un Codice che tiene conto della tipologia e delle funzioni di rilievo attribuite all’Agenzia, della diffusa articolazione delle sue strutture sul territorio, della quantità di interessi sia pubblici che privati e dei numerosi dati e informazioni che gestisce.
Infine, in linea con lo schema di Codice, viene prevista l’istituzione di una sezione, all’interno della intranet dell’Agenzia, sui temi dell’etica e dell’anticorruzione che raccoglie la documentazione a cui il dipendente deve attenersi, con esempi concreti che evidenziano le condotte che potrebbero essere in contrasto con le disposizioni previste nel Codice.

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