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Attualità

Bonus Zone economiche speciali:
istanze a partire dal 25 settembre

Vanno trasmesse telematicamente attraverso la procedura informatica disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate utilizzando il modello aggiornato. C’è tempo fino al 31 dicembre 2020

Zes

L’agevolazione riconosciuta alle imprese nuove e già esistenti, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti di natura incrementale nella Zes, è sotto forma di credito di imposta. Le strutture possono ottenere il bonus fino a un ammontare massimo di 50 milioni di euro per ogni progetto di investimento.

Cosa sono le Zes
Per favorire la crescita del Sud Italia, attraverso lo sviluppo di imprese già operanti e l’insediamento di nuove imprese, nel 2017 sono state istituite le Zone economiche speciali, con il Decreto Mezzogiorno (articolo 4 del decreto legge n. 91/2017) che ha potenziato il bonus istituito dalla legge di stabilità 2016 (legge n. 208/2015) per facilitare l’attività imprenditoriale attraverso agevolazioni e incentivi. Le Zes sono composte da porti, aree retroportuali, piattaforme logistiche e interporti, durano almeno sette anni, possono essere regionali o interregionali e contemplare anche aree non adiacenti ma connesse sul piano economico, come previsto dal regolamento attuativo (Dpcm n. 12/2018).

Chi sono i beneficiari
Tutte le imprese operanti nel territorio di una Zona economica speciale possono beneficiare di un pacchetto di agevolazioni fiscali, sotto forma di credito di imposta, incentivi economici e semplificazioni amministrative. Si tratta di un insieme di opportunità a favore di piccole, medie e grandi imprese che decidono investire nelle regioni italiane meno industrializzate del nostro Paese e creare condizioni favorevoli per lo sviluppo del Sud Italia. Attualmente le Zes istituite sono tre: Calabria, Campania e, nell’area ionica, Puglia e Basilicata.

Quali agevolazioni fiscali
Il bonus consiste in un credito di imposta commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti nuovi, destinati a strutture imprenditoriali già esistenti e di nuova istituzione, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti ubicate in una Zes. Il comma 2 dell’articolo 5 del decreto legge 91/2017, che disciplina tali benefici fiscali, amplia, in relazione agli investimenti effettuati nelle Zes, la portata del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno prevedendo la proroga fino al 31 dicembre 2020 del periodo agevolato ed elevando a 50 milioni di euro l’ammontare massimo del costo agevolabile per ciascun progetto di investimento.
Possono accedere al bonus tutte le imprese localizzate nei territori delle tre Zes già istituite: Calabria, Campania e, nell’area ionica, Puglia e Basilicata (http://www.agenziacoesione.gov.it/zes-zone-economiche-speciali/). 

Quando e come inviare la comunicazione
A partire dal prossimo 25 settembre devono essere presentate le istanze per l’accesso alle agevolazioni esclusivamente in modalità telematica, tramite la procedura informatica disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate, utilizzando il modello aggiornato e le relative istruzioni di compilazione.
Giova ricordare che con il nuovo modello di comunicazione sarà possibile presentare la comunicazione per la fruizione dei seguenti crediti d’imposta:
- per gli investimenti nel Mezzogiorno (art. 1, commi da 98 a 108, della legge n. 208/2015)
- per gli investimenti nei comuni del centro Italia colpiti dal sisma a far data dal 24 agosto 2016 (art. 18-quater del decreto legge n. 8/2017)
- per gli investimenti nelle zone economiche speciali – Zes (art. 5 del decreto legge n. 91/2017).

La trasmissione telematica della comunicazione avverrà utilizzando la versione aggiornata del softwareCreditoinvestimentisud”, disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate. C’è tempo fino al 31 dicembre 2020 per l’invio della comunicazione per fruire del credito d’imposta, come stabilito dal provvedimento direttoriale del 9 agosto 2019 (vedi articolo La comunicazione per il Mezzogiorno vale anche per i bonus sisma e Zes).
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato solo in compensazione, attraverso la presentazione del modello F24, esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dalle Entrate.
 

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